Il terrore corre sui social network nell'originale film horror di Simon Verhoeven
Laura è una giovane studentessa che passa gran parte del suo tempo sui social network, fra computer e smartphone, condivide molte amicizie. Un giorno però una richiesta d'amicizia da parte di Marina, una strana ragazza dark, cambierà la sua spensierata esistenza.
Laura è una giovane studentessa che passa gran parte del suo tempo sui social network, fra computer e smartphone, condivide molte amicizie. Un giorno però una richiesta d'amicizia da parte di Marina, una strana ragazza dark, cambierà la sua spensierata esistenza.
Il regista Simon Verhoeven, è alla sua prima prova in Friend Request un film horror che esplora i confini dei nuovi media e i suoi utenti, come già fece nel 2014 Unfriended di Leo Gabriadze, un innovativo found footage sul confronto inquietante fra male e soprannaturale su internet.
Verhoeven in questo Friend Request, rispecchia l'assuefazione della vita on-line con la vita reale, dove al centro ci sono personaggi con un profondo bisogno di amore e capaci di avviare amicizie virtuali con estranei senza contare poi ripensamenti.
Un interruzione improvvisa di amicizia però può essere tragica, trasformandosi in molestie virtuali demoniache da parte della persona rifiutata.
Un interruzione improvvisa di amicizia però può essere tragica, trasformandosi in molestie virtuali demoniache da parte della persona rifiutata.
La studentessa Laura (Alycia Debnam-Carey, The 100 ) è popolare fra i suoi coetanei, conduce una vita felice fra il college, le amiche e un fidanzato. Un giorno al college incontrerà una strana ragazza Marina (Liesl Ahlers) che porta sempre un cappuccio e se ne sta sempre isolata perché nessuno la vuole come amica.
Laura la troverà poi sul suo social network preferito e per compassione, senza leggere bene il profilo, gli darà l'amicizia.
Da notare che molti commentatori citano Facebook come il social su cui accadono gli avvenimenti del film, ma in realtà, se si guarda bene, non si fa alcun accenno al famoso social se non per una grafica e alcune schede apparentemente somiglianti.
Laura la troverà poi sul suo social network preferito e per compassione, senza leggere bene il profilo, gli darà l'amicizia.
Da notare che molti commentatori citano Facebook come il social su cui accadono gli avvenimenti del film, ma in realtà, se si guarda bene, non si fa alcun accenno al famoso social se non per una grafica e alcune schede apparentemente somiglianti.
Laura parlerà alle sue amiche della nuova amicizia e loro la metteranno in guardia anche perché nella sua pagina vi sono alcuni disegni e video inquietanti, così deciderà di togliere l'amicizia e il contatore di Marina si azzererà.
La povera ragazza per questo rifiuto si suiciderà riprendendo tutto con una webcam e mettendolo in rete. Mentre Laura e gli amici cercano di riprendersi dallo shock, il profilo della defunta Marina sviluppa una strana vita propria, e come una sorta di virus infetta quello di Laura postando automaticamente nella sua pagina agghiaccianti video di altri decessi.
Gradualmente spariranno i contatti virtuali di Laura che da 800 scenderanno a poche decine, mentre incominceranno a salire le morti di chi entrerà in contatto con lei.
Il regista gestisce un ottimo prodotto con atmosfere inquietanti, diffondendo terrore ad un ritmo serrato come un tempo aveva fatto il giapponese Hideo Nakata nel film The Ring, fra video e animazioni computerizzate che si insinuano nella mente di chi le guarda, e talvolta fanno sobbalzare con un susseguirsi di sequenze colme di apprensione e mistero.
E anche se si può sospettare qualcosa, quando i ragazzi incominciano a indagare sulla misteriosa scomparsa di Marina svelando un oscuro passato, si continua a proseguire la visione insieme ai protagonisti per scoprire la verità.
Fra strani riti esoterici e magia nera Verhoeven aggiorna il mito dello Specchio nero (Black Mirror) evocatore del male, con i nostri schermi neri di computer e telefoni che riflettono la nostra immagine, contribuendo a suscitare una certa apprensione sugli oggetti che adoperiamo tutti i giorni, insieme a manifestazioni di dipendenza virtuale e toccando tematiche drammatiche come la solitudine e l’emarginazione.
Friend Request è una produzione tedesca girato in inglese ai fini della commercializzazione e con location in Sud Africa, ma non ha nulla da invidiare alle tante produzioni americane, anzi si eleva su queste fornendo un prodotto originale, non senza difetti, per certi versi facendo ricordare il film sud coreano The Phone (2002) dove oggetti comuni possono diventare mortali, e se poi si vuole fare un riferimento aggiornato a The Ring oggi probabilmente Samantha non uscirebbe da un video ma direttamente dagli schermi neri di smartphone e computer.
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Friend Request - La morte ha il tuo profilo
(Friend Request)GERMANIA - 2016
Regia: Simon Verhoeven
Attori: Alycia Debnam-Carey - Laura, William Moseley - Tyler, Connor Paolo - Kobe, Brit Morgan - Olivia, Sean Marquette - Gustav, Brooke Markham - Isabel, Liesl Ahlers - Marina, Shashawnee Hall - Detective Cameron, Susan Danford - Caroline, Nicholas Pauling - Agente Dempsey, David Butler (V) - Dott. Markham, Dorothy Ann Gould - Elizabeth Palmer, Kimberleigh Stark - Dean Richards
Sceneggiatura: Matthew Ballen, Philip Koch, Simon Verhoeven
Fotografia: Jo Heim
Musiche: Gary Go
Montaggio: Tom Seil, Felix Schmerbeck, Denis Bachter
Scenografia: Tommy Stark, Sylvain Gingras
Arredamento: Melinda Launspach, Axel Hoebel
Costumi: Reza Levy, Wolfgang Ender
Effetti: Kevin Bitters, Frank Kaminski, Roland Langschwert, The Horror Workshop, ScanlineVFX
Distribuzione
ADLER ENTERTAINMENT
Data uscita 9 giugno 2016
