-->

cerca

sabato 11 luglio 2020

Relic (2020). Una casa infestata e tre donne in pericolo

Spiegazione e storia di un film horror dove tre donne vengono trascinate da un entità oscura


Un horror australiano questo Relic che genera una variante sulle case infestate inserendo una anziana signora malata di demenza senile.  C'è una casa di campagna dove vive una vecchia signora. La figlia e la nipote vanno a trovarla ma lei non si trova. In cucina la frutta è ammuffita, ma quasi tutte le pareti della casa hanno l'intonaco infestato da una strana muffa nera strisciante, insieme a insoliti rumori che provengono dall'interno delle pareti. 

relic-2020




Ci sono dettagli che suggeriscono in qualche modo che l'anziana Edna potrebbe essere andata fuori di testa. Alcuni foglietti promemoria indicano di prendere pillole o di chiudere il rubinetto del bagno. La poltrona del soggiorno è girata verso la finestra. C'è una strana serratura con un mestolo sulla porta sul retro. 

Ma Edna non si trova da nessuna parte. Un paio di giorni dopo che la figlia Kay (Mortimer) è andata alla polizia per denunciare la scomparsa, Edna riappare ma non ricorda nulla di dove sia stata. Appare irritata e il medico che la esamina ipotizza sia un principio di demenza. La figlia allora pensa sia meglio portarla in una casa di riposo, la vecchia però non è convinta e incomincia una strana trasformazione.

La casa pare seguire il declino della sua inquilina con una strana muffa invadente, iniziando metaforicamente a crollare su se stessa, in un labirinto di vicoli ciechi, stanze occultate seguite da geometrie impossibili che si trasformano in solide pareti con senso di claustrofobia e terrore .

Il film si concentra più sul rapporto familiare madre-figlia-nipote attraverso le interazioni tra queste tre generazioni di donne. Kay è stata una figlia trascurata. Non parla con sua madre da tempo. La nipote si offre nel prendersi cura della nonna ma a Kay non piace che stiano in questo luogo solitario che mette i brividi. 

Durante la notte ha degli incubi e vede una figura mummificata che pare la madre stessa. Frugando tra le vecchie cose, trovano un album di disegno in cui vi è raffigurata una capanna con una vetrata esagonale, l'abitazione era stata demolita dal bisnonno e vi avevano tolte queste vetrate decorate per inserirle nella nuova casa di campagna. 

Probabilmente è questa la reliquia maledetta a cui si riferisce il titolo. E che prenderà possesso lentamente della vecchia e anche della figlia. 


Relic spiegazione 


L'origine pare legata alla storia del bisnonno nella capanna. Se si vuole pensare alle storie di fantasmi, queste forze sinistre vengono portate nel mondo di solito da un torto fatto. Questo bisnonno è stato trascurato. Quando qualcuno lo ha trovato, il suo corpo era in putrefazione come vediamo nei sogni di Kay. 
Dalla capanna in cui è morto il bisnonno, è stata presa la sua vetrata traferendo la sua sinistra energia negativa nella casa di Edna, infettando la casa.

La regista in una intervista ammette di essere riluttante a entrare nella logica della "muffa soprannaturale". "Diventa rischioso," dice James. "È più importante il senso allegorico. Rappresenta questo tipo di eredità e il tipo di cattiva volontà e negligenza di cui il nonno ha sofferto e che è stato trasmesso".


Nella camera da letto di Edna, Kay toglie la pelle di sua madre per rivelare una creatura demoniaca indebolita con tratti del viso avvizziti e pelle nera come fuliggine. Il film termina con Kay che coccola sua madre o quello che ne resta, insieme alla giovane Sam che si unisce a loro.

Un motivo ricorrente nel film è una muffa nera che rappresenta la malattia. Nei momenti finali di Relic, lo stesso stampo appare sulle spalle di Kay, il che implica che Kay subirà lo stesso destino di sua madre. 

Dice la regista al sito Inverse, che il "peeling" della pelle di Edna è una metafora dell'accettazione da parte di Kay di sua madre in preda all'Alzheimer in fase avanzata.

"Il distacco della pelle per Kay è una vera accettazione di quanto sia cambiata", continua la regista. "In un certo senso, sta aiutando ad alleviare il suo dolore. Quello che penso sia l'unica cosa che fa paura in questo film è l'effettiva trasformazione e il dolore e la violenza che ne derivano".

"Nella sua forma finale l'anziana donna, appare molto fragile e vulnerabile. Ciò riflette quanto molti siano alla fine della propria vita. È straziante vedere persone che si sono consumate e sono vicine alla morte. Aiutando Edna a trasformarlo è un completo abbraccio del fatto che è ancora sua madre".


Questo Relic (da non confondere con un altro horror del 1997) è un film di una giovane regista con orrori dal volto femminile profondamente coinvolti nella maternità, in gran parte confinati in una casa infestata dove il male si nasconde nell'ombra e si sviluppa un atto d'amore finale verso la povera e anziana donna. 

Il film affronta anche il tema della vecchiaia e della solitudine. La stessa solitudine di Edna e le sue paure vengono interpretati dagli altri come segni di demenza. Ma forse Edna è l'unica che sa davvero cosa sta succedendo intorno a lei.  







Relic: la storia vera


In una intervista al Los Angeles Times la regista Natalie Erika James dice di essersi ispirata a sua nonna che viveva in Giappone, era malata di Alzheimer e lei era andata a trovarla, si trovava in un declino piuttosto lento, e non riuscì a ricordare chi fosse "...ha avuto davvero un profondo impatto su di me perché è ovviamente straziante quando qualcuno che ti ha sempre guardato con amore ti guarda come uno sconosciuto. 

Mi sentivo molto in colpa e mi pento di non essere andata a trovarla più spesso. Aveva vissuto in una casa tradizionale giapponese che probabilmente aveva 100-150 anni. Ho trascorso la maggior parte delle mie estati lì e mi faceva davvero impazzire da bambina. Soprattutto perché c'era molto disordine nelle stanze al piano superiore. Era una di quelle case con gli spazi dell'armadio scorrevole che sembravano piccole stanze in se stesse. Quindi penso che una combinazione di queste cose sia stata davvero il punto di partenza dell'idea."

Il film è stato presentato al Sundance Film Festival 2020, dopo essere uscito in luglio nei drive-in in USA causa coronavirus, verrà rilasciato prossimamente in video on demand.  

Disponibile su  PRIME VIDEO


Relic (2020) trailer originale



RELIC
Australia, 2020
Regia: Natalie Erika James
Cast: Emily Mortimer, Bella Heathcote, Robyn Nevin, Steve Rodgers, Chris Bunton, Jeremy Stanford, Catherine Glavicic, Christina O'Neill, John Browning, Robin Northover. 
Durata: 89 min.
IFC Films
















Amazon channel


Film consigliati e altro


Dolce veleno

 

DOLCE VELENO (1968)

Uno psico thriller sconosciuto

con Anthony Perkins

 

Vedi di più