Tra i film in uscita al cinema il terzo capitolo di John Wick con Keanu Reeves killer senza limiti e l’ultimo film di Pedro Aldomovar che racconta un regista in declino
JOHN WICK 3
(John Wick: Chapter 3 - Parabellum)
USA 2019
Regia: Chad Stahelski
Attori: Keanu Reeves, Asia Kate Dillon, Halle Berry, Jason Mantzoukas, Ian McShane, Laurence Fishburne, Anjelica Huston.
Durata: 130 Min
Distribuzione: 01 Distribution
(John Wick: Chapter 3 - Parabellum)
USA 2019
Regia: Chad Stahelski
Attori: Keanu Reeves, Asia Kate Dillon, Halle Berry, Jason Mantzoukas, Ian McShane, Laurence Fishburne, Anjelica Huston.
Durata: 130 Min
Distribuzione: 01 Distribution
In questa terza puntata del franchise d'azione, l'abile assassino John Wick (Keanu Reeves) torna con una taglia sulla sua testa di 14 milioni di dollari, quindi un esercito di cacciatori di taglie si mette sulle sue tracce. Wick, dopo aver ucciso un membro della Grande Tavola nell'iconico Hotel Continental viene scomunicato, gli viene concesso poco tempo affinché la notizia non trapeli, intanto gli uomini e le donne più spietati del mondo attendono il loro turno per ucciderlo.
Il primo John Wick uscito nel 2014 citava la storia di un killer a contratto che uccideva più di 50 persone perché gli avevano fatto fuori il suo cucciolo. All'epoca sembrava un film di pura evasione, col tempo è diventato un cult tra gli amanti del genere. In quest'ultimo terzo capitolo si evolve con vestiti a prova di proiettili, assassini e lottatori di sumo, andando ancora più in profondità nel mito dei film d'azione. Difficile immaginare John Wick senza Keanu Reeves, si ritaglia un personaggio coinvolgente, che agli occhi dei suoi assassini è una leggenda, un uomo così implacabilmente letale da dare gli incubi ai suoi avversari.
Il primo John Wick uscito nel 2014 citava la storia di un killer a contratto che uccideva più di 50 persone perché gli avevano fatto fuori il suo cucciolo. All'epoca sembrava un film di pura evasione, col tempo è diventato un cult tra gli amanti del genere. In quest'ultimo terzo capitolo si evolve con vestiti a prova di proiettili, assassini e lottatori di sumo, andando ancora più in profondità nel mito dei film d'azione. Difficile immaginare John Wick senza Keanu Reeves, si ritaglia un personaggio coinvolgente, che agli occhi dei suoi assassini è una leggenda, un uomo così implacabilmente letale da dare gli incubi ai suoi avversari.
Il suo aspetto zen pacato e spensierato si mescola con un certo umorismo come nei primi dieci minuti di Parabellum, e l'assoluta serietà è esattamente ciò che lo rende così divertente. Ambientato in un universo che è parallelo al nostro, quasi inverosimile con vecchi telefoni e neon ovunque, hotel dove assassini non si ritrovano insieme a turisti terrorizzati, con coltelli che volano e si conficcano negli occhi di un malcapitato, il tutto non avrebbe senso, ma ci si deve fidare di John Wick.
Copyright Studiocanal/El Deseo 2019 / Manolo Pavón |
DOLOR Y GLORIA
Spagna 2019
Regia: Pedro Almodovar
Attori: Antonio Banderas, Penélope Cruz, Asier Etxeandia, Leonardo Sbaraglia, Nora Navas.
Durata: 113 Min
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Spagna 2019
Regia: Pedro Almodovar
Attori: Antonio Banderas, Penélope Cruz, Asier Etxeandia, Leonardo Sbaraglia, Nora Navas.
Durata: 113 Min
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Quest'ultimo film diretto da Pedro Almodóvar racconta la vita di Salvador Mallo (Antonio Banderas), un regista cinematografico in declino. Ricordi della sua infanzia negli anni ‘60 si susseguono quando emigrò con i suoi genitori nella provincia di Valencia, in cerca di fortuna dal primo desiderio al suo primo amore da adulto nella Madrid degli anni ‘80; poi il dolore e la scrittura come unica terapia per dimenticare. La precoce scoperta del cinema e il vuoto causato dall’impossibilità di continuare a girare film. Dolor y Gloria parla di una creazione artistica, con la difficoltà di separarla dalla propria vita e dalle passioni che le danno significato e speranza.
Nel recupero del suo passato, Salvador sente l’urgente necessità di narrare, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza. Un film confessione, quasi parlato in prima persona attraverso un alter ego ideale come Antonio Banderas, senza esibizionismo, solo con la necessità del regista di aprire la scatola dei suoi ricordi e condividerli con lo spettatore, una scatola come un labirinto della memoria, della vita e l'opera, mescolate tra sogno e ricordi, poiché, dopo tutto, è un film che parla del passato dal presente, con una serie di flashback che ci rimandano all'infanzia, gioventù e vecchiaia dove c'è il cinema come primo desiderio, l'unico modo per riconciliarsi con se stesso.