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sabato 22 agosto 2020

Little Joe (2019). Fanta-horror con fiore pericoloso

 Fanta-horror inglese su un fiore sinistro che s'impossessa delle persone che gli stanno vicino.

Alice è una ricercatrice di un laboratorio botanico dove con alcuni colleghi ha creato un nuovo fiore bellissimo alla vista e dalle notevoli qualità terapeutiche. Preoccupata per il suo rapporto con il figlio adolescente Joe, porta a casa uno dei fiori e gli da il nome di Little Joe. Poco alla volta l'umore del ragazzino cambia in maniera inquietante, così come quello dei colleghi di Alice, la quale si convince sempre più che Little Joe sia in grado di manipolare la mente umana.

Little Joe film 2019


In genere i film horror tradizionali hanno delle scene iniziali che anticipano il momento in cui l'elemento principale, un demone o un mostro, viene rivelato come fonte di paura. Ma anche se non viene messo in scena subito tenta di prendere lentamente il sopravvento in seguito. In questo caso lo fa in maniera silenziosa. 

In Little Joe sapremo subito che l'elemento estraneo è costituito da una particolare specie di fiori creata in laboratorio, dei fiori scarlatti apparentemente innocui di cui nessuno può sospettare il loro doppio potenziale. All'inizio la videocamera ci inquadra una filiera di piantine rossicce disposte con precisione in un ambiente asettico altamente tecnologico dove alcuni tecnici le nutrono con amore. 

Il vivaio high-tech è un laboratorio aziendale di coltivazione di piante in Inghilterra che utilizza l'ingegneria genetica per creare nuove specie di fiori redditizie. Le piantine sono la creazione di Alice Woodard (Emily Beecham), una selezionatrice di piante  dell'azienda che ha avuto l'idea di un fiore che emana un profumo così gradevole tanto da rendere euforiche le persone al solo annusarlo .

Il fiore scarlatto che ha inventato è carino, ma poco spettacolare in termini cinematografici. Ha uno stelo marrone leggermente incurvato che assomiglia a una sorta di garofano esotico che si apre ogni tanto per infondere le sue spore. 

Alice porterà un giorno una delle piante a casa per far contento il figlio Joe (Kit Connor) dato che tra i due c'è un freddo rapporto, e successivamente il figlio inala le sue spore. Alice stessa è una mamma single emotivamente distaccata, solo lavoro e lavoro, senza badare molto alla famiglia, che periodicamente si rivolge a una terapeuta.  Lei è una madre i cui sentimenti sono ambivalenti, perché la pianta è l'altro figlio di Alice: il suo lavoro, la sua creazione, il prodotto del suo lavoro. Però non vuole neppure trascurare questo bambino o perderlo. Ma quale dei suoi figli sceglierà Alice alla fine?

Il profumo del fiore appare divino e altre persone assorbiranno quel polline trasformando il loro umore. Si sentono felici. Ma sono anche leggermente diversi, come se qualcuno li guidasse, nel complesso si sentono meglio e vogliono continuare a sentirsi in quel modo, grazie all'effetto di Little Joe che sono intenzionati a proteggere.   

Quando Bella, (Kerry Fox) un'anziana ricercatrice, si accorge che qualcosa non funziona, (il cane che si porta appresso non la riconosce più)  nessuno gli crede, in passato aveva avuto un periodo difficile, un tentato suicidio, quindi i colleghi pensano sia una sorta di folle ricaduta. Qualcuno penserà di rinchiuderla nel vivaio con i fiori scarlatti per fargli cambiare idea, è pur sempre una potenziale minaccia da tenere d'occhio.

Quello che sta succedendo proprio intorno ad Alice, prima il suo collaboratore Chris (Ben Wishaw) poi il resto della squadra, è che la pianta emette un polline che inizialmente provoca qualche starnuto, seguito da una devozione totale "Amerai questa pianta come fosse tuo figlio" si dice, poiché è la stessa pianta sterile che usa gli esseri umani per riprodursi trasformandoli in una sorta pacifici zombi.

Il bambino di Alice sta crescendo e sta diventando un altro, una persona che non si riconosce più con una vita e interessi, una fidanzata, ignoti alla madre, anche durante una gita col padre, esiliato in campagna, questi confida alla madre che non gli sembra il figlio che conosceva prima.

Si potrebbe insinuare una sorta di paranoia e la regista Hausner fa in modo che lo spettatore tenti d'interpretare il significato del film in diversi modi. "Quando lavoravamo alla sceneggiatura con Geraldine Bajard, la nostra preoccupazione era creare un'atmosfera all'interno delle scene che permettesse al pubblico di mettere in dubbio l'integrità dei personaggi coinvolti. Volevamo offrire diversi modi di interpretare ciò che sta accadendo: i cosiddetti cambiamenti nelle persone possono essere spiegati sia dal loro stato d'animo psicologico, sia dal polline che hanno inalato. O in alternativa, quei "cambiamenti" potrebbero non esistere affatto e sono solo immaginati da Bella o Alice" dice la regista.

C'è anche il problema di presentare il nuovo fiore in una sorta di Fiera che potrebbe rendere economicamente questo business della felicità, Alice però vorrebbe, prima di lanciarlo come prodotto, farlo controllare geneticamente se questo può provocare quello che lei sospetta.  Ma qualcuno glielo impedirà. 


little joe locandina


"Little Joe" non appare mai volutamente un classico film fanta-horror completo, sembra una sorta di misto tra La piccola bottega degli orrori e L'invasione degli ultracorpi in modo asettico come il luogo in cui si svolge gran parte del film, adottando un approccio austero sia visivamente che tonalmente: il verde scuro delle sedie della mensa, l'azzurro degli spogliatoi e il minaccioso bagliore rosa delle luci che si librano dall'alto, e quello intenso dei malefici fiori, una scelta intrigante in contrasto con la suggestiva idea centrale.  

L'idea alla base della storia è che ogni individuo nasconde un segreto che non può essere completamente apprezzato da un estraneo o anche da quell'individuo. Qualcosa di strano dentro di noi appare inaspettatamente e fa sembrare misterioso ciò che è familiare. Qualcuno che conosciamo sembra improvvisamente strano. In questo senso, Little Joe è una parabola su ciò che è strano dentro di noi. Questo diventa tangibile nel film per mezzo di una pianta che è apparentemente capace di cambiare le persone. Come risultato di questo cambiamento emerge qualcosa di insolito e qualcosa che si credeva sicuro si perde: il legame tra due persone.


In concorso al Festival di Cannes 2019, Emily Beecham è stata premiata come migliore attrice. 


LITTLE JOE  TRAILER ITALIANO



Little Joe

(Austria, Gb, Germania 2019)

Regia:Jessica Hausner

Attori: Emily Beecham, Ben Whishaw, Lindsay Duncan, Leanne Best, Kerry Fox, David Wilmot, Kit Connor, Goran Kostic, Sebastian Hülk.

Durata: 100 min

Distribuzione: Movies Inspired

Data di uscita al cinema: 20 agosto 2020






 




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