Spiegazione de La caduta della casa degli Usher di Mike Flanagan distribuita da Netflix, la serie prende il titolo da un racconto di Edgar Allan Poe del 1839, mostrando la fine di una famiglia che, dopo aver avuto ogni opportunità, alla fine paga il prezzo della propria ambizione dilagante.
I fratelli gemelli Roderick (Bruce Greenwood) e Madeline (Mary McDonnell) Usher sono al vertice dell'azienda farmaceutica Fortunato. Per decenni hanno guadagnato miliardi con un farmaco (immaginario) chiamato Ligodone, un antidolorifico commercializzato come non-dipendente, anche se le sue effettive proprietà di dipendenza hanno portato a centinaia di migliaia di morti.
Il nome richiama un farmaco reale l'ossicodone o OxyContin. Tanto per farsi un idea gli Stati Uniti nel 2007 avevano il più alto consumo totale di ossicodone, e dal 1999 al 2018 questo è stata la causa di alcune centinaia di migliaia di decessi definita "epidemia da oppioidi" se ne occupa fra l'altro una serie documento di Netflix intitolata Painkiller.
All'inizio della serie sappiamo che i figli di Roderick Usher sono morti. Il come e il perché della loro tragica fine si svilupperà nel corso delle puntate ispirata ai racconti di Edgar Allan Poe.
Roderick Usher chiama il suo rivale di lunga data, l'assistente procuratore americano Auguste Dupin (Carl Lumbly), nella sua vecchia casa, per ascoltare la sua confessione in seguito alla morte di tutti suoi figli adulti (avuti da cinque madri diverse) defunti nell'arco di una settimana.
Mentre Madeline è rimasta senza figli, Roderick ha un assortimento di figli legittimi e illegittimi in lotta per il controllo finale dell'azienda, e nessuno appare un santo.
La narrazione generale de La caduta della casa degli Usher segue in apparenza l'omonimo racconto di Poe del 1839, con Roderick che racconta la sua storia decennale a Dupin nella sua decrepita casa d'infanzia.
Per tutta la serata, Roderick è torturato dalle visioni dei suoi figli morti, che gli appaiono mentre racconta i modi raccapriccianti in cui ognuno di loro ha raggiunto la fine, mentre dei colpi che, secondo lui, provengono da sua sorella gemella, possono essere sentiti dal seminterrato della casa.
Mentre Roderick si avvicina alla conclusione della sua storia, che salta avanti e indietro nel tempo tra i suoi primi anni di lavoro presso l'azienda Fortunato e gli eventi che hanno portato alla morte di ciascuno dei suoi figli, arriva finalmente alla fatidica notte che ha cambiato tutto, il Capodanno del 1979.
Roderick rivela che dopo aver complottato per tradire un giovane Dupin (Malcolm Goodwin), allora investigatore antifrode di Medicare, mentendo sulle pratiche commerciali illegali della Fortunato, il giovane Roderick (Zach Gilford) e sua sorella Madeline (Willa Fitzgerald) hanno portato a termine la fase finale del loro piano, rilevare l'azienda drogando il precedente amministratore Rufus Griswold (Michael Trucco) e seppellendolo vivo all'interno del muro del seminterrato del quartier generale dell'azienda , un riferimento al racconto di Poe del 1846 "Il barile di Amontillado".
I fratelli si sono poi recati in un bar locale per crearsi un alibi. Qui incontrarono una barista di nome Verna (Carla Gugino), l'entità soprannaturale responsabile dell'uccisione della famiglia Usher, con lei stipularono un accordo che cambiò per sempre il corso delle loro vite.
Il cosiddetto "patto con il diavolo" avrebbe potuto garantire che non solo sarebbero riusciti a farla franca con l'omicidio di Rufus, ma sarebbero anche riusciti a controllare l'impero miliardario di farmaci e non sarebbero mai stati condannati per un singolo crimine, almeno fino alla loro morte.
In cambio di questa protezione, sia Roderick che Madeline dovettero accettare l'accordo secondo cui alla fine della vita di Roderick, poco prima che fosse comunque destinato a morire, tutta la sua stirpe sarebbe morta con lui.
Anche Roderick e Madeline dovrebbero morire nello stesso momento, lasciando questo mondo nello stesso modo in cui vi sono entrati. I fratelli accettarono l'accordo e lasciarono il bar, ma subito dopo si convinsero che tutta quella faccenda era stata un'illusione condivisa, dato che all'uscita il locale non esisteva più.
Grazie a questo patto il governo ha lottato per anni nel rovesciare la metaforica casata degli Usher, guidata dal crociato Auguste Dupin, ma grazie all’avvocato della famiglia Usher e anche faccendiere generale Arthur Pym ( Mark Hamill ), nulla resiste, anche se lui ha qualche scheletro nell'armadio del suo passato.
Il finale
Decenni dopo, una volta diventato chiaro che era stata Verna a uccidere i figli di Usher, Madeline cercherà di eludere l'accordo convincendo Roderick ad uccidersi con delle pillole nello stesso luogo dove avevano murato vivo il precedente amministratore della Fortunato.
Ma l'angelo della morte Verna non è disposta a lasciarlo andare così facilmente e lo riporta in vita ad affrontare la sua resa dei conti con la morte della giovane nipote Lenore (Kyliegh Curran), fondamentalmente l'unico Usher moralmente buono. Si salverà solo sua madre nonostante le lesioni alla pelle avute nel secondo episodio "La maschera della morte rossa" quando il giovane Usher per sbaglio farà cadere dell'acido dal soffitto.
Roderick invita quindi Madeline nella loro casa d'infanzia, dove avvelena la sua bevanda e si mette al lavoro per mummificarla con un rito in stile antico Egitto.
Sarà poco dopo che Dupin arriverà a casa per ascoltare la confessione di Roderick. Solo che, come evidenziato dai rumori provenienti dal seminterrato, Madeline non è del tutto morta.
Mentre Roderick finisce la sua storia, Madeline senza occhi e insanguinata irrompe improvvisamente salendo dal seminterrato e attacca Roderick mentre la casa inizia a sgretolarsi intorno a loro.
Con un'ultima atto di forza, Madeline strangola Roderick a morte, mentre Dupin fugge e la casa crolla: una sequenza che rispecchia il finale del racconto di Poe.
Nel frattempo viene rivelato che la seconda moglie di Roderick, Juno (Ruth Codd), ha ereditato l'azienda Fortunato e ha continuato a riconvertirla in una fondazione per finanziare programmi di riabilitazione, mentre il faccendiere della famiglia Usher, l'avvocato Arthur Pym (Mark Hamill), sarà l'unica persona a dover affrontare una condanna per il caso aziendale - avendo negato l'offerta di immunità da parte di Verna in cambio del sacrificio di un bene prezioso - e trascorrendo così il resto della sua vita in prigione.
Negli ultimi minuti finali vediamo Verna - il cui nome è un anagramma di Raven l'uccello titolare nella poesia classica di Poe del 1845 "Il corvo" - mentre posiziona un oggetto su ciascuna delle tombe degli Usher che rappresenta le rispettive rovine, chiudendo il ciclo della sua punizione.
Suddivisi in otto capitoli, gli episodi centrali di "La caduta della casa degli Usher", ciascuno intitolato a un terrificante racconto di Poe, illustrano la morte di uno dei figli Usher. Con citazioni da molte sue opere.
Nonostante rientri nel genere horror, questo spettacolo appare più sinistro che terrificante rispetto ai precedenti come le serie Haunting, e Hill House.
La caduta della casa degli Usher di Flanagan mostra ciò che qualcuno è disposto a sacrificare per rimanere in posizioni elevate. Ma ci ricorda anche che, se i potenti possono ritardare il saldo, i debiti dovranno essere pagati con il sangue quando arriva il momento della riscossione.
LA CADUTA DELLA CASA DEGLI USHER
Serie tv
(The Fall of the House of Usher )
USA 2023
regia: Mike Flanagan
Cast: Carla Gugino, Bruce Greenwood, Mary McDonnell, Henry Thomas, Kate Siegel, Rahul Kohli, Samantha Sloyan, T'Nia Miller, Michael Trucco.
8 episodi
distribuzione: Netflix