L'ultimo film di Sergio Castellitto ci accompagna nella periferia romana raccontando di vite sfortunate ma determinate per conquistare il diritto alla felicità
Fortunata conduce una vita frenetica, ha una bambina di otto anni e un matrimonio fallito alle spalle. Fa la parrucchiera a domicilio, dalla periferia dove abita, attraversa la città, entrando nelle case benestanti e colorando i capelli delle clienti. Fortunata lotta quotidianamente con determinazione per raggiungere il proprio sogno: aprire un negozio di parrucchiera, sfidando il suo destino, nel tentativo di maturare e conquistare la propria indipendenza insieme al diritto alla felicità. Fortunata sa che per arrivare fino in fondo ai propri sogni bisogna essere fermi: ha pensato a tutto, è pronta a tutto, ma non ha considerato la variabile dell’amore, l’unica forza sovvertitrice capace di far perdere ogni certezza. Anche perché, forse per la prima volta, qualcuno la guarda per la donna che è e la ama veramente.
Fortunata (Jasmine Trinca) è una giovane ragazza di borgata con figlia problematica, in attesa di divorziare da un marito (Edoardo Pesce) che non ne vuole sapere. Fa la parrucchiera a domicilio, a nero, si veste con colori vivaci, e sogna di avere un bel negozio di parrucchiera tutto suo. Il suo amico tatuatore Chicano (Alessandro Borghi) ha un carattere instabile innamorato senza speranza con in casa una madre (Hanna Schygulla) malata di Alzheimer. A completare il gruppo uno psicologo Patrizio (Stefano Accorsi) a cui si rivolge Fortunata per occuparsi della bambina. Il problema giunge quando questo si innamora della madre promettendogli una vita diversa, ma i due dovranno fare i conti con le avversità di questa possibile nuova vita.
La sceneggiatura di Fortunata è scritta dalla moglie di Sergio Castellitto, Margareth Mazzantini scrittrice e sceneggiatrice, con i suoi libri una garanzia di attrazione verso un pubblico popolare. Contraddicendo il nome della protagonista, pare attratta da disgrazie, sventure e amori sbagliati, alla fragilità di sogni che forse non si avvereranno. Il regista cerca di allontanarsi da una forma melodrammatica, un genere, oggi scomparso, che andava negli anni '50 ispirandosi a Mamma Roma di Pasolini, e girando nel quartiere di Torpignattara.
I suoi personaggi seppure molto enfatici, riescono ad appassionare, con citazioni colte verso la tragedia greca di Antigone, sorta di premonizione di quello che accade, o l'angoscia della madre sulla bambina apparentemente perduta in un parco, ma lo stesso film anche se superficiale, è essenzialmente rivolto ad un pubblico ampio, una favola che cerca di entrare negli animi degli spettatori, con puntate di umorismo e stravaganze, come per dire che la realtà e ben diversa.
Fortunata non ricorda i suoi sogni, ma sono quei sogni che cambieranno la sua realtà. E naturalmente l’amore. L’amore è una forza rivoluzionaria, l’unica che trascina sempre lontano dagli obiettivi prestabiliti. Per amore, questa donna imperfetta, impulsiva, affamata, bisognosa, perderà tutte le sue certezze, cambierà ma approderà a un’altra idea di se stessa.
La protagonista Jasmine Trinca cerca di immedesimarsi nel personaggio facendo emergere una certa sfrontatezza senza pudore, espressi anche con rabbia e dolore, indossando minigonne e zeppe con i capelli arruffati, "una meravigliosa coatta", presentandosi come una lottatrice di periferia "spinta da un sogno romantico di riuscire a farcela da sola senza un uomo alle spalle" , con la bellezza usata come una sorta di armatura in difesa contro una realtà dura con lei.
Mentre l'altro protagonista centrale lo psicologo interpretato da Stefano Accorsi viene ritratto con frequenti perdite di controllo, e arrabbiature liberatorie, attratto da Jasmine in un vortice quasi impossibile fra due elementi diversi e contraddittori.
Fortunata è un eroina da romanzo popolare o tragedia classica come dice il regista : «Ci piaceva che ci fosse questo aspetto popolare. Perché il cinema va fatto per la gente, non per pochi eletti. Popolare è una parola bella: significa che hai intercettato le emozioni di tante persone. Le grandi storie che l’uomo conosce sono storie popolari».
«Quello per Fortunata è un premio al cinema italiano — afferma Castellitto —. Senza fare polemiche, perché oggi è il giorno della felicità: ma Fortunata ha avuto maggiori apprezzamenti dalla critica straniera che italiana, strani pregiudizi ci riguardano».
Premi
- Cannes 2017
Film in concorso al 70° Festival di Cannes 2017 nella sezione Un certain regard:
Jasmine Trinca ha ricevuto il premio come Miglior attrice.
- Taormina
In concorso alla 72ª edizione dei Nastri d'argento al Teatro antico di Taormina:
Nastro d'argento 2017 a Jasmine Trinca come migliore attrice protagonista.
- David di Donatello
In concorso alla 63ª edizione dei David di Donatello 2018:
Jasmine Trinca ha ricevuto un Premio David di Donatello 2018 come miglior attrice protagonista.
Fortunata - Trailer italiano
Fortunata
ITALIA - 2017
CAST
Regia: Sergio Castellitto
Attori: Jasmine Trinca - Fortunata, Stefano Accorsi - Patrizio, Alessandro Borghi - Chicano, Edoardo Pesce - Franco, Nicole Centanni - Barbara, Hanna Schygulla - Lotte
Soggetto: Margaret Mazzantini
Sceneggiatura: Margaret Mazzantini, Francesca Manieri , Sergio Castellitto
Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY
Data uscita: 20 maggio 2017
Durata: 103 min