Spiegazione e finale del film su una bambina che potrebbe essere la figlia di Dracula.
Un gruppo di aspiranti criminali rapisce una dodicenne, figlia di un potente personaggio della malavita, tutto ciò che devono fare è sorvegliare la ragazza durante la notte. Rinchiusi loro malgrado in una villa isolata, i rapitori iniziano a morire uno dopo l'altro, scoprendo con orrore, di essere sotto il dominio di una bambina poco comune.
All'inizio pensiamo di guardare un normale thriller sui rapimenti. Vediamo la dodicenne Abigail (Alisha Weir), sul palco di un teatro vuoto mentre prova il balletto "Il Lago dei Cigni", un chiaro omaggio ai vampiri, dal momento che la splendida colonna sonora di Ciajkovskij è la stessa musica che si sentiva nei titoli di testa del Dracula con il magnetico Bela Lugosi (1931).
Questa entrata lirica termina dopo pochi minuti mentre i rapinatori si preparano con molta tecnologia a rapire la bambina, fuggendo poi con un furgone e con la vittima sedata e bendata, che portano in una vecchia villa abbandonata.
Se tutto si svolgerà come previsto, ciascuno di loro riceverà 7 milioni di dollari come riscatto. Il nervosismo la fa da padrone specie se il committente Lambert (Giancarlo Esposito) se ne va e li lascia soli in questo luogo lugubre con la bambina che viene portata in una camera a parte.
Ma dato che nessuno può pronunciare il loro nome reale per non farsi riconoscere, con i loro nomi falsi i litigi abbondano, qualcosa che in un horror non accade spesso.
Se all'inizio nessuno sa chi è il padre della bambina, apprenderemo con angoscia, poco dopo, che si tratta di un potente boss demoniaco della malavita, vizioso e onnipotente che ha un modo tutto suo di ridurre a brandelli i suoi nemici.
E la piccola Abigail, anche se a quanto afferma, non va molto d'accordo con suo padre, appare la discepola di uno squartatore.
In poco tempo le spuntano i denti affilati, vola da una stanza all'altra e si trasforma in una bambina vampira, che attacca i rapitori uno per uno. Lei gioca con loro come gatto e topo mentre alcuni di loro vengono trasformati in vampiri.
Quando i rapitori rimasti se ne rendono conto, pensano ironicamente di attaccarla con l'aglio e i paletti ricavati dalle stecche di biliardo, ma quando vedono che l'aglio e i crocifissi falliscono, l'unica arma è la luce di un lucernario e qualcuno esploderà in modo sanguinolento.
Riusciranno comunque a rinchiudere la bambina in una specie di gabbia. Ma lei ha il potere di distorcere le menti e qualcuno ci casca liberandola nuovamente, continuando una lotta con inseguimento tra le stanze e i corridoi della villa.
La protagonista del film è Joey, (Melissa Barrera) una tossicomane che mangia caramelle drogate di cui viene raccontata una storia sdolcinata e inefficace sul figlio che ha abbandonato, è l'unico personaggio che sembra comprendere il valore della situazione e che alla fine farà amicizia con la terribile bambina.
Alcune spiegazioni
Perché Abigail lascia vivere Joey nel finale ?
I due hanno fatto un patto che includeva una promessa col mignolo, qualcosa che Joey aveva fatto all'inizio del film. Ma non si tratta solo del fatto che Joey ha promesso di aiutare Abigail a sconfiggere Frank che la vuole uccidere; Joey salverà la vita di Abigail nella scena finale mostrandosi con più compassione di fronte alla bambina durante tutto il film.
Abigail era già frustrata dal fatto che suo padre si fosse stancato di lei e l'avesse lasciata indietro, e non voleva che un altro bambino si sentisse in quel modo. Joey avrebbe potuto uccidere sia Frank che Abigail dopo essere stato trasformata in una vampira, ma decide di aiutare quest'ultima in segno di buona fede.
Chi è veramente il padre di Abigail ?
Il personaggio interpretato da Matthew Goode è chiaramente un vampiro, ma si lascia intendere che sia qualcosa di più.
Kristof Lazar viene menzionato più volte nel corso del film, ma non appare fino agli ultimi momenti del film.
Quando si presenta gli altri sono tutti morti, rimane solo Joey e quasi la uccide ma si ferma per volere di sua figlia.
E anche se non è palese, per coloro che non hanno familiarità con le storie di vampiri, la storia suggerisce che il personaggio non sia altro che Dracula stesso. Dato che ha una certa correlazione con il film La figlia di Dracula del 1936 sequel del film del 1931.
Ne La figlia di Dracula, il personaggio principale, la contessa Marya Zaleska, vuole liberarsi dell'influenza di suo padre. Mentre in Abigail, la figlia vuole che suo padre le presti un po' di attenzione.
Nonostante non sia esattamente la stessa storia, il fatto che Abigail sia la figlia di un vampiro influente suggerisce più che altro che suo padre sia il conte Dracula di Bram Stoker. E sebbene i realizzatori non confermino la sua identità nel film, l'ingresso e il modo come si comporta suggeriscono la sua identità.
Il colpo di scena finale
Con una svolta intelligente, Frank (Dan Stevens) diventa un cattivo alla fine del film facendosi mordere da Lambert.
Invece di collaborare con Lambert, che da dietro le quinte teneva d'occhio tutti con le telecamere, e che era stato trasformato in vampiro, pianifica di eliminare Abigail da solo e diventare l'unico grande vampiro al comando.
Senza la piccola Abigail sulla sua strada, Frank probabilmente pensava che sarebbe riuscito a uccidere Kristoff Lazar con poca difficoltà.
Alla fine la sua vendetta contro Abigail non funzionerà, ma diventare un vampiro gli darà una qualche speranza anche se per poco.
Il significato della storia e il finto rapimento
La piccola Abigail, sapremo alla fine, è stata responsabile dell'intera operazione del rapimento fin dall'inizio. Dopo aver finto di aver paura dei suoi rapitori, Abigail ha rivelato di essere stata lei a pianificare la loro cattura.
La bambina voleva uccidere tutti come vendetta perche i rapinatori avevano lavorato contro suo padre. Inoltre, Abigail voleva catturare e uccidere Joey e il "Rat Pack" per attirare l'attenzione di suo padre .
Il "Rat Pack", come spesso vengono chiamati i rapinatori, fa riferimento non solo al branco di ratti, ma ai nomi falsi che vengono dati ai personaggi, ricavati dagli attori degli anni '50/60 formato da Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop.
La bambina pensava che se avesse ucciso un numero sufficiente di avversari il padre sarebbe tornato ad amarla. Ecco anche la scena della piscina colma di cadaveri.
Abigail si annoiava e le piaceva stuzzicare le sue vittime prima di ucciderle perché non aveva niente di meglio da fare nel suo tempo libero.
Negli ultimi minuti Joey viene lasciata andare via, ma Abigail e suo padre sono ancora in libertà alla fine del film. Fondamentalmente, Abigail e Kristof Lazar sembrano essere in rapporti ancora migliori, il che suggerisce che la coppia padre-figlia potrebbe lavorare insieme in futuro.
"Abigail" è stato diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, che hanno realizzato gli ultimi due film della serie "Scream" e sembra abbiano un poco esagerato col sangue a litri, le decapitazioni, i corpi sbattuti contro i muri, e decine di cadaveri che galleggiano in una piscina.
Il film appare esilarante, ma anche cruento con una sceneggiatura ironica che rinvigorisce il clichè dei film di vampiri, sempre se vi piacciono gli horror di serie B con budget limitato in un momento poco impegnativo.
Nota: La location della villa esiste veramente e si trova in Irlanda la Glenmaroon House un tempo è appartenuta alla famiglia Guinnnes ora è di proprietà statale. .
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