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sabato 14 luglio 2018

Hereditary – Le radici del male. Horror atipico con demone spietato

Recensione: Hereditary 

Hereditary: trama e possibile spiegazione di un horror che vede una famiglia coinvolta da un demone evocato dalla nonna


Toni Collette e Gabriel Byrne interpretano dei genitori lasciati alle prese con un'eredità terrificante in seguito alla morte della matriarca della famiglia. Quando l'anziana Ellen muore i suoi familiari cominceranno lentamente a scoprire una serie di segreti oscuri sul passato della loro famiglia obbligandoli ad affrontare un tragico destino.


hereditary-2018
Milly Shapiro / Hereditary (A24)



Hereditary è un film che definirlo horror appare riduttivo. Il regista Ari Aster dopo aver girato dei corti è qui al suo primo lungometraggio, dove sotto certi aspetti, visto la buona accoglienza all'estero, cerca di compiacere più la critica che il pubblico con un film gelido e disturbante, basato su una famiglia alle prese con drammatici problemi "Questo è un film  sulla  nostra  discendenza  e  sull'impossibilità  di  scegliere  la  nostra  famiglia o  quello  che  c'è  nel  nostro  sangue", spiega Aster. "Racconta l'orrore  dell'essere  nato in un contesto  sul  quale  non  si  ha il controllo".

L'elemento horror in questo film entra lentamente, (data la durata di quasi due ore, più avanti una possibile spiegazione) lo svolgimento prende il suo tempo, piccoli indizi si presentano: una collana con uno strano simbolo, un libro sullo spiritismo e un enigmatico messaggio che Ellen trova tra le cose della madre morta da poco e che forse non riposa in pace.



  • Trama 

Il film è stato girato nello Utah, ed è ambientato intorno all'imponente casa della famiglia Graham, una sorta di santuario di legno con una  una vetrata simile a una cattedrale immersa nella fitta foresta. Di fronte vi è una casa sull'albero sopraelevata nella quale si ritira l'inquietante figlia minore Charlie (Milly Shapiro).

All'interno della casa principale vediamo un mondo di meraviglie fatto di diorami, ricostruzioni in miniatura minuziosamente dettagliate con stanze in vari stadi, curati dalla madre di Charlie, Annie (Collette), un'artista che si prepara per una mostra. Questi modelli, così come la casa sull'albero, avranno un significato inquietante nel corso della storia.

Apparentemente Annie non pare molto colpita dal lutto, riconoscendo che la madre era una donna difficile, molto riservata. Quando torna a casa con il marito Steve (Byrne) il figlio maggiore Peter (Alex Wolff) e la tredicenne Charlie cui gli piace fare degli schizzi su un blocco, solo la ragazza sembra disturbata dalla morte della nonna.

Ne sapremo di più su Annie quando di nascosto dal marito frequenta un gruppo di sostegno sul dolore raccontando alcuni dettagli sul suicidio del padre depresso e il suo schizofrenico fratello maggiore, accusando la madre di "mettere le persone dentro di sé". Annie rivela di essere stata lontana dalla madre per molti anni, ma poi si era trasferita con loro verso la fine quando era affetta da demenza.

Nel frattempo il marito riceve una telefonata dove viene avvisato che la tomba di Ellen è stata profanata. Vediamo l'inquietante Charlie che mangia dolciumi - è allergica fatalmente alle noci - tranciare la testa di un uccellino che si è schiantato contro una finestra.
E poi incomincia a fare con la lingua degli schiocchi, sembrando impassibile quando vede il fantasma della nonna seduta tra le fiamme in un prato vicino alla casa. 

Tutto questo  potrebbe sembrare la base di una famiglia in preda a un pericolo soprannaturale da parte di alcuni defunti. È evidente intorno alla ragazza che la nonna o il suo spirito ha qualcosa di preoccupante in serbo per Charlie. 

Si delinea un seguito psicologico fra tragedia, crudeltà e violenza, in cui lo scopo principale è quello di sconvolgere veramente lo spettatore. Assisteremo a decapitazioni, sedute spiritiche, una in piedi (credo sia la prima volta che succede al cinema), luccichii, fantasmi e demoni in un crescendo fino al finale suggestivo e allucinatorio.

Proprio negli ultimi minuti finali sapremo che ad essere coinvolto è la misteriosa figura occulta del demone Paimon, evocato dalla nonna e la sua amica all'interno di in una setta che ricorda il terrore di Rosemary's Baby.

Siccome per certi versi l'andamento della storia può apparire complesso, come si diceva all'inizio, Hereditary non è un semplice e classico horror paranormale, ma all'interno vi è un nucleo più sofisticato che riguarda la famiglia e la loro ereditarietà del titolo. Una tragedia familiare, un film sul dolore e il trauma e su come questo può essere totalmente corrosivo per un'unità familiare.





  • Attenzione spoiler Hereditary


Da ora in avanti ci sarà uno spoiler su una possibile spiegazione del finale. 

Vedendo Hereditary si ha un'esperienza horror come nessun altro film del genere. È viscerale, disturbante e conflittuale; non ci sono salti di paura ma gli ultimi 20 minuti sono una follia allucinante senza fine. A qualcuno potrà piacere ad altri meno. 

Riassumiamo cosa succede alla fine del film prima di arrivare al significato più profondo. Tutto inizia quando Annie (Collette) capisce che la sua amica Joan (Ann Dowd), incontrata nel gruppo di sostegno, faceva parte di una congrega di adoratori di un demone insieme alla vecchia madre Ellen. 
Annie troverà il cadavere senza testa di sua madre nella soffitta che la farà impazzire. Affronterà suo marito, Steve (Byrne), con l'idea che bruciando il taccuino della figlia tutto si risolva ma invece il corpo di Steve va in autocombustione. 

Annie subisce una trasformazione, posseduta, il suo corpo inizia a fluttuare fisicamente.
Si presenta nella camera di suo figlio Peter, poi lo insegue in soffitta, dove decapita se stessa con un filo di ferro. Nell' attico ci sono degli spettri nudi, che sorridono stranamente a Peter.
Terrorizzato, Peter salta fuori dalla finestra, e quando si trova a terra, vede il corpo senza testa di sua madre fluttuare e entrare nella casa sull'albero.
Lui la segue, e dentro trova Joan e il resto della congrega in una sorta di trance, invocando un demone chiamato Paimon mentre si inchinano davanti a un altare che contiene una testa mozzata con una corona. Anche i corpi senza testa di Ellen e Annie sono inginocchiati davanti all'altare.


  • Il demone Paimon

Questo finale allucinante va decifrato riuscendo a capire chi è Paimon e quale posto occupa in demonologia.
Re Paimon appare  per la prima volta in uno dei più noti libri di demonologia La Piccola Chiave di Salomone scritto nel Seicento da anonimi, dove è chiamato come un grande re, uno dei devoti più obbedienti di Lucifero e un maestro di arte e scienza.





Nella maggior parte delle tradizioni è noto per aver cavalcato un cammello, avere una faccia effeminata e per seguire una processione di demoni che suonano strumenti come cembali e trombe. Il libro afferma anche che Paimon è il governatore di 200 legioni di spiriti, la maggior parte di loro angeli, e che per chiamarlo, "devi fargli qualche offerta". Inoltre, Paimon ha molti poteri, tra cui far apparire gli spiriti. Molti di questi poteri sono evidenti in Hereditary, specialmente dopo che Annie ha compiuto una seduta spiritica per comunicare con la defunta Charlie. 

Annie non è mai stata vicina a sua madre finché Charlie non è nata, e Ellen ha avuto un ruolo importante nell'educazione di Charlie. Charlie doveva essere un ragazzo, in seguito evidenziato quando vediamo un tappetino di benvenuto che Ellen ha creato con il nome "Charles" ricamato sopra. Sembra che la vecchia Ellen abbia sempre avuto intenzione di usare uno dei figli di Annie per evocare Paimon, anche se lei - e probabilmente lo stesso Paimon – preferivano un maschio. Probabilmente questi piani di Paimon erano in progetto da anni, e la collana che sia Ellen che Annie portano per tutto il film è il simbolo del demone.

Possiamo supporre che ad un certo punto dell'infanzia di Charlie, Paimon sia stato invitato ad entrare nel suo corpo da sua nonna. Ecco perché è così strana; perché lei fa strani versi con la lingua, perché decapita gli uccelli. La sua morte sembra essere la macchinazione di Paimon stesso o della congrega che lo desidera, poiché viene decapitata come le altre donne della sua famiglia. Lo scrittore/regista  Ari Aster ha confermato che la morte di Charlie è stata, in effetti, "progettata dalla setta". Dopo che se ne sarà andata, Paimon si rivolge a Peter, pronto per l'ospite maschio che ha sempre cercato.

È chiaro fin dall'inizio che la famiglia di Annie è in qualche modo maledetta, e ovviamente il titolo stesso del film è una descrizione del male che possiamo ereditare dai nostri antenati, geneticamente o spiritualmente.
Nel sotto testo il vero tormento che li affligge è la malattia mentale. A sua madre fu diagnosticata la DID (disturbo dissociativo dell'identità) e suo fratello era un paranoico schizofrenico che alla fine si tolse la vita. Questi disordini si manifesteranno anche nella prossima generazione; dopo la morte di Charlie, Annie avrà episodi durante la notte che sembrano sintomi iniziali di un disturbo bipolare, cercando poi una salvezza eterna.


Il film è stato presentato al Sundace Film Festival a gennaio 2018, acclamato dalla critica è uscito negli USA a giugno e poi nel resto del mondo. Costato 10 milioni di dollari ne ha incassati al momento oltre 60.


Hereditary - Le radici del male  trailer italiano





Hereditary - Le radici del male 
(Hereditary)
USA - 2018
Regia: Ari Aster
Attori: Toni Collette,Gabriel Byrne,Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd,  Mallory Bechtel
Distribuzione
LUCKY RED
Data uscita: 25 luglio 2018
🔴 Vietato ai minori 14 anni






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