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lunedì 18 giugno 2018

211 – Rapina in corso. Nicholas Cage poliziotto eroe coinvolto nell'assalto di una banca

Da una storia vera un film di rapina ricco di conflitti a fuoco con un poliziotto eroe

Ispirato a una storia vera accaduta nel 1997 che cambiò per sempre il modus operandi del Los Angeles Police Department, 211 – Rapina in corso vede quattro spietati criminali armati e ben addestrati che assaltano una banca, trasformando decine di persone, tra impiegati e clienti, in ostaggi ad alto rischio. Le squadre speciali della polizia e della SWAT entreranno in azione con il supporto dell’Interpol, da tempo sulle tracce dei quattro rapinatori. Ma sarà l’agente Chandler (Nicolas Cage) il primo ad essere coinvolto e a prendere il controllo delle azioni che si riveleranno drammatiche e sanguinarie. 






Molti criticano Nicolas Cage di fare troppi film in poco tempo e con poco spessore, per ripianare dei debiti personali, ma allo spettatore deve importare poco e concentrarsi sui film, che in questo 211 non brilla ma riesce in qualche modo a intrattenere e non annoiare.

Le scene iniziali fanno pensare a un thriller internazionale che vede coinvolti in un paese orientale alcuni trafficanti d'armi, questi compiaciuti colmano i loro depositi bancari con milioni di valute seminate in varie banche nel mondo. 

Non hanno fatto i conti con una squadra di ex mercenari militari che arriva improvvisa seminando morte a riscuotere la loro parte. Prima di uccidere uno dei trafficanti gli fanno rivelare il luogo di una banca americana dove hanno depositato una grossa parte di contanti.

Poi ci spostiamo negli USA, nella cittadina (immaginaria?) di Chesterford, Massachusetts, dove Mike Chandler (Cage) si trova in lutto per la perdita della moglie e sta facendo i documenti per il pensionamento. Il socio di Mike è anche il suo genero Steve (Dwayne Cameron) ha avuto la bella notizia dalla moglie, figlia separata di Mike, che sta aspettando un bambino.

Mike e Steve sono spesso di pattuglia insieme e questa volta gli viene affidato un ragazzo che si è messo nei guai a scuola con dei bulli. Secondo le regole dovrà stare un giorno nel sedile posteriore dell'auto di polizia come una sorta di punizione.

Nel frattempo la squadra dei rapinatori composta da Tre (Ori Pfeffer), Luke (Weston Cage, figlio di Nicholas), Rob (Sean James) e Hyde (Michael Bellisario) incomincia a preparare il colpo alla banca, si armano con fucili d'assalto e bombe come per fare una guerriglia. Non sanno che una bionda agente dell' Interpol (Alexandra Dinu) si trova sulle loro tracce.

Mentre fanno una pausa caffè, Mike e Steve notano un veicolo sospetto parcheggiato illegalmente di fronte alla banca, questo metterà in agitazione i rapinatori che già sono dentro con gli ostaggi, il piano diversivo per fare saltare un ristorante non funziona tanto bene e l'autista  si innervosisce, tanto che alla fine si mette a sparare, iniziando una lunga parte dedicata alle sparatorie incrociate tra poliziotti, squadre speciali e rapinatori.

Non dimentichiamo il ragazzo che rimane nel mezzo dei fuochi, con un Nicolas Cage risoluto quasi come un padre "è sotto la mia responsabilità" dice, per portarlo lontano dalla sparatoria.

La storia apparentemente scontata, vede un intreccio di personaggi che alla fine hanno un loro ruolo come per esempio la mamma del ragazzo che è medico all'ospedale e non sa che suo figlio si trova nel mezzo dell'inferno di proiettili vaganti.







La storia vera


Il film è ispirato ad un episodio reale accaduto negli anni '90 a  North Hollywood, in California, un sanguinoso attacco di due uomini armati pesantemente, i quali trovarono la polizia già radunata fuori mentre cercavano di uscire da una filiale della Bank of America che avevano appena derubato. 

Entrambi furono infine uccisi, ma non prima di aver ferito 12 poliziotti, otto civili e danneggiato una grande quantità di proprietà nelle vicinanze con migliaia di pallottole.


Questo fatto segnò un momento significativo, perché prima di allora gli agenti di polizia non avevano mai usato armi d'assalto per le rapine in banca. Le armi che possedeva la maggior parte degli agenti di pattuglia erano pistole da 9 mm, revolver speciali 38mm o qualche fucile. 

Quando avvenne questa rapina, i criminali erano così armati ed equipaggiati, che la polizia non riuscì ad avere il sopravvento, per questo dopo quella rapina cambiarono molte delle loro regole. A causa del gran numero di feriti, del numero di colpi sparati, delle armi usate e della durata complessiva della sparatoria, è considerato uno degli eventi più lunghi e sanguinosi nella storia della polizia americana.

Il film seppure grossolano è ambientato ai nostri giorni in una cittadina americana ben ricostruita negli Studios in Bulgaria, e anche se presenta personaggi ritratti rozzamente, alcune scene di violenza inutili, inoltra tematiche attuali come bullismo, terrorismo, video ripresi con il telefonino, mantenendo alta la tensione fino alla fine, anche se si può criticare l’eccesso di colpi andati a vuoto da parte dei poliziotti rispetto a quelli dei rapinatori. 

Non si può neanche incolpare Cage di apparire disinteressato, lo vediamo in una scena ricca di pathos, forse l'unica scena ben scritta, con un breve colloquio in sintonia con il ragazzo sugli abusi da parte dei compagni di scuola.








211 - Rapina in corso
(211)
USA - 2018
Regia: York Alec Shackleton
Attori: Nicolas Cage, Cory Hardrict, Michael Rainey Jr.,  Sophie Skelton, Dwayne Cameron.
Distribuzione
Notorius Pictures
Data uscita: 14 giugno 2018

















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