Su Netflix un horror francese dove gli insetti si nutrono di sangue
Il film Lo sciame è ambientato in una fattoria dove si allevano cavallette commestibili, ad un certo punto la protagonista, per salvare la fattoria dalla bancarotta, sviluppa con loro uno strano legame ossessivo e dovrà affrontare l'ostilità dei contadini e dei suoi figli che non la riconoscono più.
Lo sciame (La Nuée) è un film distribuito da Netflix che esce il 6 agosto 2021, il titolo potrebbe far ricordare degli horror degli anni '80 con protagoniste api assassine, ma forse il titolo originale La Nuée, La nuvola, sarebbe stato più appropriato. È un horror ma anche un dramma familiare agricolo.
Nella trama c'è protagonista Virginie, una contadina che vive da sola con i suoi figli dopo il suicidio del marito. Virginie alleva cavallette che poi trasforma in farina commestibile, ma non riesce ad aumentare la sua produttività e sta per rischiare di chiudere tutto, quando un giorno scopre per caso un modo per accelerare la riproduzione dei suoi insetti. Sacrificherà se stessa cadendo in un ingranaggio infernale.
Il film tiene alta la tensione attraverso una serie di episodi che piano piano arrivano a toccare il culmine fino a un finale che lascia senza fiato.
All'inizio vediamo primi piani di campi visti dal cielo, delle linee perfette ma piegate alle esigenze dell'uomo. Poi vediamo cavallette grigliate, quindi piegate al gusto umano, in realtà con disgusto, ma anche se ci dicono che hanno un alto contenuto proteico, un insetto rimane un insetto e non attira molte persone per fare spuntini.
Virginie è sola, vedova, e ha scommesso tutto su queste creature per sostenere i suoi due figli adolescenti con i loro problemi. Presa tra una produzione che non cresce e prezzi di acquisto indegni, la contadina Virginie (Suliane Brahim) affoga lentamente nei debiti lottando con le privazioni e con dei vicini contadini che non tollerano deviazioni dalla normalità.
La situazione cambia quando, in un impeto di frustrazione e rabbia, Virginie butta per aria tutto nella sua serra. Stordita nella struttura traballante, riprende poi conoscenza ricoperta di locuste che bevono sangue dalle sue ferite.
Improvvisamente riconciliati con la loro natura carnivora, gli insetti crescono, si moltiplicano, prosperano. Il sangue cambia il metabolismo delle cavallette potenziandole diventando più aggressive.
Una cavalletta solitaria può non fare paura, ma quando c'è una nuvola di queste sopra di te, assetata di sangue, non è la stessa storia.
In un modo inverso, la donna si dissolve man mano che trascorre gran parte del tempo sotto la serra, donando il suo sangue alle bestioline, diventando una figura spettrale avvolta dietro una rete crescente di teloni.
Le cavallette cannibalizzano ogni cosa, arrivano nella cameretta del figlio piccolo, accudite in una teca. Lavorano ininterrottamente, e il sangue non basta più, occorre sacrificare una capra, una cane e infine un uomo. Una sorta di vampirismo a buon mercato che si diffonde con uno sciame affamato di sangue umano, al punto da raffigurare una donna che si dissangua letteralmente sul lavoro per lavoro.
"Lo sciame" inizia come una sorta di dramma naturalistico agricolo, dove la protagonista, pressata dai costi di produzione, si trova coinvolta in una corsa al profitto. Ma è anche un efficace dramma familiare, con i figli problematici e i loro amici che prendono in giro la figlia più grande per via dell'insolito mestiere della madre. Una volta superato un certo limite raggiungiamo un punto di non ritorno e entriamo in una sorta di film catastrofico.
"Era come associare Petit Paysan - Un eroe singolare ad Alien", riassume così il regista Just Philippot al suo primo film, questa storia di ossessione che si trasforma in follia, ma forse si può citare anche La piccola bottega degli orrori, (1960) là era una pianta carnivora a cui non bastavano più alcune gocce di sangue del suo proprietario, qui invece sono migliaia le cavallette attirate dal sangue umano che se lasciate scappare fuori, uccidono senza pietà. “Lo sciame ” mostra con un certo realismo il sacrificio di una madre che lotta per nutrire i suoi figli.
Oltre ad alcuni effetti digitali è stato creato apposta un allevamento di cavallette per il film, e per essere precisi, non sono cavallette ma locuste migratorie che si possono trovare nei negozi di animali, a differenza delle semplici cavallette. Gli effetti speciali sono molto realistici, completamente integrati nella storia, in modo che la spettacolarità del finale non appaia sproporzionato rispetto al resto.
Gli allevamenti di insetti commestibili
Nella realtà esistono già in Europa start-up attive nell'allevamento di insetti commestibili dove vengono allevati grilli e cavallette destinati all'alimentazione umana, oltre a scuole di cucina, dove s'insegna a usare questi insoliti prodotti per creare farine per pizza o pasta. La Francia è pioniera sugli allevamenti con due start-up, al momento, che puntano ad essere leader mondiali nell'allevamento di insetti per l'alimentazione animale, totalmente ecologici.
Secondo le stime dell'Unione Europea l'allevamento di insetti a uso alimentare è destinato a crescere dalle 500 tonnellate annue attuali a oltre 260.000 nel 2030. E secondo le banche che investono su questo prodotto il valore del mercato è destinato a crescere fino a otto volte, si parla di miliardi di dollari.
Gran parte di questa produzione servirà come alimentazione per altri animali. Farine e olii a base di insetti sono già impiegati nell'allevamento di pesci e in Europa (in attesa di autorizzazione) serviranno per l'alimentazione dei polli, nonostante il suo alto potere proteico sarà difficile comunque a breve un cambiamento culturale umano, escludendo anche possibili allergie.
Già in una pubblicazione del 1860 si legge:
"Le locuste, cavallette, salterelle (Acridiuns migralorium dei grillacei) che nell'Egitto, nella Tartaria ecc., servono di pasto il più comune a quegli abitanti che li raccolgono ed essiccano, li arrostiscono al fuoco, li fanno bollire o friggere, o ridotte in farina, ne fanno paste e benanco pane.
Gli Etiopi le affumicano e le mettono in sale. Duecento cavallette costitituirebbero il pasto d'una persona. I popoli che ne fanno uso abituale diconsi acridofagi". (Alimentazione del soldato, Di Felice Baroffio, Alessandro Quagliotti · 1860)
Preparazione della farina o della polvere di insetti:
• Congelare le cavallette
• Poi lessarle
• Infine disidratatele
• Passare le cavallette al setaccio per eliminare buona parte delle zampe e altri elementi che impedirebbero l'impasto molto fine.
• Schiacciare le cavallette in una polvere fine.
(dalle note di produzione del film)
Cavallette e locuste nella storia
Da millenni cavallette e locuste non sono mai andate d'accordo con l'uomo, citate anche come piaga dalla Bibbia, è tutt'oggi un flagello specie per gli agricoltori in Africa, la Locusta del deserto, secondo la Fao è il parassita migratorio più distruttivo al mondo.
Sono mangiatori affamati che consumano il proprio peso al giorno, prendendo di mira colture alimentari e foraggio. Un solo chilometro quadrato di sciame può contenere fino a 80 milioni di adulti, con la capacità di consumare in un giorno la stessa quantità di cibo di 35.000 persone.
I grandi sciami rappresentano una grave minaccia per la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza rurali. La principale differenza tra locuste e cavallette, e che le locuste si raggruppano in sciami di migliaia di individui, mentre le cavallette sono più solitarie e non sciamano quasi mai.
Si nutrono principalmente di vegetali, anche se alcune specie non disdegnano piccoli insetti, bruchi o larve che macinano con le loro mandibole, ... e contrariamente a quello che si vede nel film non si nutrono di sangue.
Vedi anche il film Stung, vespe assassine giganti
Lo sciame - trailer originale
Lo sciame
(La Nuèe)
Francia 2021
regia: Just Philippot
Cast: Suliane Brahim, Sofian Khammes, Marie Narbonne, Raphael Romand.
durata: 141 min
su Netflix dal 6 agosto 2021
Argomenti: HORROR , DRAMMATICO