Il regista George Clooney e Matt Damon in una storia drammatica alla Fargo nell'America anni '50
Suburbicon è un ideale sobborgo californiano degli anni ’50, dove tutto appare idilliaco nelle azioni della gente comune. Ma dopo un
misterioso omicidio, una famiglia, in apparenza perfetta, sarà costretta a ricorrere al
ricatto, alla vendetta e al tradimento per sopravvivere.
Suburbicon
DATA USCITA: 06 dicembre 2017
GENERE: Commedia, Drammatico
ANNO: 2017
REGIA: George Clooney
ATTORI: Matt Damon, Julianne Moore, Noah Jupe, Glenn Fleshler, Alex Hassell, Gary Basaraba, Oscar Isaac, Jack Conley, Karimah Westbrook
Nel decennio che seguì la Seconda Guerra mondiale, l’emergente classe media
americana iniziò a stabilirsi nei sobborghi intorno alle città: case idilliache, con costi
accessibili e in comunità ben organizzate. Per molti il sogno americano di possedere una casa diventava una realtà per la prima volta. Il governo aiutava i veterani ad acquistare una bella casetta con un garage e un
giardino. Si poteva trovare un buon lavoro, avere un bel vicinato e crearti una famiglia, ma solo se eri bianco.
Il regista di Suburbicon George Clooney scoprì un documentario del 1957 intitolato “Crisis in Levittown”, la storia vera di quello che successe quando William e Daisy Myers divennero la prima famiglia afroamericana a trasferirsi a Levittown nella Pennsylvania.
Lo stesso giorno in cui si stabilirono nella loro casetta, (nel film il cognome è modificato) il postino credette che la signora alla porta fosse la domestica e le chiese se la sig.ra Myers fosse in casa”, racconta Clooney. “Quando lei rispose di essere proprio la sig.ra Myers, il postino continuò il suo giro casa per casa chiedendo a tutti ‘Avete incontrato i vostri nuovi vicini?’ Prima di sera si sarebbero radunate circa 500 persone che gridavano insulti razziali, sventolavano bandiere confederate e davano fuoco a una croce”.
Il film si apre con un prologo satirico in stile documentaristico che introduce Suburbicon, una comunità che ha attratto persone provenienti da diverse regioni del paese (tutti sembrano usciti dai dipinti di Norman Rockwell) celebrandolo come un angolo di paradiso americano.
Tutto sembra bello e perfetto, con i prati verdissimi, le casette uguali tutte in fila, un grande supermercato dove le mogli impeccabili fanno la spesa e attendono poi i loro mariti a cena, ma questa ipocrisia sociale si incrina quando arriva nella comunità una nuova famiglia di pelle nera i Meyers.
Nel frattempo, di fronte alla casetta dei Meyers, vediamo una famiglia eccentrica con Gardner Lodge (Damon), vicepresidente di una finanziaria locale che indossa camicie bianche abbottonate e occhiali tartarugati, che sveglia il figlio, Nicky (Noah Jupe ), portandolo al piano di sotto dicendo che ci sono degli intrusi a casa.
Questi si rivelano essere una coppia di rapinatori sadici e minacciosi (Glenn Flesher e Alex Hassell) ma invece di cercare denaro, legano tutti i componenti della famiglia, compreso la moglie Rose che dopo un incidente si muove in una sedia a rotelle, rendendoli incoscienti con il cloroformio.
Mentre tutti appaiono spaventati anche la sorella gemella di Rose (sempre interpretata da Julianne Moore) Gardner non pare terrorizzato più di tanto. La violenza si trasforma in una tragedia quando Rose, a causa della sua natura fragile, non riesce più a svegliarsi dal cloroformio; si troverà in coma su un letto d'ospedale, e dopo poco muore.
Mentre tutti appaiono spaventati anche la sorella gemella di Rose (sempre interpretata da Julianne Moore) Gardner non pare terrorizzato più di tanto. La violenza si trasforma in una tragedia quando Rose, a causa della sua natura fragile, non riesce più a svegliarsi dal cloroformio; si troverà in coma su un letto d'ospedale, e dopo poco muore.
Gardner torna al suo lavoro, scosso, con le condoglianze di tutti. Margaret si fa avanti "perché il ragazzo ha bisogno di una madre" con una frettolosità sconveniente. Si tinge anche i capelli biondi per assomigliare meglio alla sorella morta. La polizia rintraccia i delinquenti ma quando Gardner viene chiamato insieme a Margaret per identificarli in un confronto all'americana, deliberatamente non riesce a farlo, sappiamo che c'è qualcosa di strano, mentre il loro figlio riesce a intrufolarsi nella stanza e riconoscere silenziosamente gli aggressori. Intanto un detective assicurativo indaga e trova qualcosa che non torna.
In Suburbicon ci sono evidenti echi da Fargo, dato che la sceneggiatura era dei fratelli Coen rimaneggiata da Clooney. E se in Fargo c'era il tranquillo e sottomesso personaggio di William H. Macy, seguito dall' agente Frances McDormand, qui abbiamo questo Gardner un secchione cupo e sociopatico che ha elaborato un piano per uccidere la moglie e fuggire con la cognata, ma non ha pensato al detective dell'assicurazione Oscar Isaac che fiuta la puzza da lontano, lo vedremo in una memorabile conversazione con Margaret sola a casa cercando di spaventarla, e che poi si vendicherà con la liscivia.
Il film viaggia in un crescendo di violenza su due trame, sia da parte della famigliola di pelle nera, attaccata da alcuni razzisti nel loro cortile recintato o respinta mentre fa la spesa dal direttore del supermercato, fino all'incendio della loro auto, sia da parte di Gardner che viene sospettato di avere debiti con elementi mafiosi e per questo si deve liberare di loro i quali vogliono uccidere figlio e cognata.
Non mancano elementi surreali tipici dello stile Coen, come la morte accidentale di uno dei rapinatori, oppure la scena finale sulla tavola mentre Gardner mangia un panino farcito di burro d'arachidi, marmellata e psicofarmaci, preparato dalla cognata e destinato al ragazzo.
Dietro la facciata, tra i tumulti e le bandiere confederate della folla inferocita che circonda la casa dei Meyers, i bianchi non si accorgono di essere loro stessi avidi e violenti, e spiace di non conoscere mai i Meyers a fondo, a parte il fatto che sembrano simpatici mentre soffrono a lungo dietro la porta accanto.
Qualcuno vi vede rispecchiare l’America di Trump ossessionata dalla paura di un nemico esterno quando la minaccia più raccapricciante, è proprio dentro le belle casette, alimentata dall'avidità e dall'invidia. Clooney abilmente mescola il tutto con umorismo e satira il questa commedia nera che riesce anche a divertire.
Questo è il primo film dove Clooney regista non appare come attore.
Per chi è curioso può trovare su Archive org il filmato citato da Clooney "Crisis in Lewittown".
Vedi anche dei fratelli Coen con Clooney l'articolo sul film Ave, Cesare !
Suburbicon - Trailer italiano
Questo è il primo film dove Clooney regista non appare come attore.
Per chi è curioso può trovare su Archive org il filmato citato da Clooney "Crisis in Lewittown".
Vedi anche dei fratelli Coen con Clooney l'articolo sul film Ave, Cesare !
Suburbicon - Trailer italiano
Suburbicon
USA - 2017
Regia: George Clooney
Attori: Matt Damon - Gardner, Julianne Moore - Margaret/Rose, Noah Jupe - Nicky, Glenn Fleshler - Ira, Alex Hassell - Louis, Gary Basaraba - Zio Mitch, Oscar Isaac - Bud Cooper, Jack Conley - Hightower, Karimah Westbrook - Sig.ra Meyers, Tony Espinosa - Andy Meyers, Leith M. Burke - Sig. Meyers, Megan
Distribuzione
01 DISTRIBUTION
Data uscita: 6 dicembre 2017