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sabato 3 luglio 2021

Agente speciale 117 al servizio della Repubblica – Missione Cairo (2006)

Una commedia di spionaggio caricaturale e molto esilarante su un poco corretto agente segreto francese

agente speciale 117




Egitto, 1955. Siamo in piena guerra fredda e Il Cairo è il crocevia internazionale delle spie. Tutti complottano contro tutti, e non solo le grandi potenze mondiali. La famiglia del deposto Re Farouk vuole riprendersi il trono, ma deve fare i conti con le Aquile di Cheope, una setta religiosa assetata di potere. Il presidente della Repubblica francese, preoccupato per la situazione, decide di mandare sul posto la (peggior) miglior spia di Francia. Il suo nome: Hubert Bonisseur de la Bath, alias Agente Speciale 117… al servizio della Repubblica. Riuscirà a sventare una crisi mondiale dalle inimmaginabili conseguenze? O forse, il pericolo più grande sarà proprio lui?


Appare abbastanza inspiegabile che questo film uscito con successo in Francia nel 2006 esca in Italia questa estate del 2021 dopo 15 anni di oblio, quindi dobbiamo rendere merito al distributore italiano I Wonder Pictures che farà uscire la trilogia di questo insolito agente segreto. 

Poiché in seguito, tra luglio e settembre, usciranno al cinema gli altri due film: Missione Rio (2009) e Allerta rossa in Africa nera (2021). 

Il personaggio di Hubert Bonisseur de la Bath nasce letterariamente nel 1949, quattro anni prima del James Bond di Ian Fleming. Creato dallo scrittore francese Jean Bruce ha tutte le particolarità dell'agente segreto più famoso: gli somiglia per la sua funzione, il suo fisico e il suo potere di seduzione. 

Alto, atletico con spalle larghe e muscolose, con la sicurezza di un vincente e l'aspetto di un principe. Un viso da avventuriero con naso dritto e labbra sensuali, capelli castani tagliati cortissimi e occhi azzurri, così lo descrive il suo creatore. 

La sua missione è lavorare per il bene in un periodo di guerra fredda ancora confuso e popolato da spie, nazisti, cinesi, russi e altre organizzazioni criminali di ogni tipo, ma avrà a che fare anche con belle donne, alcune delle quali diventeranno le sue conquiste amorose, che siano alleate oppure no. 

In Italia i suoi romanzi sono stati pubblicati da Mondadori nella collana    Segretissimo

Negli anni Sessanta alcuni racconti vennero adattati in film con l'agente rinominato OSS 117.


Questo film, rispetto ai romanzi, viene concepito come una parodia omaggio agli agenti segreti del cinema dell'epoca, a partire dal primo periodo di James Bond (interpretato da Sean Connery), il personaggio di OSS 117 rimanda anche ad altre fonti. 

Personaggio comico, molto francese, non proprio all'altezza di quanto ci si aspetterebbe da un classico agente dei servizi segreti, viene raffigurato in molte occasioni come particolarmente poco intelligente, esercitando tuttavia un certo fascino sul gentil sesso nonostante (o grazie) a circostanze esterne. 

Se lasciamo momentaneamente da parte l'aspetto da playboy che volutamente rimanda a James Bond, oppure all'americano Matt Helm, agente molto speciale (interpretato da Dean Martin) o Il nostro agente Flint a cui James Coburn presta i suoi lineamenti,  il personaggio di Dujardin prende in prestito soprattutto da precedenti comici con seduzione paradossale. 

Il più importante è l'ispettore Jacques Clouseau, (quello della Pantera Rosa) una delle interpretazioni più memorabili, con accento francese, di un Peter Sellers raramente ispirato come quando venne diretto da Blake Edwards. 

Resta tuttavia vero che la presenza fisica di Jean Dujardin conferisce al personaggio di Hubert Bonisseur de La Bath, vantaggi che l'ispettore Clouseau non possiede, infatti la goffaggine non è il punto forte di OSS 117, apparendo più stupido che goffo.

Il realismo non è però assente da queste performance fisiche: il suo eterno sorriso non impedisce al nostro agente di essere un esperto di arti marziali, come dimostra eliminando il killer nella stanza d'albergo o controllando i gorilla nel bagno turco. 

Allo stesso modo, la sua mancanza di cultura e la sua ignoranza del mondo arabo-musulmano non gli impediscono nel corso del film di imparare a decifrare i geroglifici e, più avanti, di acquisire rapidamente un livello corretto dell'arabo.

I suoi progressi culminano quando sembra improvvisare cantando e suonando, la versione di Bambino in vero arabo nell' hotel (ovvero la Guaglione di Carosone). Tuttavia, rimane straordinariamente simpatico e il suo candore lo protegge alla fine. 


Per quanto riguarda questo film risulta evidente essere una parodia di quei film che venivano prodotti negli anni '50/60, questo Missione Cairo in originale OSS 117: Le Caire, nid d'espions è un adattamento molto, ma molto libero della serie letteraria OSS 117. 


Il film, più che d'azione o di spionaggio, vuole essere un film umoristico, che si fa beffe del protagonista uomo, orgoglioso, sciupafemmine, pretenzioso e soprattutto pieno di pregiudizi misogini, oltre che razzista o xenofobo. 

Lo vediamo in una scena in cui durante la preghiera mattutina del muezzin, il quale modula con voce amplificata per richiamare i fedeli, il nostro agente esasperato e insonne corre al minareto per interrompere la funzione. 

Jean Dujardin interpreta questo ruolo di parodia su una spia alla James Bond (il modello è Sean Connery) ma il personaggio che incarna può rivelarsi scorretto, sgradevole, con molti difetti. Viene riassunto da una frase data da un personaggio del film: "Mi chiedo se sia completamente stupido o molto intelligente".


Nella trama, ambientato nel 1955, la Francia vive sotto la Quarta Repubblica presieduta da René Coty e le cose vanno molto male al Cairo, negli anni successivi al golpe del generale Nasser. La Francia ha molto da fare con le crisi in Medio Oriente in un mondo in piena Guerra Fredda. 

Dopo la morte dell'amico Jack Jefferson, (Agente OSS 283), Hubert Bonisseur de la Bath, Agente OSS 117 , viene mandato in missione dal suo superiore Armand Lesignac per indagare su questa misteriosa scomparsa e cercare di mettere al sicuro il Medio Oriente. 

La sua copertura è quella di dirigere la SCEP (Société Cairote d'Élevage de Poulets) un azienda di allevamento avicola di polli e tacchini, per sostituire il defunto amico Jack. La città pullula di spie nascoste dietro altre aziende di allevamento di animali, tra sovietici, una spia belga e persino un gruppo di nazisti nostalgici. 

Gli stessi egiziani sono in agitazione: il re caduto Farouk vuole riconquistare il suo trono attraverso la nipote, l'attraente principessa Al Tarouk, e un gruppo di fanatici religiosi chiamati "Aquile di Cheope" che si stanno preparando ad iniziare una guerra santa. Tutti questi casi sembrano essersi finalmente catalizzati attorno alla misteriosa scomparsa di una nave sovietica carica di armi, la Kapov.

Il film è intrattenimento di qualità con un personaggio misogino, razzista, ignorante, macho, dotato di un senso di deduzione simile all'Ispettore Clouseau. Dujardin è perfetto per questo ruolo, una sorta di anti Connery dalla battuta pronta, come quando davanti a una donna, si mette una pistola in basso è dice  "Questa è una pistola. In passato riusciva a far parlare molta gente. Uomini e donne allo stesso modo. Si carica e si scarica. È un'arma affidabile e solida, e ha un coefficiente di penetrazione alto..." 

La sua forza comica in questo caso è molto generosa con la mimica e la gestualità a cui è difficile resistere.

-Guido io ?

-Non potrei mai rifiutare nulla da una bruna con gli occhi marroni.

-E se fossi bionda con gli occhi azzurri?

-Non cambierebbe nulla sei il mio tipo di donna, Larmina.

- Ecco allora. E se fossi nana e miope?

- Beh, non ti lascerei guidare.


Non dimentichiamo che dietro il casting di OSS 117 c'è prima di tutto il suo regista Michel Hazanavicius, (che sempre con Dujardin arriverà all'Oscar nel 2011 con The Artist), con i suoi dialoghi buffi, la sua meticolosa messa in scena, la ricostruzione di quegli anni '60 al cinema con fondali alla guida finti, il suo amore per i dettagli e i riferimenti e la sua capacità di affidarsi ai vecchi film di spionaggio, tipo Hitchcock e i primi 007, per restituirli sempre in sapiente equilibrio con eleganza e buffoneria. 


agente speciale 117 missione cairo


Questo film ricalca il vecchio stile, come dimostra la scena introduttiva, ambientata negli anni '40, durante la seconda guerra mondiale, interamente girata in bianco e nero. E per cavarsela meglio, Jean Dujardin ha persino cambiato la sua recitazione con una risata compulsiva e forzata vecchia scuola. E poi le cazzate naturali del nostro eroe anticonformista sono così divertenti, con gag esilaranti, che questa commedia retrò e molto dinamica, non merita davvero di essere dimenticata ancora.


Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - trailer italiano


Agente speciale 117 al servizio della Repubblica - Missione Cairo

(OSS 117: Le Caire, nid d'espions)

Francia 2006

Regia: Michel Hazanavicus

cast: Jean Dujardin, Bérénice Bejo, Aure Atika, Philippe Lefebvre

Durata: 100 min.

Distribuzione: I WONDER PICTURES e UNIPOL BIOGRAFILM COLLECTION

uscita al cinema dal 1 luglio 2021











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