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sabato 16 maggio 2020

The Terror: Infamy (serie tv). Seconda stagione tra fantasmi giapponesi vendicativi

The Terror 2: Infamy racconta una storia horror con fantasma che perseguita una comunità giapponese-americana 

La seconda stagione di The Terror Infamy si ispira a una storia reale di alcuni giapponesi americani negli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, seguendo una di queste famiglie alle prese con attacchi soprannaturali in un campo d'internamento a Los Angeles, commesso da un fantasma del folklore giapponese noto come noto come "bakemono" o mutaforma, nel frattempo dovranno affrontare abusi, ostruzioni e scetticismo da parte degli ufficiali statunitensi che gestiscono il campo.


the terror infamy




La prima stagione di The Terror è stata una interessante serie tv del 2018, una storia inquietante che vedeva alcuni uomini intrappolati nel ghiaccio sopra il circolo polare artico, i quali cercavano di sfuggire a un mostro malevolo (o forse a dio) che non voleva altro che strapparli a brandelli. Tratto dal romanzo di Dan Simmons era ispirato alla vera storia di due velieri l'Erebus e la Terror, che nel 1845 salparono dall'Inghilterra alla ricerca del leggendario Passaggio a Nordovest e che verranno ritrovati anni dopo intrappolati nel ghiaccio artico.



Per la seconda stagione gli sceneggiatori si sono spostati negli anni '40 e hanno unito la storia vera di alcuni internati giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale insieme a una una storia di fantasmi inquietante. Intitolata The Terror: Infamy è, come tutte le buone storie di fantasmi, basata su come siamo perseguitati dalla storia, e come non possiamo sfuggire al passato sia personale che politico.



Seguiamo la storia della detenzione di una famiglia in un campo di internamento immaginario, gli sforzi del figlio per combattere prima l'esercito americano in guerra e un fantasma di nome Yuko che perseguita i membri della sua famiglia su entrambe le sponde del Pacifico uccidendo coloro che si frappongono alla sua strada.

Se nella prima stagione c'erano poche donne in questa ce ne sono diverse, anche letali, dove la trama viaggia attorno alla tradizione folcloristica giapponese della donna disprezzata trasformata in fantasma vendicativo o yurei


La seconda stagione rinuncia a un certo stile lovecraftiano della prima stagione, con il suo mostro impossibile, che si vedeva raramente, evocato forse dalle profondità del ghiaccio artico, iniziando con un raccapricciante suicidio che potrebbe essere stato o meno causato da un fantasma assassino, lo spirito di una donna conosciuta come Yuko (Kiki Sukezane).

Poco dopo vedremo la comunità giapponese-americana che il fantasma sta prendendo di mira, i cui membri più anziani credono che gli yurei possano averli seguiti attraverso l'oceano dal Giappone. Quando il fantasma arriva con loro nei campi di internamento, dopo lo scoppio della guerra con il Giappone, la violenza che lei provoca non fa che aumentare la tensione e la miseria della loro prigionia.

Lo studente e fotografo per hobby Chester Nakayama (Derek Mio) guardando le sue foto sfuocate di alcuni familiari,  all'inizio ha qualche dubbio sulla presenza dello yurei, ma non può ignorare la strana violenza che attraversa la comunità, specialmente quando gran parte di essa sembra essere indirettamente collegata a lui.

Chester è un personaggio principale talvolta arrogante e incapace, troppo sicuro di sé ma anche indeciso. Sembra esasperato da tutto: dalla sua famiglia, in particolare dal testardo padre pescatore, dalla sua relazione nascosta con la fidanzata messicana Luz (Cristina Rodlo) che si scopre incinta e che si unirà insieme alla famiglia nel campo di internamento perché porta in grembo un giapponese e anche per il caos che il fantasma crea intorno a lui.



Chester si unirà alla guerra come traduttore giapponese costretto a confrontarsi con le sue doppie identità mentre combatte i suoi demoni - che nel suo caso potrebbe essere il demone letterale che lo ha raggiunto. Quando si reca al fronte lascia la fidanzata in balia del fantasma di Yuko la cui rabbia nasce da una antica tragedia come vedremo negli episodi finali. Luz cade in depressione dopo che i gemelli gli muoiono prima che Yuko trasformata in un'ostetrica gentile e premurosa, glieli vuole portare via.  

Nel frattempo c'è anche l'orrore delle famiglie internate quasi come un lager, con soldati pronti a sparare in caso di fuga, nel cast c'è George Takei l'ufficiale Sulu di Star Trek che è stato inizialmente assunto come consulente a causa dei tre anni trascorsi realmente in un campo di internamento da ragazzo, quindi viene inserito nella serie come un anziano della comunità.

Gli sceneggiatori hanno scelto di raffigurare un fantasma reale multiforme che si insinua nei corpi dei malcapitati per poterli usare a suo scopo. Yuko ha un passato che la lega ai Nakayama e alla loro comunità, e la sua vendetta ha obiettivi specifici.

Il film non smette mai di ricordarci che tutti questi disordini razziali non sono nuovi, come le scene in cui gli ex amici dell'esercito di Chester diventano ostili e sospettosi la notte dopo Pearl Harbor, o le scene in cui i bambini orfani, giapponesi vengono radunati per unirsi ai campi, senza escludere i neonati. Sebbene inquietante e spesso efficace, la sua trama horror soprannaturale è in gran parte costruita attorno a luoghi comuni che coinvolgono donne e maternità, più difficili da sostenere in un serial da 10 episodi.

the terror infamy
The Terror: Infamy, l'arrivo al campo


Nella realtà gli americani giapponesi furono rilasciati in un paese che era ancora molto ostile a questi e che gli avevano tolto tutto. Lo vediamo quando la famiglia dopo la guerra torna nel loro quartiere raso al suolo, diventato un terreno di proprietà del governo. Si ritrovano senza tetto e senza un soldo, e molti di loro avevano costruito fortune che erano sparite, vivendo in pensioni sovraffollate come George Takei che è un membro del cast di cui ha contribuito al racconto.

Il creatore Alexander Woo in un intervista ha detto che "È stato molto complicato trovare attori giapponesi americani che parlavano giapponese. Come ho scoperto quando ho parlato con il direttore artistico della compagnia teatrale asiatica nordamericana, che è a Seattle, ha detto: “Facciamo sempre cose sull'internamento, e ogni volta che dobbiamo prendere vietnamiti, coreani, filippini, perché non ci sono molti giapponesi americani che parlano giapponese e fanno parte di una comunità che si è dispersa dopo l'internamento".






THE TERROR : INFAMY 
è disponibile in streaming su Prime Video

(Amazon Prime Video è gratuito per 30 giorni poi costa solo 36 euro l'anno. Centinaia di serie tv e film vi aspettano).



The Terror Infamy
trailer originale



The Terror: Infamy (TV Miniserie)
USA 2019

Regia: Alexander Woo (Creator), Max Borenstein (Creator), Josef Kubota Wladyka, Tim Mielants, Edward Berger, Sergio Mimica-Gezzan, Michael Lehmann.
Cast: Derek Mio, Ciarán Hinds, Tobias Menzies, Paul Ready, Kiki Sukezane, Naoko Mori, Cristina Rodlo, Adam Nagaitis, Shingo Usami, Miki Ishikawa, George Takei.
10 episodi x 45 min
Distribuzione in Italia: Amazon Prime Video












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