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domenica 10 febbraio 2019

The Mule - Il Corriere. Storia vera di un trafficante insospettabile

Recensione: The Mule

La vera storia di un insospettabile anziano floricoltore diventato trafficante di droga 

Earl Stone (Clint Eastwood) è un ottantenne floricoltore che si trova costretto a chiudere la sua attività. Viene allontanato dalla famiglia e rimane senza soldi. Gli verrà offerto un lavoro dove l'unica abilità è quella di guidare da un luogo all'altro e portare delle borse. Non deve mai aprire queste borse che trasporta, in cambio verrà pagato bene. A sua insaputa Earl è appena diventato il corriere della droga di un cartello messicano.








Eastwood prende lo spunto da una storia vera, un articolo del New York Times Magazine che titolava "Il novellino della droga di 90 anni del cartello di Sinaloa" dove racconta di un improbabile ottantenne floricoltore dell'Illinois divorziato, poco propenso ai progressi tecnologici, non sa usare internet e neanche inviare un messaggio col telefono, e a quanto pare non evolvendosi il suo lavoro con la raccolta e la distribuzione di una specie floreale di gigli crolla ritrovandosi presto in crisi finanziaria.



È un tipo duro e testardo che fa battute leggermente razziste, ma grazie al vivace scintillio nei suoi azzurri occhi non credi mai che lui le intenda seriamente. E convinto che la sua età avanzata gli abbia procurato il diritto di essere una sorta di fossile irritabile.



Non è mai stato un buon padre, preso dal suo lavoro, si è sempre dimenticato di partecipare agli anniversari, battesimi, cresime e compleanni delle figlie, sentendosi una nullità in famiglia, ma attivo nei suoi numerosi viaggi alle fiere di fiori con il suo furgone in oltre quaranta stati senza prendere mai una multa. Salterà il matrimonio della figlia mentre si trova lontano a vincere un premio per le sue Emerocallidi.



Dieci anni dopo le aziende fioriste di Internet hanno spinto Earl alla fine della sua attività.
Egli vuole cercare di avvicinarsi alla famiglia presentandosi al matrimonio della sua nipotina (Taissa Farmiga), ma  la sua ex moglie (Dianne Wiest) sa che è solo una delle molte promesse che Earl non sarà in grado di mantenere.



Durante la festa di prova, un estraneo ascolta Earl parlare del suo record di guida onesta, gli dice che potrebbe guadagnare soldi facili e veloci guidando il suo vecchio pickup Ford arrugginito in Messico portando qualche pacchetto.



Earl è d'accordo nel guadagnare qualche soldo, in fondo sembra semplice: ti caricano il pickup, con una destinazione predisposta, poi lasci le chiavi nel cassetto, ti allontani a piedi e quando rientri trovi una busta con i soldi. Basta che non guardi cosa trasporti e non ti interessi troppo.



Ma la curiosità dopo qualche viaggio si fa largo e accostandosi lungo una strada apre il bagagliaio per controllare la borsa, scoprendo decine di pacchi di coca. Per poco non viene scoperto da un poliziotto che si ferma credendolo in difficoltà. Dopotutto, chi si aspetterebbe che un anziano che assomiglia a James Stewart (così gli dicono) sia vittima di un esteso traffico di droga ? Certamente non Bradley Cooper e Michael Pena, che sono agenti della DEA messi sotto pressione dal loro capo Laurence Fishburne per fermare il fiume di droga che arriva negli Stati Uniti.




Nonostante la tematica criminale, non c'è molta violenza nel film a parte un paio di uccisioni, nel complesso il film risulta quasi divertente, specie quando Eastwood, guida cantando canzoni country che ascoltano anche i suoi "baby sitter" messicani da un microfono sull'auto. 
Early diventa il corriere più prezioso del capo del cartello Laton (Andy Garcia) con la sua villa lussuosa ricca di donne che girano in bikini, gli chiederà quante persone ha ucciso per averla, prendendolo in simpatia, stupito che un uomo di quasi 90 anni soprannominato "El Tata" sia il nuovo corriere di maggior successo per la sua organizzazione. 

Earl in fondo è un uomo dai modi pacati e gentili, con i soldi aiuta parte della famiglia e un suo amico nel restaurare un circolo per ex veterani della Corea come lo era stato lui. Nonostante i pericoli è disposto a continuare perché vuole che la sua famiglia lo ami ancora e anche per via degli scagnozzi che prima o poi lo farebbero fuori. Ma è questione di tempo prima che la legge lo raggiunga.

Ci sono immagini commoventi quando per la prima volta riesce a presentarsi in tempo prima che la moglie malata muoia, nonostante sia ricercato da tutti, partecipando al funerale e accorgendosi in giardino che la moglie non lo ha mai dimenticato del tutto avendo piantato i suoi fiori. Ad un certo punto esclamerà con rimpianto: “Ho comprato tutto ma il tempo non si compra".
The Mule si adatta perfettamente al personaggio dall'andatura lenta di Eastwood, non ci sono molti ruoli per attori della sua età che riescono a dare un impronta indelebile di un attore che ha sempre interpretato eroi e antieroi.



La vera storia del nonno dei trafficanti di droga

Il film è ispirato a un articolo del New York Times che il giornalista Sam Dolnick pubblicò nel 2014. Il vero nome di questo novello corriere era Leo Sharp nato nel 1924 a Michigan City. Soldato durante la seconda guerra mondiale, venne inviato in Italia e premiato con onorificenza.

Dopo la guerra si mise a fare il floricoltore è diventò noto nella comunità per le sue varietà di emerocallidi, fiori simili ai gigli. Nella sua carriera ne registrò più di 180 varietà, apprezzate soprattutto per i loro colori sgargianti. Guadagnava bene grazie ai suoi fiori insieme a un catalogo annuale delle varietà che lui creava, suscitando interesse tra gli appassionati.

Con l'arrivo di internet il suo mondo crollò, Sharp non riuscì a adattarsi e i suoi guadagni vennero  meno anno dopo anno, tanto che dai cataloghi colorati passò a quelli in bianco e nero per risparmiare, non proprio ideali per vendere fiori.


Una delle varietà di gigli creati da Leo Sharp
Brookwood Ojo Poco (Leo Sharp) Photo by Tim Fehr


Non si sa per certo quando iniziò a diventare corriere per il cartello messicano di Sinaloa, si presume che uno dei suoi lavoranti conoscesse il cartello e intorno agli anni 2000, qualcuno vedendolo in difficoltà lo abbia contattato.

Con il suo furgone spostava solo denaro da un posto all'altro. Poi diventato affidabile passò alla droga, per la sua età sarebbe stato insospettabile. Veniva pagato con circa mille dollari a chilo e si calcola che verso la metà del Duemila nei suoi viaggi avesse trasportato almeno una tonnellata di droga.

La polizia indagava e nel 2011 l'agente Moore (nel film Bates/Bradley Cooper) scoprì che il cartello di Sinaloa usava un uomo anziano chiamato in codice Tata "nonno", durante un intercettazione telefonica scoprirono un grosso scambio di cocaina del valore di due milioni di dollari.

Sharp venne arrestato pochi mesi dopo mentre guidava il suo pickup Lincoln sulla Interstate 94, nel suo baule trovarono oltre 100 kg di cocaina. Il suo avvocato cercò di salvarlo ma egli si dichiarò colpevole.

Il vecchio venne condannato nel 2013 a tre anni di carcere. Durante il processo chiese se era possibile evitare il carcere e pagare una multa per potersi trasferire alle Hawaii dove vivevano le figlie.
Sharp uscì di prigione dopo un anno per malattia e morirà nel 2016 a 92 anni.




Il Corriere - The Mule
( The Mule)
USA 2019
Regia: Clint Eastwood
Attori : Clint Eastwood, Bradley Cooper, Laurence Fishburne, Michael Peña, Dianne Wiest, Andy Garcia.
Durata : 116 Min
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Uscita: 7 febbraio


Valutazione
⭐⭐⭐⭐











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