The Boogeyman. Da Stephen King una storia cupa di trauma e terrore

Il film tratto dal racconto di Stephen King dove un mostro si nutre della sofferenza famigliare

La sedicenne Sadie (Sophie Thatcher) e sua sorella Sawyer (Vivien Lyra Blair), si stanno ancora riprendendo dalla tragica morte della madre, ma dovranno fare i conti con un entità soprannaturale che infesta la loro casa.

Le classiche paure universali come quella di un mostro sotto il letto o dentro l'armadio, alimentano molti film horror con efficaci salti per lo spettatore e anche questo The Boogeyman tratto da un racconto di Stephen King non è da meno.

Gli sceneggiatori di "A Quiet Place" inseriscono una scorciatoia psicologica sulla tematica del trauma irrisolto, in un film su una creatura leggendaria, mentre il regista Rob Savage (Host – Chiamata mortale) unisce le cose in un film dove viene coinvolta una famiglia traumatizzata che piacerà agli amanti del genere.

Nella trama Sadie e sua sorella più piccola hanno subito il trauma della perdita della madre. Il loro padre, Will Harper (Chris Messina), cerca di fare quello che può per le figlie ma non riesce a creare una connessione con loro.

Will è un terapista di successo che lavora da casa, quando un misterioso paziente di nome Lester Billings (David Dastmalchian) si presenta da Will, vuole disperatamente liberarsi del suo dolore per la morte dei figli, ma si lascia alle spalle una presenza malefica che si annida nell’ombra e si nutre della sofferenza delle sue vittime. In un momento di distrazione l'uomo si impicca dentro uno sgabuzzino e sarà Sadie con orrore a trovarlo.

Nel frattempo la piccola Sawyer si convince che una creatura si nasconda negli angoli bui della sua stanza e stia aspettando di prenderla dopo che le luci si saranno spente.

Mentre Sadie tenta di farsi strada attraverso questa serie di tragedie composte, viene anche bullizzata a scuola, diventa ossessionata dai dettagli della vita di Lester Billings, e in particolare dalle immagini di un'entità ultraterrena che scopre disegnata in un taccuino lasciato dall'uomo nell'ufficio di suo padre.

Presto si convincerà che l'entità è reale e dovrà trovare un modo per sconfiggerla prima che rivendichi lei e il resto della sua famiglia come sue prossime vittime.

La perdita è un potente catalizzatore per le emozioni, quindi i cineasti attingono da quel pozzo per creare intense atmosfere per le loro storie. “The Boogeyman”, inizia come lo studio di una famiglia che affronta il dolore dei suoi membri, e si conclude come una battaglia letterale per uccidere un mostro che minaccia le loro vite.

Il regista mantiene il pubblico in bilico sui bordi delle loro poltrone, ma gli fa strizzare gli occhi dietro ogni ombra, dato che il film si svolge quasi sempre in penombra almeno fino quando un mostro non esce urlando.

Gli elementi soprannaturali vengono aggiunti in mezzo a questa perdita dove le complicazioni del lutto e la mancanza di comunicazione generata da questo evento scatenano questo. Il mostro si nutre di quella sofferenza e diventa più forte a causa del divario crescente tra le ragazze e il loro padre

La palla lunare luminosa

Ma più che il mostro per la prima parte del film la fa da padrona la sfera luminosa che la bambina usa per illuminare gli angoli bui della sua camera nel timore che appaia il mostro.

Quando ha scritto la sceneggiatura di The Boogeyman, il regista Rob Savage voleva illuminare il mostro con una "spada laser simulata". La Disney è intervenuta per fermare questo perché non voleva fare una sorta di similitudine a spese dell'attrice Vivien Lyra Blair, che interpretava la giovane Leia Organa nella miniserie di Obi-Wan Kenobi del 2022 .

"L'idea della giovane Principessa Leia con in mano una spada laser finta non era una cosa con cui la Disney voleva andare avanti, quindi abbiamo dovuto inventare qualcos'altro. Io e il team di produzione abbiamo passato una notte a cercare su Google 'giocattoli per bambini che fanno luce', e abbiamo trovato questa palla lunare e scritto queste scene in un paio d'ore, poi sono finite per essere le scene migliori del film. Facevamo sempre battute su quella grossa palla spaventosa, e a un certo punto Rob mi ha detto ‘Sai, in realtà quella palla è piuttosto spaventosa, perché è uno specchio che riflette la realtà, che è la cosa più spaventosa di tutte’.

La scena con la piccola che fa rotolare la palla lunare sotto il letto è stata inclusa nel trailer del film ed è già diventata iconica. Quindi la palla lunare luminosa era un degno sostituto di una spada laser che farà paura alla creatura mostruosa.

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La leggenda del baubau

“Il baubau” venne pubblicato per la prima volta su Cavalier Magazine nel 1973. Fu poi incluso nel libro di racconti di King, “A volte ritornano”, pubblicato nel 1978. Da quel momento in avanti, la sua interpretazione della creatura che si nasconde nell’armadio divenne un modello da imitare per tutto il genere horror.

Il baubau tradotto dall'italiano The Boogeyman è stata una delle letture più traumatiche di molti ragazzi tanti che diversi avevano paura degli armadi semiaperti e bui come si vede nel film.

La storia originale di King inizia nell'ufficio del dottor Harper, uno psichiatra, dove un uomo di nome Lester Billings parla al dottore degli "omicidi" dei suoi tre figli piccoli, descrivendo gli eventi degli ultimi anni.

I suoi primi due figli morirono misteriosamente per cause apparentemente non correlate (diagnosticate rispettivamente come morte in culla e convulsioni ) quando furono lasciati soli nelle loro camere da letto. L'unica cosa in comune era che i bambini gridavano " boogeyman !" prima di essere lasciati soli, e la porta dell'armadio era socchiusa dopo aver scoperto i loro cadaveri, anche se Lester era certo che la porta fosse chiusa.

Curiosità: ci sono stati almeno tre film su Boogeyman ma non legati al racconto originale.

Da Stephen King vedi altri adattamenti dai suoi romanzi :

BLACK PHONE

FIRESTARTER

CHAPELWAITE

NELL' ERBA ALTA

PET SEMATARY