Trama e recensione della gradevole commedia horror famigliare all'italiana
Luna e Adalberto scoprono di aspettare un figlio. Per il ragazzo arriva il momento di presentare la fidanzata alla sua blasonata e insolita famiglia. Questi seppure con certo charme si rivelano “mostruosi” nel vero senso del termine: un padre vampiro, una madre strega, una nonna fantasma e uno zio zombie. Riusciranno a sopportare l’unione del loro rampollo con Luna che è una comune mortale?
Una famiglia mostruosa per la regia di Volfango De Biasi, mescola comicità, commedia e horror seppure all’italiana, un esperimento insolito che appare interessante anche se talvolta convenzionale. Ma dietro la banalità c’è anche la realtà di tutti i giorni su chi siano oggi le vere mostruosità.
Una famiglia mostruosa - Nella trama
Adalberto e Luna sono una giovane coppia di studenti fuori sede che si incontrano e si innamorano. Essendo lontani da casa, i due non hanno occasione di conoscere le rispettive famiglie, ma quando lei resta incinta, Adalberto si vede costretto a portarla dai suoi, sebbene faccia di loro un ritratto poco lusinghiero, tant’è che osserva scherzosamente: “ne parli come se fossero dei mostri”.
La ragazza non sa quanto sia vicina alla verità: Vladimiro, (Massimo Ghini) il futuro suocero, è infatti un vampiro, sua moglie Brunilde (Lucia Ocone) una strega, il fratello di lei (Paolo Calabresi) una sorta di Frankenstein, la sorellina Salmetta (Sara Ciocca) una vampiretta e la nonna (Barbara Bouchet) un fantasma.
Lo stesso Adalberto è un lupo mannaro, che però aspira a una vita normale e finora è riuscito a nasconderle la sua identità. La coppia si presenta così al castello di famiglia dove Adalberto spera di scoprire attraverso uno specchio magico l’identità del nascituro: ovvero sapere se verrà umano o mostro. Il tutto nascondendo la verità alla ignara Luna e cercando di proteggerla dall’ostilità dei suoi genitori che mal sopportano l’idea del matrimonio con una umana.
Tutto si complica con l’arrivo inaspettato della famiglia di lei - Nando (Lillo), Stella (Ilaria Spada), nonno Paride (Pippo Franco) e il piccolo Ivano. I genitori Nando e Stella sono umani solo di nome: poiché si rivelano talmente rozzi, volgari e venali da meritarsi a pieno titolo l’appellativo morale di “mostri”.
Il confronto fra le due famiglie si sviluppa con un rutilante corollario di equivoci e doppi giochi fino alla scoperta finale della verità, rivelando i sorprendenti risvolti di questa specialissima gravidanza.
Una famiglia mostruosa è una commedia nello stile Ti presento i miei in versione soft gotica, finché non vediamo Adalberto chiacchierare con un gatto e capiremo che nella dimora non tutto pare normale.
Poiché è una famiglia fatta di streghe, vampiri, fantasmi, zombie e licantropi, Paolo Calabresi/ Nanni, per esempio, è una sorta di mostro privato del cervello per amore, ha un linguaggio tutto speciale, un grammelot quasi incomprensibile. Comica la scena quando gli arriva un pacco contenente un cervello inviatogli da un certo dottor Frankenstein ma non riuscirà a usarlo.
Dalla parte opposta invece c’è una famiglia che sembra normale, formata dalla coppia Lillo e Ilaria Spada, truffatori contraddistinti da uno stile di vita eccessivo e sopra le righe e anche genitori sbadati nei confronti di Luna, abbastanza scomodi, tanto che la ragazza lascia pensare che siano morti.
Quattro generazioni di famiglie si muovono nella storia, ci saranno anche i nonni eterei interpretati da Barbara Bouchet e Pippo Franco. Ci sono anche battute inerenti all'attualità come quelle sulle app dello smartphone "Monstrazon" e "Mostagram" su cui la giovane Salmetta passa gran parte del tempo a chattare come le altre ragazze della sua età, con i teschi a sostituire i like. Da non ignorare gli effetti speciali, molto straordinari per una commedia all'italiana insolita nel suo genere. .
Massimo Ghini, nei panni del conte-vampiro ha commentato: “Gli effetti speciali di questo film sono straordinari. Si sta riaprendo una strada su alcune cose nelle quali eravamo anche maestri. Questa è una commedia che porta una comicità non solo di battuta, ma di situazione”.
Una famiglia mostruosa videoclip
"Papà, mi sono fidanzato"
"Le famiglie e le presentazioni" Conte Vladimiro dell'Oscuro Supplizio, Donna Brunilde Vega della Morte Dolorosa, Contessa di Valacchia e di Moldavia e il fratello Giovanni Tenorio marchese del Sepolcro Sconsacrato"
Molti ci vedranno gli Addams, ma è più azzardato il confronto con una vecchia serie tv degli anni ‘60 (The Munsters) I Mostri, una sit-com brillante con elementi horror, protagonisti della serie una famiglia di mostri che vive in un castello come una qualsiasi famiglia americana.
Qui il padre Herman, è una sorta di Frankenstein, un capofamiglia; la madre Lily, una vampira ricalcata sul modello della famosa moglie di Frankenstein; il nonno, è un vampiro nel suo classico mantello; il figlio Eddie Wolfgang, un lupo mannaro, mentre la nipote Marilyn, è l'unica ragazza "normale" della famiglia in tutti i sensi. Fra l’altro il regista Rob Zombie ne sta girando una versione in uscita per il 2022.
dalle note di regia
Una Famiglia Mostruosa nasce dal desiderio di tornare a giocare con l’immaginario dell’infanzia, popolato da mostri grotteschi e figure della fantasia che possano divertire tutta la famiglia. È proprio la famiglia il centro dell’architettura narrativa, con le sue dinamiche fatte di equilibri e contrasti, di affetti profondi e ordinaria follia.
Non conosci mai profondamente qualcuno finché non conosci la sua famiglia, la storia, le contraddizioni, le note che la rendono unica, imperfetta e definita dal fatto di costituire un’eccezione.
Una commedia familiare, di costume e di classe, che scorre su un doppio binario e mette a confronto i mostri letterari e i mostri dei nostri tempi, dimostrando come per ciascuno il mostro sia sempre “l’altro”. Questo film indaga il tema dell’accettazione della diversità, esplorando i luoghi comuni, rielaborandoli e caratterizzandoli in una dimensione fantastica, per raccontare come ogni famiglia sia mostruosa a modo suo.
Tanto per parafrasare Tolstoj “Ogni famiglia è un po’ mostruosa a modo suo. Non puoi mai conoscere bene l’altro fino al momento in cui non conosci la sua famiglia”.
Una Famiglia Mostruosa - trailer
Una famiglia mostruosa
Italia 2021