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giovedì 9 maggio 2019

Film western: I fratelli Sisters (2018)

Recensione: I fratelli Sisters

Una coppia di spietati fratelli assassini insegue un presunto ladro e cercatore d'oro


Il western I fratelli Sisters ruota intorno al cercatore d'oro Herman K. Warm, inseguito attraverso il deserto nell'Oregon nel 1850, da due fratelli assassini senza scrupoli Eli e Charlie Sisters, assoldati da un uomo benestante chiamato il Commodoro il quale sostiene che Warm lo abbia derubato. Quando Eli lo trova incomincerà ad avere una crisi di coscienza personale dubitando del suo futuro e anche dell'incarico.





Come Sergio Leone anche il francese Jacques Audiard regista di questo film ambientato nell'Oregon di metà Ottocento, ha usato la Spagna e la Romania come location per questo insolito western sfoggiando una sensibilità molto attenta, incline alla sua storia fraterna senza sfigurare.

Tratto dal romanzo Arrivano i Sisters di Patrick DeWitt questo lungo viaggio su strade polverose, lasciandosi dietro cadaveri, cavalli morti e fiumi di alcool, riesce a reinventarsi il genere con toni ironici, talvolta assurdi e divertenti riuscendo anche a toccare note commoventi.

Lo sfondo è dato dalla corsa all'oro, basta seguire l'oro per arrivare alla fonte dei problemi. Ma quando incontriamo i fratelli Eli (John C. Reilly) e Charlie ( Joaquin Phoenix) in una una notte oscura illuminata dagli spari, all'inizio del film, non sembra esserci alcuna ricchezza da perseguire.
Con l'insolito cognome Sisters (Sorelle), questi due fratelli dal sangue freddo, senza pensare troppo alle conseguenze, fanno fuori alcuni uomini durante una sparatoria notturna, senza preoccuparsi troppo di quanti ne hanno ucciso.

La ragione di questo rimane sconosciuta ma il duo spietato risponde a un temuto criminale che si intravede appena, chiamato Commodoro (Rutger Hauer). I fratelli sono i suoi sicari, quelli che risolvono problemi. Eli Sisters è il più anziano e più responsabile dei due, si preoccupa dei cavalli durante un incendio ed è anche quello più irritabile, mentre Charlie, bevitore, ha un atteggiamento di estrema incoscienza.

I due litigano spesso l'un l'altro ogni giorno, ma lavorano anche insieme con pistole sempre ben oliate e pronte all'uso. Appaiono come assassini senza cuore molto efficienti che possono giungere in qualsiasi situazione lasciando sempre una scia di cadaveri.

Ma dentro hanno anche un pizzico di umanità specie il più anziano Eli, legato a uno scialle rosso, regalo di una donna che tiene ripiegato con cura. Poi in uno store trova uno spazzolino da denti e chiede a cosa serve, si convince ad acquistarlo e dopo con curiosità si spazzola i denti con una polvere bianca leggendo le istruzioni su un foglietto, una piacevole novità per lui, dato che lo spazzolino venne brevettato nel 1857.   

Un uomo di nome Hermann Warm (Riz Ahmed) ha contratto un debito con il Commodoro, viene coperto dal detective (Jake Gyllenhaal) che tiene un diario e ha ordine di consegnarlo ai fratelli.
Warm è un intellettuale con idee utopistiche e studi di chimica, ha inventato una formula per creare un liquido che versato dentro un fiume, illuminerà le rocce se c’è presenza di oro, senza usare pale e secchi. Il compito dei fratelli sarebbe quello di recuperare Warm, torturarlo fino a che non rinuncerà alla formula, quindi ucciderlo.

Ma lungo la strada, il detective, interpretato da Gyllenhaal, sorta di gentleman amichevole, finisce per stringere un legame e i due decidono di diventare soci in affari.
Nel frattempo i fratelli, durante il loro cammino tra classici bivacchi davanti al fuoco, troveranno prostitute gentili, sparatorie in una stalla, oltre ad eventi insoliti: un ragno si infila nella bocca di Eli mentre dorme e il giorno dopo si ritrova il viso gonfio, delirante e febbricitante.

Il film tratteggia una storia di ricerca e pazienza che implica un lungo viaggio, dall'Oregon alla opulenta San Francisco, tra minacce sconosciute e una certa amarezza di fondo: il liquido miracoloso se da una parte può creare ricchezza dall'altra essendo corrosivo porta alla morte. E poi ci sono i temibili scagnozzi del Commodoro alla loro ricerca.

I fratelli Sisters è un insolito western dove non ci sono eroi, non ci sono indiani o sceriffi, ma solo i nostri fratelli visti come due ragazzi che uccidono perché così deve essere, dato che il loro passato è stato segnato da un padre alcolizzato e una madre da cui sono fuggiti.

Eli spesso si interroga su se stesso, vuole smettere di fare questo mestiere finché sono in tempo, cerca una vita più tranquilla e aprire un negozio, mentre Charlie non è d'accordo è più violento e meno furbo, e tra i due c'è qualcosa quasi di materno sul prendersi cura reciprocamente, in una scena Charlie taglia con cura i capelli al fratello, avanzando tra chiacchierate, scherzi fraterni, sparatorie e inseguimenti, con  tono picaresco tra Tarantino e Mel Brooks.

Alla fine Audiard ci dona uno splendido film, vissuto in profondità, un western psicologico e fraterno senza l'epicità del passato, con intorno personaggi avidi e incapaci di comprendere le conseguenze delle loro imprese e con l'idea di lasciarsi tutto alla spalle, tornando alla fine a casa cercando un abbraccio confortevole della vecchia madre.


Vincitore del Leone d'Argento per la miglior regia all'edizione 2018 della Mostra del Cinema di Venezia, oltre a quattro premi César tra cui quello per la migliore regia.





I Fratelli Sisters
(The Sisters Brothers)
USA, Francia, Romania, Spagna (2018)
Attori: Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal, Riz Ahmed, Rutger Hauer.
Durata: 122 Min
Distribuzione: Universal Pictures
Uscita: 2 maggio 2019

















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