Recensione: Nella tana dei lupi
Un thriller sul genere film di rapina con ladri intelligenti e poliziotti poco convenzionali
Un thriller sul genere film di rapina con ladri intelligenti e poliziotti poco convenzionali
Un'abile banda di rapinatori di banche vuole organizzare il colpo del secolo alla Federal Bank ma si dovrà scontrare con l'audace squadra speciale anticrimine di Los Angeles capeggiata dal poco convenzionale Nick O’Brien (Gerard Butler).
Nella tana dei lupi è un thriller che per certi versi ricorda The Heat-La sfida con Al Pacino e Robert De Niro, infatti il capo della banda Ray Merriman (Pablo Schreiber), ha una freddezza quasi soprannaturale e l'insieme dei suoi uomini sono molto più organizzati dei classici rapinatori di banche: agiscono con precisione chirurgica, pianificando tutto nei minimi dettagli, sfruttando l'esperienza maturata durante l'addestramento paramilitare e i periodi trascorsi in carcere.
Dall'altra parte c'è il personaggio di Butler, "Big Nick" Flanagan, a capo di un sottogruppo di specialisti della divisione Major Crimes di Los Angeles.
Se i rapinatori fanno una vita salutistica, si allenano regolarmente, si trattano bene, al contrario i poliziotti bevono e mangiano male, hanno una vita privata poco apprezzabile e torturano i sospetti con metodi poco ortodossi, frequentando poi club di spogliarelli. Quando verrà il momento si adatteranno alle esigenze della città di Los Angeles, capitale del mondo per rapine in banca, come ci viene detto in apertura.
Se i rapinatori fanno una vita salutistica, si allenano regolarmente, si trattano bene, al contrario i poliziotti bevono e mangiano male, hanno una vita privata poco apprezzabile e torturano i sospetti con metodi poco ortodossi, frequentando poi club di spogliarelli. Quando verrà il momento si adatteranno alle esigenze della città di Los Angeles, capitale del mondo per rapine in banca, come ci viene detto in apertura.
Merrimen, è un criminale, ex militare, che pianifica di accaparrarsi diversi milioni di vecchie banconote prima che vengano distrutte dalla impenetrabile Federal Reserve Bank.
La sua squadra include attori come il rapper 50 Cent e, come elemento più simpatico del film, Donnie, il barista-autista ex galeotto, che avrà un incontro con Flanagan come fonte di informazioni.
Qui lo sviluppo prende una svolta intrigante dove i due rivali, il capo poliziotto e il capo rapinatore, si muovono in una sorta di sfida, pur incontrandosi per poco tempo, vedi la scena al poligono di tiro dove Merrimen scarica un caricatore su un bersaglio, e dopo che uscito, Flanagan controlla l'esito del rivale constatando che ha fatto tutti i centri perfetti.
La sua squadra include attori come il rapper 50 Cent e, come elemento più simpatico del film, Donnie, il barista-autista ex galeotto, che avrà un incontro con Flanagan come fonte di informazioni.
Qui lo sviluppo prende una svolta intrigante dove i due rivali, il capo poliziotto e il capo rapinatore, si muovono in una sorta di sfida, pur incontrandosi per poco tempo, vedi la scena al poligono di tiro dove Merrimen scarica un caricatore su un bersaglio, e dopo che uscito, Flanagan controlla l'esito del rivale constatando che ha fatto tutti i centri perfetti.
Poi abbiamo frammenti delle vite private, il poliziotto viene lasciato da moglie con figlia, cadendo in una sorta di depressione che solo il lavoro può lenire. Dall'altra parte il ragazzo che vuole portare la figlia di uno dei rapinatori ad un ballo viene ammonito di trattarla bene.
Concepito più di un decennio fa, c'è un'aria di ritorno al machismo, dovuto all'ammirazione dello scrittore/regista Christian Gudegast (Attacco al potere 2) verso un ritmo alla "Heat" di Michael Mann, tra ladri e inseguitori, dove i poliziotti sono sporchi e orgogliosi "Noi siamo i cattivi" sottolinea Butler all'inizio.
Nella scena in cui l'autista viene scoperto come spia ci si aspetta che come minimo venga torturato e gettato in un fosso, invece il pacato Merriman lo interroga rassicurandolo e usandolo a suo favore.
Concepito più di un decennio fa, c'è un'aria di ritorno al machismo, dovuto all'ammirazione dello scrittore/regista Christian Gudegast (Attacco al potere 2) verso un ritmo alla "Heat" di Michael Mann, tra ladri e inseguitori, dove i poliziotti sono sporchi e orgogliosi "Noi siamo i cattivi" sottolinea Butler all'inizio.
Nella scena in cui l'autista viene scoperto come spia ci si aspetta che come minimo venga torturato e gettato in un fosso, invece il pacato Merriman lo interroga rassicurandolo e usandolo a suo favore.
All'inizio pare promettere bene con una sparatoria violenta, poi il film si ripiega per quasi due ore nel contrasto psicologico dei personaggi, divagando e lasciando il meglio per ultimo.
Butler, con tatuaggi e giacche di pelle d'epoca consumate, rende il personaggio di Flanagan un tipo volgare e grezzo, con la barba, che ricorda un Russell Crowe dei primi film, con un matrimonio incasinato.
I ladri sono molto organizzati, sempre parecchio avanti rispetto ai poliziotti che paiono fluttuare e girare a vuoto sopra l'infernale città, anche se per un momento si prendono gioco dei poliziotti. Sarà un ingorgo a frenarli tutti, ma teniamo d'occhio Donnie (O'Shea Jackson Jr) l'autista insospettabile, il vero ideatore del colpo, che tornerà in un sequel preannunciato Den of Thieves 2.
Nel complesso il film non è un capolavoro, Schreiber e Butler non sono Pacino e De Niro, ma intrattiene, se solo fosse durato qualche decina di minuti in meno.
Nella tana dei lupi - trailer italiano
Nella tana dei lupi
(Den of Thieves)
USA - 2018
CAST
Regia: Christian Gudegast
Attori: Gerard Butler - Nick Flanagan, Curtis "50 Cent" Jackson, Pablo Schreiber, O'Shea Jackson Jr., Evan Jones (II), Cooper Andrews, Maurice Compte, Kaiwi Lyman-Mersereau, Maurice 'Mo' McRae, Meadow Williams, Brian Van Holt.
Distribuzione
LUCKY RED
Data uscita: 5 aprile 2018