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sabato 31 dicembre 2022

The Fabelmans. Steven Spielberg e il ritratto del regista da giovane

La storia autobiografica di Steven Spielberg è un film d'amore e passione per il cinema, che svela le relazioni che lo hanno formato nella sua infanzia e adolescenza.  

fabelmans



Nella trama seguiamo  il giovane Sammy Fabelman mentre lotta con le tensioni sociali e familiari negli anni '50 e '60.  All'inizio lo vediamo come un curioso e nervoso alunno delle elementari (Mateo Zoryan ) verso la sua prima esperienza al cinema, a vedere una proiezione serale de Il più grande spettacolo del mondo  del 1952.

Il piccolo Sammy viene rassicurato da sua madre Mitzi (Michelle Williams) dopo che una scena lo ha turbato: un incidente ferroviario con un auto che vola schiantandosi al suolo. 

Sammy inizia quindi a mettere in scena i propri spettacoli, passando dall'armeggiare con le sue locomotive giocattolo, ricreando l'incidente visto al cinema. La madre aiuta Sammy a usare la cinepresa casalinga del marito  Burt (Paul Dano), per filmare il relitto in miniatura in modo che possa guardarlo quando vuole, evitando così di rompere il trenino.

Sammy è innamorato di questa arte e presto recluterà le sue sorelle più giovani, Natalie (Alina Brace) e Reggie (Birdie Borria), per recitare nelle sue versioni casalinghe dei film dell'orrore, con disappunto della madre, avvolgendole nella carta igienica per interpretare delle mummie, oppure usando il ketchup come sangue di scena. 

Arriviamo all'inizio degli anni Sessanta: la famiglia si trasferisce a Phoenix, dove il padre Burt, che sta lavorando a una prima versione della memoria del computer, viene assunto dalla General Electric.

Il collega e migliore amico di Burt, amante del divertimento Bennie Loewy (Seth Rogen), è una presenza costante nella famiglia Fabelman, ma anche un uomo solo, lavorerà con lui a Phoenix e viaggerà con la famiglia durante il viaggio in auto attraverso il paese.

Sammy, ora più grande (Gabriel LaBelle) si fa presto un nome a livello locale come operatore di film muti, con attrezzature cinematografiche casalinghe, e dopo aver visto L'uomo che uccise Liberty Valance  di John Ford (1962), realizza un western, sorprendendo anche suo padre con la sua ingegnosità tecnica, bucando la pellicola per far sembrare reali gli spari, poi cambia genere, un dramma d'azione sulla seconda guerra mondiale con i suoi coetanei, un futuro Salvate il soldato Ryan. 

Ma i lavori più importanti di Sammy saranno due documentari particolari. 

Il primo nasce da un'elaborata scenografia su cui ruota la vita di Sammy, dove il raggiungimento della maggiore età implica una presa di coscienza importante. La famiglia è in campeggio, mentre Burt insegna scienze ai bambini e lo "zio" Bennie fa fare loro molte risate. 

C'è un momento spettacolare in cui la madre Mitzi, si ingegna in un'entusiastica danza classica che Bennie esorta Sammy a filmare.

Tutti si divertono, ma quando Sammy rivede il filmato si accorge di qualcosa che minaccia di fare a pezzi la famiglia: la madre pare abbia un' intesa con l'amico Bennie. 

Nel dramma vediamo che Mitzi, dopo aver messo da parte la sua carriera artistica per amore di Burt, dei suoi figli e di una vita familiare stabile, lotta per mantenere la sua compostezza, la sua salute mentale e la sua identità, la vedremo in una scena folle in cui con i figli va incontro a un uragano per poi tornare in tempo indietro.

Una volta raggiunta un compromesso praticabile a Phoenix, dove esegue musica classica in concerti radiofonici, al marito gli viene proposto un lavoro all'IBM in California, Dovranno ripartire ma senza Bennie e questo le procura un certo malessere. 

Madre e figlio per certi versi sono infelici: Mitzi, per suo matrimonio, e Sammy, nel suo nuovo liceo, si ritrova bersaglio di bulli antisemiti. Ma Sammy al liceo troverà anche l'amore in una coetanea molto più sveglia di lui in questioni amorose, una devota adoratrice di Cristo, tra sacro e profano, e le sessioni di baci della coppia mentre pregano sono davvero esilaranti. 

Con il secondo documentario creato da Sammy, una registrazione di un rito di passaggio del liceo, anticipa i misteri del potere delle star, elogiando il suo peggiore nemico durante una corsa sulla spiaggia.

Sammy poi riceverà lezioni sulla sacralità della sua passione, non un semplice hobby, come pensa il padre, dal suo anziano e vivace prozio Boris (Judd Hirsch), un ex interprete di vaudeville e attore di film muti, che gli farà un bel discorso sull'arte e la famiglia. Famiglia, arte, ti spezzerà in due. Farai i tuoi film e farai la tua arte e ricorderai come facevano male. L'arte ti darà corone di allori ma ti lascerà solo. 

Ciò che Sammy impara, soprattutto, è quello di non sacrificare mai il proprio lavoro per la vita familiare. Le relazioni vanno e vengono, ma ciò che realizzi è tuo e, senza di esso, non hai nulla da offrire. 

Spielberg racconta questa storia come quasi una favola. La maggior parte del film si svolge tra il 1962 e il 1965, anni difficili nella storia americana: il movimento per i diritti civili, la guerra fredda, l'inizio della guerra in Vietnam, la crisi dei missili cubani, l'assassinio di Kennedy. 

Nel film di tutto questo non c'è traccia che suggerisca che le vite dei Fabelman abbiano qualche connessione con gli eventi del mondo che li circonda, a parte un leggero senso dell'identità religiosa. 

Ciò che Spielberg racconta è un arco di tempo narrativo che si svolge, più tra le preoccupazioni personali e familiari del tutto distaccate da quelle pubbliche sociali. 

Il fallimento del matrimonio dei genitori ha influenzato una serie di film di Spielberg tra cui ET e Incontri ravvicinati del terzo tipo, ma in The Fabelmans è la prima volta che il regista premio Oscar ha affrontato direttamente il loro divorzio sullo schermo.

Manca anche l'influenza della televisione, nonostante si intravedano alcuni televisori spenti che ripara il padre, il regista sembra ignorare che questo abbia potuto influenzare la sua arte. Egli è affascinato dagli autori di Hollywood e quando incontra il famoso regista John Ford (David Linch) che lo mette alla prova si troverà appagato e felice nella strada da seguire. 

The Fabelmans rappresenta il film più personale di Spielberg, che fa rivivere magnificamente i ricordi della sua infanzia e giovinezza con un certo senso di malinconia, quando le cose erano più semplici e un tocco da favola giustamente hollywoodiano che si potrebbe coniugare col significato del titolo come Uomo favoloso. 

Colonna sonora impeccabile dell'amico John Williams in cui vengono aggiunti dei brani classici e d'epoca fra cui Goodby Cruel World di James Darren (in Italia cantata da Peppino di Capri Addio mondo crudele) e Walk on By cantata da Dionne Warwick. 

Michelle Williams (la madre) e Judd Hirsch (lo zio dall'accento strano) sono stati inseriti nella lista dei candidati agli Oscar 2023. 

Il film ha già vinto l'AFI AWARD come miglior film tra i dieci dell'anno. 

Golden Globe 2023 come miglior film drammatico e miglior regia.  



THE FABELMANS trailer italiano


THE FABELMANS

USA , 2022

regia: Steven Spielberg

cast: Michelle Williams, Paul Dano, Gabriel LaBelle, Seth Rogen, Julia Butters, Judd Hirsch, Jeannie Berlin, Oakes Fegley, Mateo Zoryon Francis-DeFord, Robin Bartlett. 

durata 151min.

distribuzione in Italia: 01 Distribution

al cinema dal 22 dicembre. 




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