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venerdì 3 luglio 2020

Emmanuelle (1974). Esce su Netflix Francia il cult erotico che fece scandalo

Il film erotico cult "Emmanuelle", uscito nel 1974, sarà disponibile dal 1 luglio su Netflix France

La locandina come il film divenne un cult dove Emmanuelle/Silvia Kristel sedeva languidamente sulla sua poltroncina di vimini, vestita solo con una collana di perle, il viso leggermente imbronciato, una coscia sollevata in attesa. Nessuno immaginava, o forse si, che avrebbe cambiato il mondo. 


sylvia kristel emmanuelle 1974

Emmanuelle (Lions Gate Home Entertainment)


È da oggi la notizia che Netflix France distribuirà in streaming il film erotico Emmanuelle, anche se probabilmente per un breve periodo, ma credo sarà difficile vederlo in Italia in streaming libero dato che c'è ancora il divieto ai minori di 18 anni, mentre in Francia il divieto è solo ai minori di 16 anni. 


Nella Francia del 1974 Emmanuelle fece scandalo quando uscì, era tratto dal romanzo di Emmanuelle Arsan, scioccando alcune coscienze con la presidenza Giscard d'Estaing che prometteva la fine della censura, in Francia uscirà nell'estate del '74 sarà vietato solo ai minori di 16 anni, mentre in Italia uscirà nel novembre dello stesso anno ma con un divieto ai minori di 18 anni che regge fino ad oggi con la seguente motivazione: 

«...considerata la tematica del film ispirata alla concezione dell'amore libero da ogni vincolo morale, sociale o familiare, nonché per le numerose scene erotiche di rapporti sessuali, anche omosessuali, che appaiono controindicate alla particolare sensibilità dei predetti minori.»


Il film divenne presto un manifesto di liberazione sessuale, in un epoca abbastanza difficile per i diritti femminili, stroncato dalla critica, ebbe però un successo inimmaginabile in Francia al punto che in un cinema sugli Champs-Elysées rimase in programmazione per oltre dieci anni.
 

Dopo il successo ci furono dei sequel ufficiali e non ufficiali a cui nel titolo - in quelli non ufficiali - veniva tolta una emme. Ma l'icona della poltrona di rattan orientale rimane nell'immaginario collettivo per chi all'epoca riuscì ad infilarsi in una sala dove lo proiettavano.
 

L'esotico e l'erotico sono presenti nella trama che vede una giovane signora francese da Parigi raggiungere il marito diplomatico a Bangkok. L'ambiente gli appare sonnolento, pigro e peccaminoso e la filosofia edonistica del posto condurranno Emmanuelle verso un viaggio alla ricerca di una verità interiore e liberatoria.


Verrà derisa da alcune donne che prendono il sole nude perché lei non ha avuto rapporti, Emmanuelle nel suo immaginario vorrebbe essere come l'adolescente Marie-Ange (Christine Boisson) e fare sesso senza alcun senso di colpa. 

Verrà sedotta dalla sua compagna Ariane mentre invece lei è attratta da un altra donna, Bee un 'archeologa che le altre evitano. Ma non funzionerà a lungo. Farà la conoscenza dell'anziano Mario (Alain Cuny) che ha una sua propria filosofia sessuale "Getta via il piacere dell'amore e realizza il sogno dell'erotismo" facendole riscoprire un nuovo punto di vista dell'amore, liberandola dalla sua prigione personale.
 

Sylvia Kristel (1952 - 2012) all'epoca appena ventenne non aveva mai girato un film, ma secondo il regista-fotografo Just Jaeckin era lei la Emmanuelle del romanzo. Girarono in Thailandia con le macchine fotografiche sotto il braccio e senza alcun permesso, venendo poi beccati dalle autorità. 

Fu il primo film visibile nei cinema classici e non quelli a luce rossa "Ciò che è incredibile è che deve il suo successo soprattutto alle donne, perché sono loro che hanno portato il loro uomo a vederlo!" dice il regista oggi in una intervista a Le Parisienne

Uscì alla spicciolata in tre sale, poi la settimana successiva in dieci, allargandosi a macchia d'olio in tutta la Francia e infine nel mondo: si stima che ad oggi lo abbiano visto oltre 500 milioni di persone.


Per 13 anni rimase in cartellone al cinema "Le Triomphe" sugli Champs Élysées. Il regista venne criticato e visto come una sorta di diavolo, venne attaccato dai media, ma quando riuscì a spiegare che la storia era stata scritta da una donna che parlava delle fantasie di un altra donna, allora si calmarono. 

Con decenni di anticipo aveva dimostrato che l'amore tra due donne non era una cosa oscena. "Oggi il mio film è all'acqua di rose" continua il regista, rispetto a ciò che si produce.



una locandina italiana del film negli anni '70



Emmanuelle in Italia

Un articolo de La Stampa datato 4 agosto 1974 descrive lunghe code davanti ai cinema parigini. In fila pazienti spettatori attendono il proprio turno come fossero alla stazione ad aspettare un treno. Tutto ciò per vedere ragazze nude e amplessi castigati "l'insieme oltre a cadere spesso nella banalità, è ritenuto un ibrido tra erotismo e pornografia edulcorata" ma salutato dagli intellettuali francesi che videro in questo film "un avamposto dell'emancipazione femminile e una coraggiosa sfida alla fallocrazia". 


In Italia il film venne sequestrato nel novembre 1974 perché ritenuto offensivo al comune senso del pudore. Il provvedimento venne attuato durante una proiezione in un cinema di Napoli, a seguire altre ordinanze contribuirono alla sospensione delle proiezioni in tutta Italia. 

Erano state messe in circolazione 150 copie in tutto il paese, sempre La Stampa rileva che un sequestro a Belluno era stato disposto dopo che un assistente di polizia femminile insieme al magistrato e al capo della squadra mobile, avevano assistito alla proiezione della pellicola. 

Il film ritornerà in circolazione al cinema un mese dopo con diversi tagli e con il divieto ai minori di 18 anni.     



locandina emmanuelle




Emmanuelle 
Francia (1974)
Regia: Just Jaeckin
Cast:  Sylvia Kristel, Alain Cuny, Marika Green
Durata: 105 min 

Disponibile in DVD e Blu-Ray (105 min)  su AMAZON









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