Recensione film: La settima musa
In questo thriller soprannaturale un professore affronta le Muse ispiratrici dei poeti come streghe terribili
In questo thriller soprannaturale un professore affronta le Muse ispiratrici dei poeti come streghe terribili
Samuel (Elliot Cowan) è un professore di letteratura che non ha più insegnato dopo la morte tragica e inaspettata della sua ragazza. Da allora viene tormentato da un incubo in cui ogni notte vede una donna uccisa. Quella donna che appare ogni notte nella sua mente viene poi trovata morta in circostanze identiche a quelle del suo sogno. Quando investiga sul crimine, Samuel incontra Rachel (Ana Ularu), una giovane donna che sostiene di aver sognato lo stesso omicidio. Insieme, faranno tutto il possibile per scoprire l'identità della donna misteriosa, immergendosi in un mondo oscuro per cercare di scoprire la verità.
Jaume Balagueró adatta un romanzo di José C. Somoza La dama numero tredici del 2003 in un thriller soprannaturale, genere a cui il regista non è nuovo avendo già girato Darkness (2002) Fragile (2005) e la serie di film Rec.
Le tredici muse del romanzo nel film si accorciano e diventano sette, e più che alle muse come divinità si riferisce a una setta di streghe che guidano la mano dei poeti dove le parole e i versi possono uccidere.
Trama
Samuel Solomon è un professore di letteratura, che ormai non lavora da un anno dopo la tragica morte della sua ragazza. Fra l'altro è uno scrittore in crisi che non riesce a scrivere il suo libro. Ha spesso un incubo dove una donna viene brutalmente uccisa durante un rituale da alcune donne vestite di nero dentro un cerchio bianco.
Dopo qualche giorno la stessa donna che gli appare in sogno viene trovata morta in circostanze misterioe. Samuel cerca di entrare nella villa dove è stata uccisa la donna che si chiama Lidia (Leonor Watling). Qui incontra una ragazza, Rachel, che ha avuto il suo identico sogno.
Dopo qualche giorno la stessa donna che gli appare in sogno viene trovata morta in circostanze misterioe. Samuel cerca di entrare nella villa dove è stata uccisa la donna che si chiama Lidia (Leonor Watling). Qui incontra una ragazza, Rachel, che ha avuto il suo identico sogno.
Insieme scopriranno una porta segreta che li conduce in una stanza dove si trova un acquario. Dentro vi trovano una sorta di uovo metallico, un imago* una figura che ogni dama/musa conserva rappresentando ciò che sono insieme al loro potere, sopra vi è incisa un iscrizione da un verso dell'Inferno di Dante "vedi la bestia che mi ha fatto tornare".
I due cercheranno di conoscere l’identità della misteriosa donna uccisa, che pare li abbia scelti per tenere al sicuro l'imago. Scopriranno insieme un mondo terrificante controllato da queste figure femminili che nei secoli hanno ispirato gli artisti, chiamate Muse.
Solomon nella casa della defunta troverà una foto che gli era apparsa in sogno dove vi sono ritratti alcuni uomini che facevano parte di un circolo letterario esoterico chiamato il Cerchio Bianco che aveva tentato di evocare queste muse.
Quasi tutti sono morti per cause sconosciute. Di questi solo uno è rimasto in vita sfuggito all'ira delle dame il professor Rauschen (Christopher Lloyd, Ritorno al futuro), che metterà in guardia Solomon accorgendosi di un indizio importante in una busta inviata da Lidia prima di morire.
Quasi tutti sono morti per cause sconosciute. Di questi solo uno è rimasto in vita sfuggito all'ira delle dame il professor Rauschen (Christopher Lloyd, Ritorno al futuro), che metterà in guardia Solomon accorgendosi di un indizio importante in una busta inviata da Lidia prima di morire.
Christopher Lloyd |
Come ha spiegato il regista la differenza con il romanzo si pone sul fatto che questo era molto ampio e complesso, molto letterario, mentre il film "abbiamo dovuto sintetizzarlo". Inoltre, le località spagnole del libro come il centro storico di Madrid, la periferia di Toledo o Barcellona, si trasferiscono a Dublino, in particolare nelle aule e nella biblioteca del Trinity College, tra ville nascoste in mezzo agli alberi e un sanatorio abbandonato.
Il film si pone fra La nona porta di Polanski e il Codice da Vinci, anche questi tratti da romanzi, intrecciando esoterismo e paranormale, cospirazioni, sette innominabili, bambini in pericolo, madri coraggiose, morti orribili, con la sensazione di vivere in un incubo senza fine, dove il mistero e il tormento sono dentro il protagonista, con le muse che lo ricattano per avere l'imago e il dominio.
Queste Muse - come viene citato dall'amica di Solomon, Susan (Franka Potente) che per certi versi si appassiona alle ricerche - hanno influenzato molti artisti come William Shakespeare o John Milton con la sua musa Herberia fonte d'ispirazione per il poema "Il paradiso perduto" che all'inizio del poema la invoca.
Queste Muse - come viene citato dall'amica di Solomon, Susan (Franka Potente) che per certi versi si appassiona alle ricerche - hanno influenzato molti artisti come William Shakespeare o John Milton con la sua musa Herberia fonte d'ispirazione per il poema "Il paradiso perduto" che all'inizio del poema la invoca.
Ognuna di queste streghe ha una precisa funzione: la prima musa invita, la seconda invoca, la terza è colei che mente, la quattro punisce, la quinta predice, la sei seduce, la sette quella più debole si nasconde.
Nel romanzo a cui si è ispirato il regista i nomi segreti delle tredici donne sono nomi tradizionali di streghe. In ordine crescente, a partire dal numero uno, sono: Baccularia, Fascinaría, Herberia, Maliarda, Lamia, Maleficiae, Veneficiae, Maga, Incantátrix, Strix, Akelos e Saga; la tredicesima signora non ha un nome, poiché non può, né dovrebbe essere menzionata.
*Imago da Dante Alighieri, Inferno canto XX
Vedi le triste che lasciaron l’ago,
la spuola e ’l fuso, e fecersi ’ndivine;
fecer malie con erbe e con imago.
"Ai tempi di Dante la stregoneria era già perseguitata e risale al 1298 il primo processo a una strega a Firenze, addirittura al 1250 il primo assoluto in Toscana".
L ' "imago" è una figurina di cera che simboleggia ciascuna delle donne-muse.
La settima musa
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Il thriller ha alcune scene forti come il suicidio dell'amante di Samuel nella vasca, o l'uccisione del magnaccio da parte della misteriosa Rachel. Per certi versi riesce ad appassionare seguendo le ricerche a fianco del personaggio principale verso una soluzione a sorpresa.
Un pacchetto di fiammiferi sarà indizio per individuare il luogo di lavoro di Rachel, e il vecchio professore solitario che ha le risposte, non riesce in tempo a metterle in pratica, per altro forse sintetizzando troppo la storia che lascia un senso di vaghezza.
La settima musa
(Muse)
SPAGNA, FRANCIA, IRLANDA, BELGIO - 2016
CAST
Regia: Jaume Balagueró
Attori: Elliot Cowan, Ana Ularu, Franka Potente, Christopher Lloyd, Leonor Watling, Joanne Whalley, Manuela Vellés, Eve Connolly, Sam Hardy.
Distribuzione: Adler Entertainment
Data uscita: 22 agosto 2018