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venerdì 5 agosto 2016

Lights Out. Il film horror perfetto da vedere in una sala buia

Dal produttore di The Conjuring un nuovo horror che esplora le paure celate nell'oscurità

Paul lavora a tarda notte in una fabbrica di manichini. Esther (Lotta Losten) sta chiudendo il magazzino. Mentre spegne le luci una figura appare nel retro della stanza. Si accorge della figura e quando va per riaccendere le luci scompare. Spegne e la figura riappare. Continua con questo giochetto per altre volte e la quarta volta che spegne le luci, la figura gli appare proprio vicino. Accende nuovamente le luci e chiama aiuto. Paul interviene con una mazza da baseball cercando di capire chi ci sia nel buio. Improvvisamente le luci iniziano a sfarfallare e alla fine si spengono lasciandolo al buio. Per Paul non ci sarà speranza.

Lights Out 2016


L'inizio di Lights Out di David F. Sandberg è abbastanza inquietante ma è ancora più insolita la sua genesi. 

Nato come un corto di pochi minuti nel 2013, dove una donna spegne le luci mentre sta per andare a dormire. Quando nel corridoio al buio vede una sagoma che scompare una volta riaccesa la luce. La donna in un attimo di lucidità decide di bloccare l'interruttore impedendo che qualcosa lo faccia spegnere andando a dormire. 

Ma non riesce ad addormentarsi osservando assiduamente il corridoio. All'improvviso la luce si spegne e qualcosa si avvicina. Anche l'abat-jour sul comodino inizia a sfarfallare e quando il peggio sembra passato un orribile creatura appare prima di oscurare la stanza. 


Prodotto da James Wan (The Conjuring,  Insidious) Lights Out prende spunto da una semplice idea di una paura comune che sviluppa immaginazioni nella mente, cosa che se da piccoli può essere normale da grandi diventa complicato specie, se come nel film, vi è un elemento horror.

Dopo la morte di Paul (Billy Burke) la figliastra Rebecca (Teresa Palmer) che si era allontanata dalla famiglia a causa dei problemi mentali della madre Sophie (Maria Bello) ammalatasi dopo la rottura del matrimonio, si prenderà cura del fratello minore Martin (Gabriel Bateman La bambola assassina ) il quale incomincia ad avere strani comportamenti: perseguitato da uno spettro non riesce a dormire la notte e si addormenta a scuola. 


Sentirà poi la madre parlare con una certa Diana e lo confiderà alla sorella, che pare conoscere bene questa figura visto che ha vecchie ferite di artigli sul braccio.

Sophie in passato conobbe una certa Diana, la quale a causa di una malattia, non poteva stare esposta alla luce. I medici tentarono una terapia sperimentale a base di luci e questa provocò il suo decesso. Ma a quanto pare Diana sembra sia tornata.  

Lights Out ha meno relazioni con i film horror di James Wan sulle case infestate,  ma più con gli horror asiatici tipo  The Grudge  e  The Ring  con al centro una figura oscura che ha un legame con i protagonisti, protraendosi molto sulla connessione fra Sophie e Diana e non trascurando azioni che lo spirito inquieto è capace di fare, innestando una vera battaglia nella casa di Sophie per tenere le luci accese.



Lights Out - Terrore Nel Buio




Sandberg gioca con le paure dello spettatore mettendo in scena espedienti visivi interessanti, fra torce, candele interruttori bloccati col nastro adesivo, luci da smartphone e lampade ricaricabili varie, come l'insegna a neon nel negozio di tatuaggi sotto l'appartamento di Rebecca: la luce del negozio si accende e si spegne ogni pochi secondi e la donna può vedere la figura minacciosa ogni volta che la luce si spegne scomparendo poi quando si riaccende. 

Un pizzico di mistero sugli abat-jour senza lampadine nello studio della madre e altri con i fili tagliati, che ricorda certi film horror dove nelle case non ci sono specchi.  Ma anche scene disimpegnate con Rebecca che trova Martin dormire nella vasca da bagno con una torcia accesa, alleggerendo la tensione.




Il libro consigliato 


GUIDA AL CINEMA HORROR  


Una guida al cinema New Horror dagli anni Settanta a oggi, un percorso tematico che ci conduce tra case infestate e bambole assassine, tra feste di Halloween e bambini demoniaci.



Usando due idee singolari la paura del buio e l'amico immaginario, in questo caso il nemico immaginario, il regista riesce a creare un mediocre horror che sta fra  Babadook  e Bogeyman con più attenzione forse verso il rapporto fra una madre depressa e una figlia incasinata, e le due attrici Teresa Palmer e Maria Bello paiono realmente madre e figlia in confusione fantasmagorica. 

E se talvolta la creatura si mostra anche alla luce illogicamente, il film appare modesto e nello stesso tempo angosciante specie nell'ultimo quarto d'ora. Ad essere sinceri è più inquietante il video di due minuti che questo film di 80 minuti. Quindi se volete cercare il terrore guardate altro.

Il regista Sandberg girerà anche Annabel 2  previsto per il 2017,  mentre viene annunciato un sequel di questo Lights Out che pare abbia avuto successo, uscito il 22 luglio con un budget di cinque milioni di dollari, ne ha incassato fino ad ora quasi cinquanta milioni solo negli USA. Resta da capire quale espediente gli sceneggiatori adopereranno dato che questo film nel finale non sembra lasci un seguito.










Lights Out - Terrore nel buio
(Lights Out)
USA - 2016
Regia: David F. Sandberg
Attori: Teresa Palmer - Rebecca, Gabriel Bateman - Martin, Billy Burke - Paul, Maria Bello - Sophie, Alexander DiPersia - Bret, Alicia Vela-Bailey - Diana, Andi Osho - Emma, Rolando Boyce - Brian  Maria Russell - Gomez, Lotta Losten - Esther, Emily Alyn Lind - Sophie adolescente, Ava Cantrell - Diana adolescente, Amiah Miller - Rebecca adolescente
Soggetto: David F. Sandberg (dal suo cortometraggio)
Sceneggiatura: Eric Heisserer
Fotografia: Marc Spicer
Musiche: Benjamin Wallfisch
Distribuzione
Warner Bros Pictures italia
Data uscita 4 agosto 2016






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