Naomi Watts, una casa isolata e un ragazzo inquietante
Shut In incomincia dopo la morte del marito di Mary (Naomi Watts)
psicologa infantile, in un incidente. La donna si ritroverà sei mesi dopo sola
in una casa isolata nel New England con il figlio Stephen (Charlie Heaton) in
stato vegetativo. Mary cerca di conciliare lavoro e cura intorno al figlio.
Quando uno dei suoi pazienti, un bambino sordomuto di nome Thomas (Jacob
Tremblay), scompare, la donna inizia a scoprire un sinistro complotto pieno di
pericoli, trovandosi ad affrontare minacce esterne e interne.
Shut In è sostanzialmente un thriller psicologico che si svolge in un
unico ambiente, ovvero un abitazione isolata fra la neve. Si avvale per gran
parte dell'interpretazione di Naomi Watts, Charlie Heaton e il piccolo Jacob
Tremblay, che abbiano già visto in
Room e Wonder.
La protagonista Mary è una psicologa che ha uno studio accanto alla casa. Dopo
un incidente stradale che risulterà mortale per il marito, e drammatico per il
figlio rimasto paralizzato, si prenderà cura di lui, ma avrà delle strane
allucinazioni e tentazioni di morte per liberarsi del figlio catatonico.
Si ritrova a fare sedute via Skype con un altro psichiatra (Oliver Platt )
nella speranza che questo possa liberarla dalle sue angoscianti visioni, fra
l'altro, sente degli strani rumori la notte dentro la casa, e talvolta un
procione terrorizzato scappa fuori.
Un giorno il bimbo che ha in cura scompare e lei si ritiene responsabile. Il padre di un altro paziente cerca di flirtare con lei e forse tenta anche di tranquillizzarla. Tuttavia, nei giorni seguenti Mary incomincia a trovare le prove che qualcuno gira per casa, ma non è in grado di distinguere bene fra la realtà e suoi incubi.
Il senso di colpa
Il regista Farren Blackburn mette in luce l’adolescente difficile Stephen come
una sorta di elemento problematico ricco di rabbia verso i genitori. Poi
vediamo Mary che cerca di comporre i pezzi della sua vita, lottando con l'idea
di mettere il figliastro in una diversa assistenza, così come un senso di
colpa materno l’affligge trattando con i pazienti e le loro esigenze nel corso
di un periodo psicologico non adeguato, cercando nella figura del piccolo
Thomas il figlio ormai perduto.
Naomi Watts è profonda nella parte di una donna completamente consumata dal
prendersi cura di una persona, escludendo ogni relazione con il mondo esterno.
Chiusa emotivamente nella difficoltà di prendersi cura di suo figlio, lottando
con questa situazione, per questo inizia ad avere questi incubi e a vedere
cose strane nella sua mente.
L'ambiente claustrofobico
Come in Man in the Dark l’ambiente claustrofobico della casa è rilevante, insieme ai luoghi
comuni del thriller, con cantine buie, scricchiolii, cunicoli, una tormenta in
arrivo e porte che si chiudono da sole. Ma l’elemento soprannaturale non è
presente, e già a metà film si intuisce che quel ragazzo in carrozzina con lo
sguardo nel vuoto, sa molto di più di quanto ci si aspetti.
Il medico via computer a Mary gli fa una diagnosi di parasonnia suggerendo che i problemi sono dovuti allo stress, e solo alla fine,
attraverso la webcam della donna lasciata accesa, si accorge che il pericolo
invece è reale.
In quanto a suspense questa è molto lenta, poiché per la maggior parte del film non accade nulla di rilevante, a parte il finale crescente fra vittima e carnefice armato di martello che inchioda le porte della casa recitando una ninna nanna che gli cantava la madre "dormi dormi mio bel bambino".
Nell'insieme un moderato dramma familiare che sfocia in un film di genere con una visione minimalista e un estetica europea girato in Canada.
Shut In
USA, CANADA, FRANCIA - 2016
Regia: Farren Blackburn
Attori: Naomi Watts - Mary Portman, Oliver Platt - Dott. Wilson, Charlie Heaton - Stephen, Jacob Tremblay - Tom, David Cubitt - Doug, Crystal Balint - Grace, Clémentine Poidatz - Lucy, Tim Post - Sceriffo, Ellen David - Joan, Alex Braunstein - Aaron
Distribuzione
Notorius Pictures (2017)
Data uscita 7 dicembre 2016