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sabato 20 agosto 2022

Prey. Predator contro Comanche, cacciatori e prede

Il film prequel di Predator tenta il riavvio della saga

Le origini del Predator trecento anni prima nella Nazione Comanche, con Naru un'abile guerriera che dovrà proteggere la sua tribù da uno dei più temibili cacciatori alieni altamente evoluti arrivati sulla Terra.


prey 2022



A 35 anni dal primo Predator (1987) con Arnold Schwarzenegger, Disney Plus fa uscire direttamente in streaming quello che si può definire un prequel storico della serie, cercando di riavviare il franchise arrivato fiacco con il quarto  Predator  nel 2018. 

Il regista Dan Trachtenberg (10 Cloferfield Lane) dà al film una nuova possibilità inserendo il mostro alieno in un contesto storico del 1719 per vedere come i nativi americani cercano di resistere alla tecnologia avanzata della creatura guerriera. Vedremo che l'anno non è stato scelto a caso. 

Naru (Amber Midthunder) è una donna Comanche che mira a diventare una guerriera intraprendendo il "kühtaamia", un rituale di passaggio del cacciatore. 

Molti nella sua tribù pensano che non sia pronta per l'esperienza nonostante sia in qualche modo un'abile combattente. Avrà la possibilità di mettersi alla prova quando uno dei giovani scompare dal suo villaggio.

Naru, suo fratello Taabe (Dakota Beavers) e altri giovani guerrieri mirano a salvare il ragazzo ma lo stesso giorno del rapimento arriva il Predator. Quando i due si incroceranno, si scatenerà l'inferno.

La nostra eroina principale all'inizio viene presa in giro dai ragazzi, i quali  affermano che la caccia è un compito da uomini, ma apprendiamo che lei può resistere bene in una rissa. Molto tosta, abile cacciatrice e agile e veloce come una Wonder Woman sembra la controparte di Schwarzenegger del vecchio film. 

Lei è quella che si accorge che c'è qualcosa di strano nell'aria, forse una creatura mitologica che potrebbe avere qualcosa a che fare con quella scia ardente di fuoco che aveva visto prima nel cielo, ovvero l'astronave che ha depositato l'alieno cacciatore in cerca di trofei. 

Ma naturalmente nessuno gli crede all'inizio. Naru nota poi un serpente scuoiato e delle grandi impronte che non appartengono a nessuno animale e lei noto.  

Nel frattempo il Predator si fa strada prendendosela con un lupo combattivo che attacca una lepre, una lezione per fargli fuori la spina dorsale e accaparrarsi il suo teschio come trofeo. 

Naru finalmente riesce a vedere il cacciatore alieno quando sventra spietatamente l'orso che stava inseguendo lei e il suo fedele cane. Mentre cattura l'orso, sollevandolo per ucciderlo, l'invisibile Predator viene colorato e reso visibile dal sangue dell'animale.  

Iniziano così una serie di scene di inseguimento e tattiche tra gli alberi sapientemente realizzate, con il nostro antagonista che impiega sempre modi diversi per sviscerare le sue vittime. C'è un richiamo di incitamento in riferimento a una delle migliori battute del film originale: "se sanguina, possiamo ucciderlo". 

Viene poi aggiunto un altro elemento di pericolo, cioè alcuni spietati cacciatori di pellicce francesi, questi scuoiano decine di bufali, l'alimento principale per gli indiani, senza battere ciglio. Naru quando si imbatte in un campo di questi animali scuoiati, prega per loro con un rituale, pensando che questo sia opera del mostro.

Ma presto si renderà conto che un altro predatore malvagio e irresponsabile è proprio l'uomo. I cacciatori sembrano ancora più malvagi del Predator, specie quando imprigionano Naru e il fratello, non dispiace quindi quando iniziano a essere fatti a pezzi dall'alieno. 

Gli attori di Prey sono costituiti quasi interamente da nativi americani segnando il film come un caso unico nel casting indigeno.

Visivamente, il film è tutto boschi verdeggianti, panorami di montagna e prati illuminati dal sole, con location in Canada, e il concetto di preda e cacciatore viene riproposto spesso nel film, con una catena alimentare abbastanza evidente tra un topo che mangia un insetto, un serpente che mangia il topo e poi il Predatore che uccide il serpente e lo scuoia, fino ad arrivare all'uomo. 

Per qualche tempo sembra di guardare una favola su un guerriero che diventa maggiorenne, mentre Naru, con la sua maschera nera dipinta sugli occhi e la pelle di daino sfrangiata, si allena con un arco e lancia un ascia, tentando la sua formazione individuale. Il nostro alieno quando la incontra pare capire di aver trovato un degno avversario oppure vuole giocare con lei.    

Nel film si intreccia la concezione del ruolo della donna in una tribù e sua madre interviene dicendo alla ragazza "Perché vuoi cacciare?" e lei risponde "Perché pensate tutti che non posso!" infatti la ragazza si rivelerà molto abile alla fine, rendendosi invisibile al rilevatore termico del Predator, ingerendo le sue erbe medicinali che abbassano la temperatura, (in realtà non fattibile, poiché finirebbe in ipotermia ). 


Prey il fiore d'arancio

Naru sfrutta il suo acuto ingegno e il suo istinto di sopravvivenza e deduce un piano perfetto per sopraffare la creatura. È allora che il ruolo vitale del suo Fiore d'arancio entra in scena. 

Dal momento che Naru e sua madre usano un nome locale, " tutsia arancio ", per descrivere il fiore, è difficile determinare se sia reale o esista solo nell'universo di Prey . 

Tuttavia, detto questo, il fiore sembra condividere molte somiglianze con le piante di Calendula. Proprio come quelli raffigurati in Prey, i fiori di calendula sono di colore arancione brillante e sono stati usati per secoli sia per scopi culinari che medicinali. 

Durante la Guerra Civile, il fiore fu usato anche per fermare il flusso sanguigno dalle ferite di battaglia, proprio come Naru lo usa per curare uno dei cacciatori di pellicce francesi dopo che il Predator gli ha tagliato la gamba.



cane prey


Menzione speciale anche al fedele cane di Naru, Sarii  nella realtà si chiama Coco un dingo americano o Carolina dog, una delle razze più antiche esistenti. L'idea di avere un cane nel film è stata fortemente ispirata da "Road Warrior", il sequel di "Mad Max" che presenta un cane da bestiame australiano chiamato semplicemente "Dog". 

La relazione di amicizia tra questi due personaggi tosti ha formato i personaggi e la storia, ma ciò significava che Coco avrebbe dovuto davvero colpire nel segno. Il regista Trachtenberg ha spiegato che a volte era un po' troppo eccitabile. L'ha descritta come turbolenta e molto energica.  In fondo Coco non stava causando grossi problemi, era solo un cane e faceva cose da cani, il che non è sempre favorevole al cinema. I cani sono imprevedibili e apparentemente Coco era solo un po' più casuale.

La natura dolce e giocosa di Coco colpisce sicuramente attraverso lo schermo, e il risultato finale vale più che le riprese extra necessarie per assicurarsi che abbia colpito in pieno. 



Prey locandina


"Prey" potrebbe essere un degno successore dell'originale, e Naru merita di essere aggiunta all'elenco dei personaggi tosti che possono tenere testa al Predator, lei usa più cervello che muscoli, e anche armi semplici per gestire la situazione,  nonostante anche la natura, vedi le sabbie mobili, si dimostri un'avversaria crudele. 

Per lei la lotta contro il Predator significa più della semplice sopravvivenza: significa l'accettazione nella tribù, la possibilità di dimostrare il suo valore difendendo il suo popolo.

Il Predator invece come tecnologia è indietro di trecento anni, non ha ancora il cannone a spalla, lancia delle letali frecce e ha uno scudo a ventaglio molto efficiente, ma la sua stessa tecnologia lo ucciderà.  

Mentre il Predator cade nelle sabbie mobili, Naru ripete le ultime parole di suo fratello: “Puoi arrivare solo fin qui, non oltre” ciò significa che il predatore diventa la preda, mentre Naru si allontana e vediamo la maschera dell'alieno che rileva un movimento ostile e lo colpisce uccidendolo. 

Naru allora si dipinge il viso con il sangue verde fosforescente del Predator e riporta la testa e la pistola a pietra focaia donatale da un francese alla tribù. Racconta loro dell'arrivo degli uomini bianchi, dei viaggiatori e di come dovrebbero cercare una nuova casa. 

Riguardo alla data  la stessa pistola a pietra focaia datata 1715 con inciso il nome Raphael Adolini che vediamo è stata data al personaggio di Danny Glovers alla fine di Predator 2 (1990) da un Predator anziano e nei fumetti Dark Horse un racconto nel 1996 descrive in dettaglio l'origine delle armi e come l'anziano Predator ha ottenuto la pistola da un pirata spagnolo intitolato Predator:1718. 

Prey si svolge nel 1719 e la pistola a pietra focaia è arrivata nelle Grandi Pianure nelle mani di un commerciante di pellicce francese di nome Raphael. Apparentemente ricollegandosi al fumetto. 

Occhio ai disegni dei titoli finali ci potrebbe essere un collegamento per un futuro Prey 2. 


PREY trailer italiano



PREY

Usa 2022

regia: Dan Trachtenberg

cast : Amber Midthunder, Dane DiLiegro, Stefany Mathias, Stormee Kipp, Dakota Beavers, Harlan Blayne Kytwayhat, Geronimo Vela, Mike Paterson, Nelson Leis, Troy Mundle, Kyle Strauts. 

durata:  100min

uscita su Disney Plus il 5 agosto 2022







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