Il film La mia Africa (Out of Africa) uscì nel 1985 prodotto e diretto dal compianto Sydney Pollack. Ispirato al libro della scrittrice Karen Blixen, vedremo qui la storia di Isak Dinesen - conosciuta come Karen Blixen (Meryl Streep) - sulle sue esperienze in Kenya. Sebbene la Dinesen le ricordi con amore, la sua non fu una bella esperienza. Arrivata nel 1914 in Africa e poi coinvolta in un matrimonio di convenienza con il cugino di secondo grado il barone Bror Blixen (ben interpretato da Klaus Maria Brandauer), gli offrirà il suo titolo e la sua amicizia in cambio del denaro. Ma lui non gli darà l'amore, la fedeltà o l'ingresso nella società, la lascerà sola con gli indigeni con tutti i problemi che può comportare dirigere una piantagione di caffè a quasi duemila metri di altezza.
La Prima Guerra Mondiale è alle porte e la maggior parte degli uomini vanno a sud per proteggere alcuni paesi, con intraprendenza Karen percorrerà uno sviluppo lungo e pericoloso nella sua fattoria imparando molto sulla sopravvivenza, l'intraprendenza e la dignità verso gli indigeni, guadagnando il riluttante rispetto degli uomini, i quali non avrebbero mai pensato che una donna sarebbe stata all'altezza.
Dopo la guerra il marito continuerà a vivere in modo più indipendente di quanto lei vorrebbe, e alla fine gli trasmetterà la sifilide, anche se ella soffrirà senza evidenza. Spesso il suo unico divertimento sono le visite occasionali dei cacciatori bianchi come Denys (Robert Redford) e Berkley (Michael Kitchen) attratti dalla sua volontà e dall'amore per la terra, in mezzo agli sfondi paesaggistici eccezionali dati dalla fotografia di David Watkin che cerca di farci amare questo territorio insieme alla stupenda colonna sonora di John Barry.
I Had a Farm In Africa (Main Title) - John Barry
Ma non è tutto bello: la morte è sempre presente sia nella caccia agli animali che nella vita della signora che si innamorerà di Denys andando a vivere nella casa di Karen, ancora prima che il barone chieda il divorzio. Nonostante le sue attenzioni Denys non intenderà sposarla, per lui il matrimonio è un vincolo alla sua libertà.
La sfortuna però sembra accanirsi contro di lei: la piantagione prenderà fuoco facendola andare in bancarotta poiché non aveva alcuna forma di assicurazione. Il suo amato Denys abile aviatore perirà in un incidente aereo e lei lo seppellirà fra le colline della sua terra.
Sconfortata incomincerà a vendere la sua fattoria e le sue cose. La sua vita in Africa adesso è finita e se ne andrà per non tornare mai più. Ha amato e perduto, ma era meglio non aver mai amato affatto.
La mia Africa racconta una storia d'amore bellissima, probabilmente per Redford più intensa di Come eravamo del 1973.
Così come la Streep pare un autentica Blixen " Era la prima volta che lavoravo con Meryl e mi è bastato poco per capire che lei era adatta nei panni, il suo perfezionismo la rende noiosa, e ne complica la conoscenza identificandola inconsciamente con i personaggi che interpreta" disse il regista Sidney Pollack.
Così come la Streep pare un autentica Blixen " Era la prima volta che lavoravo con Meryl e mi è bastato poco per capire che lei era adatta nei panni, il suo perfezionismo la rende noiosa, e ne complica la conoscenza identificandola inconsciamente con i personaggi che interpreta" disse il regista Sidney Pollack.
Pollack cerca di imitare lo stile visivo dell'opera della scrittrice creando un film sull'amore e sul possesso, sulla perdita e l'abbandono. La protagonista stabilirà un legame profondo con un paese profondamente diverso dal suo. Vi riverserà le proprie cose, le idee, la sua visione del mondo, ma poi sarà costretta a rinunciare. Troverà l'unico amore della sua vita ma non potrà possederlo nella sua interezza, da queste perdite ne ricaverà una forza interiore che la porterà ad una certa maturità.
"Quando alla fine arrivò il giorno della partenza, imparai una strana lezione: possono accadere cose che noi stessi non riusciamo a concepire, né prima, né dopo, né al momento del loro verificarsi... Le cose accadono a te, tu le senti accadere, ma oltre a questo, non v’è nessun rapporto fra te e loro, non ne intendi la causa né il significato. " scrive Karen Blixen nel libro.
Le difficoltà tecniche della lavorazione furono evidenti nel ricreare un ambiente lontano nel tempo e il più possibile reale, come far fiorire e piantare oltre settecento piante di caffè per poi estirparle perché non era permesso mantenerle in Kenya, oppure trasportare in volo tutti gli animali, compresi i leoni, la ricostruzione di usanze e abbigliamenti africani ormai scomparse: alcune comparse indossavano delle orecchie allungate di lattice.
Nel film compare anche la modella somala Iman, divenuta moglie nel 1992 di David Bowie, il suo ruolo è quello di una serva amante "una donna magra e nera, abituata alle fatiche" scrive la Blixen.
Nel film compare anche la modella somala Iman, divenuta moglie nel 1992 di David Bowie, il suo ruolo è quello di una serva amante "una donna magra e nera, abituata alle fatiche" scrive la Blixen.
Più che i personaggi in questo film il vero protagonista è l'Africa da cartolina che ci viene presentata, solo un regista da Oscar la poteva cogliere oltre i tramonti rossastri, con una solida documentazione che insieme al libro omonimo comprende le Lettere dall'Africa e la biografia di Judith Thurman.
🏆 Il film - uscito in Usa a dicembre del 1985 - venne premiato nel 1986 con 7 premi Oscar fra cui migliore film, regia, sceneggiatura non originale, fotografia colonna sonora, e in Italia da due David di Donatello come migliore film straniero e miglior attrice straniera a Meryl Streep ( che aveva avuto un David nel 1985 per il film con DeNiro Innamorarsi).
( Sulla Blixen vedi anche l'articolo Karen Blixen a New York )
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La mia Africa
(Out of Africa)
USA - 1985
Regia: Sydney Pollack
Attori: Meryl Streep - Karen Dinesen, Robert Redford - Denys Finch Hatton, Klaus Maria Brandauer - Bror Blixen, Michael Kitchen - Berkeley Cole, Malick Bowens - Farah, Joseph Thiaka - Kamante, Stephen Kinyanjui - Kinanjui, Michael Gough - Lord Delamere, Suzanna Hamilton - Felicity, Rachel Kempson - Lady Belfield, Graham Crowden - Lord Belfield, Leslie Phillips - Sir Joseph, Shane Rimmer - Belknap, Mike Bugara - Juma, Job Seda - Kanuthia, Mohammed Umar - Ismail, Donal McCann - Dottore, Kenneth Mason - Banchiere, Annabel Maule - Lady Byrne, Benny Young - Ministro, Allaudin Qureshi - Rajiv, Iman - Mariammo, Abdulla Sunado - Esa, Amanda Parkin - Victoria, Muriel Gross - Lady Delamere
Soggetto: Karen Blixen - (romanzo e altri scritti), Judith Thurman - (biografia), Errol Trzebinski - (libro)
Sceneggiatura: Kurt Luedtke
Fotografia: David Watkin
Musiche: John Barry