Woman in Gold è una storia vera, poco nota, di una donna che cerca giustizia per un danno subito alla sua famiglia anni prima. Maria Altmann (Helen Mirren), sessant’anni dopo aver lasciato Vienna, durante la Seconda Guerra Mondiale, inizierà un viaggio per rientrare in possesso di beni sottratti ingiustamente dai nazisti, tra cui il famoso dipinto di Klimt Ritratto di Adele Bloch-Bauer. Insieme al giovane, avvocato Randy Schoenberg (Ryan Reynolds), Maria si imbarcherà in una tenace battaglia legale che la porterà dal cuore delle istituzioni austriache fino alla Corte Suprema Americana, costringendola ad scontrarsi con il passato e molte difficoltà.
Woman in Gold diretto da Simon Curtis, inizia in uno studio di un pittore, l'artista chiede a una donna in posa di spostarsi un po’ a sinistra, notando una certa inquietudine. Lei dice di essere preoccupata per il futuro. L'artista è l'austriaco Gustav Klimt e il soggetto si chiama Adele Bloch-Bauer (Antje Traue), il dipinto verrà chiamato The Woman in Gold e sarà considerato la Monna Lisa d'Austria, diventando oggetto di una delle più profonde battaglie per il possesso nella storia dell'arte moderna.
Il regista di questa storia reale ne fa un film sentimentale, ma affascinante e con un ottima Helen Mirren che regge tutto il film. Maria Altmann nacque a Vienna nel 1916, nove anni dopo che il pittore Gustav Klimt ebbe completato il capolavoro raffigurante la sorella di sua madre, Adele. Le sorelle Bauer avevano sposato due fratelli, Ferdinand e Gustav Bloch.
La famiglia Bloch-Bauer viveva in uno degli appartamenti più grandi e lussuosi di Vienna, in una delle strade più signorili della città. Figure importanti della società, soprattutto per la comunità ebraica, Adele e il marito Ferdinand erano considerati veri e propri difensori delle arti. Adele stessa teneva un importante salotto viennese che ospitava figure di rilievo, tra cui anche il compositore Gustav Mahler, lo scrittore Arthur Schnitzler e Gustav Klimt.
La famiglia Bloch-Bauer viveva in uno degli appartamenti più grandi e lussuosi di Vienna, in una delle strade più signorili della città. Figure importanti della società, soprattutto per la comunità ebraica, Adele e il marito Ferdinand erano considerati veri e propri difensori delle arti. Adele stessa teneva un importante salotto viennese che ospitava figure di rilievo, tra cui anche il compositore Gustav Mahler, lo scrittore Arthur Schnitzler e Gustav Klimt.
Figura rappresentativa dell’art nouveau viennese, Klimt era noto per le sue opere cariche di erotismo, e Adele Bloch-Bauer era uno dei soggetti preferiti. Nel famoso dipinto, Adele venne raffigurata come una regina egiziana, adornata d’oro e di gioielli. Sei settimane più tardi, il 13 marzo 1938, la Germania di Hitler annetteva l’Austria al Terzo Reich. Ciò fu accolto a braccia aperte dagli austriaci, che come vedremo nel film, erano soliti gettare fiori per accompagnare la marcia nazista lungo le strade della capitale austriaca. Ma l’età d’oro della comunità ebraica austriaca fu crudelmente interrotta dai nazisti fra saccheggi e residenze ridotte in macerie.
La stessa sorte toccò anche ai Bloch-Bauer. Dopo l’arresto di Fritz marito di Maria e una breve detenzione a Dachau, i due decisero di lasciare l’Austria e si trasferirono in Inghilterra, prima di approdare in America. Nel frattempo in Austria il palazzo della famiglia Bloch-Bauer venne saccheggiato dai nazisti insieme al quadro della Dama in oro, il Ritratto di Adele e ad altre opere di Klimt.
Alla morte di Ferdinand il testamento lasciava tutti gli averi a Maria e la famiglia, ma il governo austriaco cercò di convincere gli eredi a rinunciare ai Klimt.
Nel 1998 Maria scoprirà alcuni documenti che indicheranno una pretesa sui dipinti di Klimt, quadri che nel frattempo stavano appesi nel Palazzo del Belvedere di Vienna dalla Seconda Guerra Mondiale - tra cui The Woman in Gold, che l'Austria considerava un tesoro nazionale, ma per Maria era una questione personale: lei amava quel ritratto perché raffigurava sua zia Adele, una specie di seconda madre quando era stata bambina.
Maria ingaggerà Randy per intentare una causa contro il governo austriaco allo scopo di rientrare in possesso dei dipinti, poiché Randy è un amico di famiglia. Egli non da valore al caso, finché scoprirà che il dipinto potrebbe valere oltre 100 milioni di dollari, non conoscendo il quadro specifico è divertente vederlo all'opera utilizzando il motore di ricerca Alta Vista per farsene un idea (siamo negli anni '90). Ma un dipinto così importante non sarà facile riaverlo indietro, occorreranno anni di sentenze prima di arrivare al 2006, quella definitiva a favore della donna.
Su Helen Mirren vedi anche il film L'ultima parola
Su Helen Mirren vedi anche il film L'ultima parola
Il film si affida molto sui battibecchi vari fra udienze e procedimenti, ma con un po' di dialogo rassicurante. Soprattutto nelle scene in cui Maria e Randy costruiscono una duratura amicizia familiare. Come Monuments Men ci ricorda, e anche questo film, il furto di migliaia di opere d'arte importanti della cultura mondiale appare ingiustificato e scandaloso.
La storia del film conquista per le sue implicazioni storiche, e per la contrapposizione tra il nuovo mondo, rappresentato da Los Angeles, e il vecchio mondo, quello di Vienna, un viaggio emotivo per tante persone che cercano una guarigione spirituale in seguito a una terribile perdita. Il film parla anche dell’importanza della famiglia, degli oggetti che ci circondando, e della connessione emotiva tra noi e il passato. Una storia importante ed emotivamente ben raccontata.
Woman in Gold trailer italiano
Woman in Gold trailer italiano
Woman in Gold
USA, GRAN BRETAGNA - 2015
Regia: Simon Curtis
Attori: Helen Mirren - Maria Altmann, Ryan Reynolds - Randol Schoenberg, Daniel Brühl - Hubertus Czernin, Katie Holmes - Pam Schoenberg, Tatiana Maslany - Maria Altmann giovane, Max Irons - Fritz, Charles Dance - Sherman, Antje Traue - Adele Bloch-Bauer, Elizabeth McGovern - Richterin Florence Cooper, Jonathan Pryce - Giudice Richter Rehnquist, Frances Fisher - Barbara Schoenberg, Moritz Bleibtreu - Klimt, Tom Schilling - Heinrich, Henry Goodman - Ferdinand.
Soggetto: Maria Altmann - E. Randol Schoenberg (dalle sue memorie)
Sceneggiatura: Alexi Kaye Campbell
Fotografia: Ross Emery
Musiche: Martin Phipps, Hans Zimmer
Distribuzione: EAGLE PICTURES
Data uscita: 15 ottobre 2015