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mercoledì 21 dicembre 2016

Rogue One: A Star Wars Story | Film 2016 | Una ribellione costruita sulla speranza

Rogue One: A Star Wars Story narra gli avvenimenti precedenti a Star Wars: Una nuova speranza, fra ribelli, Morte Nera e una resurrezione digitale di Peter Cushing. 


Tanto tempo fa in una galassia lontana... un gruppo di ribelli tenterà di rubare i piani della temibile Morte Nera, arma letale che può distruggere interi pianeti. Guidati da una giovane donna cui il padre, brillante scienziato, è stato catturato dalle forze imperiali per progettare quest'arma, i ribelli cercheranno di avere la meglio sull' Impero Galattico.



Rogue One : A Star Wars Story diretto da Gareth Edwards (Godzilla 2014) evita di mettere nei titoli di testi lo svolgimento degli eventi come nei classici della serie, proprio per distinguersi, ed essere un prodotto a se stante, anche se, come vedremo, ha dei collegamenti inevitabili.
Primo di una trilogia di spin off, che verranno distribuiti a cadenza biennale in attesa dei prossimi due di Star Wars, Rogue One vede dei nuovi e dei vecchi personaggi, qualcuno abilmente ricreato alla computer grafica.

La storia cronologicamente si svolge prima di Star Wars - Una nuova speranza (1977) ed è contornato principalmente da attori poco noti insieme a un immancabile nuovo droide K-2SO. Vediamo lo scienziato Galen Erso (Mads Mikkelsen) prezioso per l'impero che dopo essersi ritirato a vita pastorale insieme a moglie figlia viene raggiunto dal direttore degli armamenti imperiali Krennic (Ben Mendelsohn) costringendolo a completare la progettazione della Morte Nera, in una colluttazione rimarrà uccisa la moglie, mentre la figlia Jyn fuggirà nascondendosi in un rifugio, poi salvata da Saw Gerrera (Forest Whitaker).

Quindici anni dopo Jyn (Felicity Jones) prigioniera in una cella viene fatta fuggire da un attacco della Ribellione. Jyn attacca i ribelli ma viene fermata da K-2SO un droide imperiale riprogrammato.
La donna insieme al capitano dei ribelli Cassian Andor (Diego Luna) e al droide, si dirigeranno sul pianeta Jedha per incontrare Gerrera, che ha un messaggio olografico inviato dal padre di Jyn. Nel messaggio lo scienziato dice di aver inserito un sistema di sicurezza nel reattore centrale della Morte Nera che ne provocherebbe la sua distruzione. La ribellione quindi dovrà fare di tutto per eliminare questa potenziale arma, ma non tutti sono d'accordo sul successo della missione e solo il carisma della risoluta Jyn riuscirà a convincerli che senza speranza non c'è futuro " le ribellioni si fondano sulla speranza". 

Gli sceneggiatori Chris Weitz e Tony Gilroy si concentrano su una guerriera femminile guidata dal destino per distruggere il potere più potente nella galassia.
Interpretata da Felicity Jones, che fisicamente potrebbe facilmente passare per la sorella maggiore di Daisy Ridley, di Star Wars VII,  Jyn è cresciuta sotto la brutta reputazione del suo brillante padre scienziato, visto come un traditore per essere passato al Lato Oscuro, quando, in realtà, venne catturato e costretto a progettare la Morte Nera.

Nel tratto iniziale del film, vedremo una vertiginosa serie di pianeti diversi, dove si trovano guerrieri disadattati pronti a unirsi a lei nell'impresa. Queste terre fantastiche raffigurano dei mondi variopinti che fanno da sfondo alla storia: da un campo di lavoro imperiale, a un altro in una sorta suq in stile mediorientale con gli Stormtroopers che pattugliano i vicoli.

Con Jyn, sin dall'inizio, l'accompagna il droide K-2SO, in una versione più utile e sarcastica di C-3PO, esprimendo concetti con arguzia anche divertenti, apparendo molto umano.
Abbastanza coinvolgente il personaggio del monaco guerriero cieco Chirrut (Donnie Yen , Ip Man) che stempera in modo divertente la tensione cercando di evitare i pericoli in virtù dei suoi altri sensi intensificati, credendo di avere la Forza dalle sue parti, accompagnato dall'attore cinese Jiang Wen come un guerriero solitario.

Rogue One come Star Wars VII continua nel rappresentare una forte figura femminile, ma qui manca un rilevante protagonista maschile forte e vigoroso come poteva essere Han Solo o Finn (John Boyega) per bilanciare il ruolo più equamente con Jyn.
Nessuno degli uomini presenti qui hanno un carisma tanto da entusiasmare il pubblico. E dato che Jyn non ha quell'imponenza di Daisy Ridley, si ha la sensazione generale di meno capacità per reggere tutto il film.
Ecco che allora gli sceneggiatori si sono inventati l'inquietante Orson Krennic (Ben Mendelsohn) sempre vestito di bianco con mantello, in contrasto anche se brevemente col cupo Darth Vader che Krennic andrà a trovare nel suo pianeta vulcanico Mustafar.
Ma ancora più emozionante è la resurrezione del defunto e singolare attore britannico Peter Cushing, che aveva interpretato il ruolo del gelido Tarkin, il leader imperiale in Star Wars 1977.

Cushing, morto nel 1994 all'età di 81 anni, appare qui con estrema naturalezza e credibilità ad interpretare lo stesso personaggio che lo rese famoso quarantanni fa. Un attore britannico è stato impiegato per ritrarre il personaggio fisicamente sul set, mentre in post-produzione, è stato sostituito con  un impressionante Cushing dagli artisti di Industrial Light & Magic. 

E 'stato così impressionante, che l'ex segretaria di Cushing, Joyce Broughton, che sovrintende il suo patrimonio e ha visto la prima londinese del film con i suoi nipoti, è stato presa alla sprovvista emotivamente quando ha visto la rinascita sullo schermo. L'arte ingannevole della computer grafica oggi perfezionata appare molto realistica, rendendo questo attore, morto ormai da decenni, una prestazione migliore di alcuni altri attori del cast. E non è il solo, poiché nell'ultimo minuto finale vedremo, anche questa ritoccata, una giovane Leila interpretata dalla norvegese Ingvild Deila.

Questo nuovo capitolo guadagna qualche mediocre posizione nel franchising, apparendo da riempitivo in attesa del prossimo della saga ufficiale.
Quello che i fan troveranno qui saranno azione, effetti speciali, qualche battuta spiritosa, luoghi particolari e suggestivi ricreati in Islanda, Giordania e le Maldive, poi alcuni primi passi dell'Impero Galattico che inizia a espandere il suo potere intergalattico.
Non vi si troveranno invece cavalieri Jedi, la Forza, la filosofia di Yoda o principesse in pericolo.

Dopo aver visto questo film, comunque, sarà confortante riprendere il vecchio film del 1977 e rifarsi gli occhi con Luke, Leila, Han Solo e Chewbacca e gli altri personaggi insieme alle fanfare di John Williams.















Rogue One: A Star Wars Story
USA - 2016

Regia: Gareth Edwards
Attori: Felicity Jones - Jyn Erso, Diego Luna - Cassian Andor, Ben Mendelsohn - Orson Krennic, Donnie Yen - Chirrut Îmwe, Mads Mikkelsen - Galen Erso, Alan Tudyk - K-2SO, Jiang Wen - Baze Malbus, Forest Whitaker - Saw Gerrera, Riz Ahmed - Bodhi Rook, Jonathan Aris - Senatore Jebel, Genevieve O'Reilly - Mon Mothma, Valene Kane - Lyra Erso, Jimmy Smits - Bail Organa, Alistair Petrie - Generale Draven
Soggetto: George Lucas - (personaggi), John Knoll, Gary Whitta
Sceneggiatura: Chris Weitz, Tony Gilroy
Fotografia: Greig Fraser
Musiche: Michael Giacchino
Distribuzione : Walt Disney Company Italia
Data uscita: 15 dicembre 2016



Rogue One: A Star Wars Story Movie
2 / 5







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