La serie Netflix The Haunting of Bly Manor riprende le tematiche di Hill House sulle case infestate tratto dal romanzo Il giro di vite di Henry James
Dopo la tragica morte di una ragazza alla pari, il ricco Henry Thomas assume Dani Clayton una giovane istitutrice americana, per prendersi cura dei suoi piccoli nipoti rimasti orfani dei genitori che risiedono a Bly Manor insieme allo chef Owen, la giardiniera Jamie, e la governante Miss Grose, ma come scoprirà la nuova arrivata in questo maniero c'è qualcosa di sinistro e misterioso.
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The Haunting of Bly Manor (by Netflix) |
The Haunting of Bly Manor per la regia di Mike Flanagan è una sorta di sequel parallelo della precedente serie tv The Haunting of Hill House uscita nel 2018.
Se la precedente era una rivisitazione di un famoso romanzo di Shirley Jackson, questa è l'adattamento del romanzo di Henry James Il giro di vite.
Il regista prende un'ambientazione anni '80 con alcuni degli stessi membri del precedente cast di Hill House, svelando un'altra tragedia gotica con meticolosa attenzione a dettagli e personaggi di una casa infestata.
Non tutti i pezzi però sembrano combaciare con lo stesso perfetto adattamento di Hill House, ci sono scelte narrative che spesso portano a degli enigmi e diverse pause di inutili complicazioni.
Tuttavia, Flanagan fa iniziare la storia con dei personaggi raccolti vicino a un camino che sono ansiosi di ascoltare una storia di fantasmi, raccontata da una donna (Carla Gugino) una storia su una famiglia ritrovata e sull'amore condannato.
Victoria Pedretti, è Dani Clayton, una giovane ragazza alla pari americana con tanti segreti quanti ne ha la famiglia per cui è stata assunta. Si ritrova nella bellissima tenuta di Bly, circondata dalla campagna inglese verde smeraldo, con due curiosi bambini di cui prendersi cura: Miles e Flora Wingrave, interpretati da Benjamin Evan Ainsworth e Amelie Smith, che si affezionano sia alla nuova arrivata che al tormentone "perfettamente" abbinato a qualunque aggettivo.
Le cose però non sono come sembrano: la governante di colore Hannah Grose (T'Nia Miller) a tavola continua a saltare i pasti, lo chef Owen (Rahul Kohli) descrive Bly Manor come un "pozzo gravitazionale" che intrappola le persone, e la giardiniera tuttofare Jamie (Amelia Eve) è abbastanza sarcastica e maschile con abiti sempre più grandi di lei e un segreto che tiene per sé.
Proprio come nel romanzo, la nuova arrivata inizia a intravedere persone che nessun altro sembra vedere. C'è un mistero che circonda la morte dei genitori di Miles e Flora, così come della precedente governante Rebecca Jessel (Tahirah Sharif), annegata nel vicino lago.
Anche Henry Wingrave (Henry Thomas) lo zio dei ragazzi sembra abbia qualcosa da nascondere e si attacca alla bottiglia molto più spesso del solito nel suo studio a Londra.
Il regista cerca di prendersi cura dei suoi personaggi avvolgendoli nel loro trauma psicologico. Invece di concentrarsi su un solo personaggio in alcuni retroscena, usa un doppelgänger, un doppio soprannaturale e un labirinto di ricordi per svelare cicatrici nascoste dei personaggi.
Ogni tanto certe conversazioni filosofiche sulla vita e la morte rallentano la storia e la galleria di fantasmi continua a svolgere il doppio compito come metafora del dolore e della perdita, ma questa volta si sceglie di renderli reali, spiegando le loro origini di Bly Manor fin dal 1700.
Ci sono laghi nebbiosi, carillon che prendono vita nelle soffitte, bambole che si muovono, ombre svolazzanti nella notte, forme negli specchi e finestre e mamme vendicative. Il posto è pieno di piccole cose inquietanti con impronte di fango che appaiono spesso sul pavimento e sulle scale.
Molto lentamente apprendiamo che le cose non vanno. Il giovane Miles è stato espulso dal collegio per motivi non specificati, mentre la sorella Flora che sembra posseduta e vede i fantasmi, insiste che Dani non lasci la sua stanza di notte. Dani stessa ha un segreto, vede spesso allo specchio un uomo con gli occhi luminosi.
Ancora più lentamente apprenderemo la natura dell'infestazione, e molto, molto tempo dopo si giunge alla conclusione.
Non ci sono tante scene terrificanti, il tutto è abbastanza psicologico e quando qualcuno di loro non riesce a uscire dalla tenuta scopriamo il perché: lo abbiamo già visto nel film The Others a cui per certi versi pare fare riferimento.
La storia non è potente come il precedente dramma familiare di Hill House, ma The Haunting of Bly Manor riesce in qualche modo ad appassionare. Evitate comunque di lasciare la porta di casa aperta nell'attesa che una qualche entità a voi cara possa ritornare, come suggerisce il finale.
