Film biografico su un gruppo di donne matematiche di colore eroine nell'ombra
Prima dei computer IBM, la NASA si serviva di cervelli elettronici in gonnella composti da donne di colore, mentre gli ingegneri bianchi completavano i calcoli e si prendevano meriti per mandare l'uomo nello spazio per sfidare i sovietici nella corsa allo spazio. Il diritto di contare (Hidden Figures) racconta la vera storia di queste donne, eroine nell'ombra, tutte afroamericane che combatterono una battaglia doppia sia per imporre i loro diritti civili e sociali, che per dare un contributo al loro paese.
Il diritto di contare diretto da Theodore Melfi narra questa storia vera sconosciuta, tratta dal libro di Margot Lee Shetterly, iniziando nel 1926 dove vediamo una bambina nera, Katherine, che appare molto abile in geometria e matematica più dei suoi coetanei. Un funzionario la vuole mandare in una scuola per studenti dotati. L'unica scuola del genere per studenti afroamericani inizia dal sesto anno e Katherine parte avvantaggiata, ciò preoccupa i suoi genitori, ma saranno d'accordo che per lei sarà meglio così.
Nella trama successiva vedremo Katherine Johnson adulta (Taraji P. Henson) nel 1961 insieme a delle amiche e colleghe Dorothy Vaughan (Octavia Spencer, The Help) e Mary Jackson (Janelle Monáe) bloccati su un lato della strada con l'auto in panne. Si percepisce un certo timore verso queste tre donne di colore quando si avvicina un auto della polizia e il poliziotto gli chiede i documenti con una certa arroganza.
L'epoca era abbastanza difficile i contrasti sociali e razziali dominavano " Non è un crimine avere una macchina guasta" dice Dorothy. "Non è un crimine essere neri" risponderà Mary. Quando il poliziotto si rende conto che lavorano per la NASA le cose cambiano e si offre volontario per fare da scorta fino alla destinazione. Mary ironizzerà ancora fra se "Tre donne nere inseguono un poliziotto bianco nel 1961. Questo è un miracolo voluto da Dio".
Oggi non ci sorprendiamo sul fatto che donne nere sono in grado di gestire questi difficili compiti. Ciò che non era molto evidente nel 1962, è che questi computer in gonnella meritavano di avere gli stessi diritti dei bianchi e trattati con lo stesso rispetto come i loro colleghi maschi bianchi.
Gran parte del film ruota proprio su questi pregiudizi, sia razziali che sociali, il gruppo di matematiche di colore doveva stare diviso dai bianchi, non potevano avere avanzamenti di carriera, i bagni erano separati e questo particolare sarà reso evidente in modo anche ironico nel film una volta che Katherine Johnson verrà messa nella task force diretta da Al Harrison (Kevin Costner) per mandare John Glen nello spazio.
Per fare le sue minzioni dovrà assentarsi e percorrere un chilometro all'interno del centro per arrivare nei bagni riservati ai neri. Harrison appare distratto per non notare la tensione fra i dipendenti, a Katherine vengono assegnati alcuni lavori dai colleghi cui non può intervenire in larga parte, con cancellature sui tabulati per motivi di sicurezza. Finché riuscirà a leggere in controluce ed esprimere i suoi calcoli, per questo verrà quasi accusata di essere una spia russa.
Non può neanche prendere il caffè dalla solita caraffa dei bianchi, ad un certo punto la sua rabbia esploderà insieme alle assenze fisiologiche giustificate. Harrison capirà e farà una cosa che neanche le istituzioni avevano il coraggio di fare: toglierà dai bagni il cartello riservato alle donne di colore.
"Niente più toilette per bianchi o neri. Qui alla Nasa la pipì ha lo stesso colore"
Intanto Dorothy nel suo reparto prende ordini da una tollerante donna bianca Vivian (Kirsten Dunst) che gli offrirà un piccolo aiuto come supervisore. Vivian anche se come donna capisce il problema a cui queste donne nere vengono sottoposte, deve però seguire le regole imposte e mantenere una certa fredda distanza.
Dopo l'arrivo dei computer IBM nella sede, Dorothy intuisce che il loro lavoro di matematiche potrebbe venire meno, soppiantato da una macchina, e anticipa il suo ruolo futuro di programmatrice per portare il suo team nella stanza dei cervelli elettronici, qualche difficoltà la incontrerà nel reperire un libro sul FOLTRAN - uno dei primi linguaggi di programmazione per l'IBM - nella biblioteca pubblica, poiché era un libro nel settore riservato ai bianchi.
Invece Mary dovrà lottare per avere una laurea in ingegneria alla pari con i maschi bianchi, andrà da un giudice per chieder di frequentare una scuola dove possano ammettere anche i neri. In una intelligente oratoria faccia a faccia con il giudice gli sarà concesso di frequentare solo corsi serali, diventando così la prima donna nera ad un corso di ingegnere, prendendo alla sprovvista insegnanti e studenti.
Sollecitati dai sovietici che nel 1961 manderanno in orbita Yuri Gagarin , tutti si metteranno al lavoro per non essere inferiori ai russi, calcolando traiettorie e lanci aiutati da Katherine che avrà perfino la simpatia dell'astronauta John Glen, quando poco prima di partire, il team non si fida del computer e affiderà i calcoli alla donna "Di alla ragazza di controllare i numeri " dira Glen ad Harrison. " Quella sveglia. Se lei conferma sono pronto a partire".
Il film si ferma al 1962 alla missione Mercury-Atlas 6, che Glen fece girando tre volte attorno alla terra, ma queste tre donne Katherine G. Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson insieme ad altre che contribuirono alle successive Missioni Apollo rimangono tuttora sconosciute anche se citate talvolta (vedi l’episodio 8 della serie tv Timeless) e il film gli dà la sua giusta rilevanza.
Il libro che ha ispirato il film |
Come scrive l’autrice nel libro : "Il titolo originale del libro, Hidden Figures, è in un certo senso impreciso ["figures" può voler dire sia "numeri" che "figure, personaggi" N.d.T.]. La vicenda che si è andata delineando in queste pagine parla non tanto di figure nascoste, "hidden", quanto di figure non viste, "unseen". Frammenti di storia, che hanno atteso con pazienza il momento opportuno, celati nelle note a piè di pagina, in aneddoti di famiglia e in vecchie cartelline polverose prima di tornare allo scoperto, davanti ai nostri occhi. "
Il diritto di contare
(Hidden Figures)
USA - 2016
Regia: Theodore Melfi
Attori: Taraji P. Henson - Katherine G. Johnson, Octavia Spencer - Dorothy Vaughn, Janelle Monáe - Mary Jackson, Kevin Costner - Al Harrison, Kirsten Dunst - Vivian Michael, Jim Parsons - Paul Stafford, Mahershala Ali (Mahershalalhashbaz Ali) - Jim Johnson, Kimberly Quinn - Ruth, Glen Powell - John Glenn.
Soggetto: Margot Lee Shetterly - dal suo libro
Sceneggiatura: Allison Schroeder, Theodore Melfi
Fotografia: Mandy Walker
Musiche: Hans Zimmer, Pharrel Williams, Benjamin Wallfisch
Soggetto: Margot Lee Shetterly - dal suo libro
Sceneggiatura: Allison Schroeder, Theodore Melfi
Fotografia: Mandy Walker
Musiche: Hans Zimmer, Pharrel Williams, Benjamin Wallfisch
Distribuzione : 20th Century Fox Italia
Data uscita 8 marzo 2017