Un film dal titolo insolito e un significativo patto nuziale senza amore ma solo per interesse
In un medioevo immaginario, un bizzarro gruppo di soldati e cortigiani capitanati dal Marconte Berlocchio e dalla sua novella sposa Bernarda, giunge in un feudo lontano dove vi è un castello decrepito abitato da alcuni zotici paesani poco disposti a farsi governare.
Il Pataffio è una «farsa» popolare, ambientata in un pieno Medioevo con personaggi corposi e violenti fra cui il Marconte Berlocchio (unione di marchese e conte), il frate Cappuccio, il villano Migone. Un'avventura di feudi persi e riconquistati, congiure, rivolte, assedi e assassinii, con forconi e spade e tanta fame.
Il significato del titolo si rifà a una antica alterazione popolare di pateracchio, insomma un pasticcio, ma anche a un patto nuziale, un "accordo fra due o più persone per indicare accordi poco chiari, compromessi, intrighi, spec. in ambito politico" (dalla Treccani) e forse riferito al matrimonio senza amore tra il nostro protagonista e la novella sposa.
Qui i protagonisti hanno ognuno un linguaggio proprio inventato, una sorta latino maccheronico e dialetto laziale, ricostruiti a orecchio, richiamandosi a una tradizione licenziosa italiana del '300, rivolto più a Boccaccio in senso letterario, ma cinematograficamente all'Armata Brancaleone e Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno di Monicelli.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Luigi Malerba pubblicato alla fine degli anni '70, ma lo scrittore aveva già diretto un film medievale nel 1954 intitolato Donne e soldati che per certi versi anticipava L'armata Brancaleone.
Questo Pataffio è la storia della lotta, esilarante e cruenta, tra un malandato rappresentante della piccola nobiltà feudale e un arguto capopopolo, simbolo di un moderno «leader» rivoluzionario.
Una lotta senza esclusione di colpi, a base di parole con doppi sensi, performances erotiche, frasi e azioni volgari e truculente mutilazioni, una rivolta contadina sullo sfondo di una carestia, destinata a finire nel segno della fame più nera con un paradossale trionfo degli oppressi.
Accanto al protagonista il Marconte Berlocchio, (Lino Musella) , titolare per via di un matrimonio, del miserevole feudo di Tripalle, c'è il villano capopopolo Migone (Valerio Mastandrea) insieme a una piccola folla di figure allegramente raccapriccianti, dalla grassa e insoddisfatta moglie del Marconte, la sognatrice Bernarda (Viviana Cangiano) da evidenziare il nome che ha un altro significato volgare, al prudente ufficiale Belcapo (Giorgio Tirabassi), il boccaccesco frate Cappuccio (Alessandro Gassmann) e tanti altri che in quanto a linguaggio parlano un italiano buffamente arcaico oppure un latino maccheronico di ingegnosa limpidezza.
Il regista Francesco Lagi intraprende l'impresa di mettere in scena questa esaltazione del potere, giocando con personaggi grotteschi insieme a situazioni paradossali. Un'impresa singolare per il cinema italiano di oggi, lontano dall'analizzare il passato "l’inizio di un viaggio in un mondo altro, un invito ad andare in un tempo e in un luogo che altrimenti non avrei mai visitato. Mi hanno fatto compagnia personaggi strampalati e struggenti che ho subito riconosciuto come nostri contemporanei".
Gli ingredienti del divertimento ci sono tutti, un divertimento di grana larga e ruvida, tipico della commedia italiana che sarebbe inopportuno non apprezzare visto la bravura del cast.
Girato in Ciociaria, nelle Valli di Comino, tra il castello di Vicalvi e Arpino.
La colonna sonora è stata composta da Stefano Bollani tra il farsa, dramma, e romanticismo, ha poi composto delle canzoni, Il Salmo di San Ghirigoro e Culi culagni prese dalle filastrocche dal libro di Malerba.
Salmo di San Ghirigoro
“Sempre se canti fra loro / el salmo de san Ghirigoro / e debbano iscalzi andare / e ‘l sabato diggiunare
e pane e acqua magnare / né in cerchio de mura albergare.”
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Culi culagni
“Pista calcagni / Traversa filagni
Culi culagni!/ Panza ligera / Vamo a la guera /Culi culera!
Magna lumaghe/ Cala le braghe / Culi culaghe!
Mira la panza / Spara la lanza / Culi culanza!
Culi culanza! / Magna li fichi / Mazza i nimichi
Culi culichi! / Magna magnùm / Bala balùn!”
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Il pataffio trailer
IL PATAFFIO
Italia 2022
Regia
Francesco Lagi
Cast
Lino Musella, Giorgio Tirabassi, Viviana Cangiano, Giovanni Ludeno, Vincenzo Nemolato, Daria Deflorian, Alessandro Gassmann, Valerio Mastandrea
durata: 117min
distribuzione: 01 Distribution
uscita: 18 agosto