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venerdì 12 febbraio 2016

L'ultima parola: La vera storia di Dalton Trumbo di J. Roach

La Hollywood anni 40-50  fra la paura del pericolo rosso


La vera storia di uno dei più pagati sceneggiatori di Hollywood


Il regista Jay Roach ci racconta la vera storia di Dalton Trumbo che negli anni '40 è uno degli sceneggiatori più importanti e pagati della sua epoca scrivendo film di successo per Hollywood. Ma per le sue idee di sinistra verrà arrestato, dopo essersi rifiutato di rispondere alle domande da parte della Commissione per le attività antiamericane che all'epoca bandiva i comunisti. La carriera dell’acclamato sceneggiatore subirà un interruzione e nel 1947 insieme con altri artisti di Hollywood verrà inserito nelle liste nere degli elementi sospetti allontanandolo dalla possibilità di continuare il suo lavoro.

Bryan Cranston- Dalton Trumbo 2015



Dalton Trumbo di J. Roach dispone delle buone capacità mimiche di Bryan Cranston nei panni di un personaggio che voleva solo fare il suo lavoro e creare buone storie. Sostenitore per i diritti dei lavoratori divenne un membro del partito comunista nel 1943. Accusato per le sue simpatie politiche, durante i suoi anni nella lista nera, non poteva firmare e lavorare con il suo vero nome ma continuò a scrivere altri film con pseudonimi. Vinse due Oscar fra cui la migliore sceneggiatura per Vacanze romane (1953) ma non poteva essere accreditato e ricevere i premi. Negli anni '60 la lista nera e il maccartismo si indebolì e con gli scritti di Exodus e Spartacus riuscì ad uscire dalla condanna di Hollywood e le sue realizzazioni precedenti gli vennero accreditate.

Su questo argomento nel 1976 Martin Ritt girò con Woody Allen Il prestanome (The Front) che presentava in modo ironico questa tragica visione dell'industria di Hollywood nei giorni drammatici del maccartismo, quando molti attori vennero sospettati di attività sovversive perdendo il loro lavoro nel mondo dello spettacolo. La sceneggiatura di questo film fu scritta da Walter Bernstein, egli stesso vittima della lista nera di Hollywood, così come lo furono il regista Ritt e i membri del cast.

In questo film biografico di Jay Roach per la maggior parte del tempo vediamo Dalton che per guadagnarsi da vivere dopo le accuse, lavora a pieno ritmo su scritti di film B-movie cercando di mantenere la sua famiglia. Fra bicchieri di scotch, vasche da bagno, sigarette con bocchino e macchina da scrivere, questa frenetica attività porterà il protagonista a una trasformazione da uomo di famiglia felice a personaggio indebitato con delle difficoltà da gestire.

Bryan Cranston- Diane Lane- Dalton Trumbo 2015

La moglie Cleo (Diane Lane) e la figlia Niki (Elle Fanning) svolgeranno un ruolo rilevante nell'aiutare lo scrittore, nel corso degli anni, ad uscire dalla sua situazione angosciante e dalla prigione da cui scriverà lettere confortanti alla moglie. Dopo quasi un anno di detenzione, alla sua uscita per i successivi tredici anni, tutte le major di Hollywood si rifiuteranno di farlo lavorare con il suo vero nome per paura d’essere coinvolte nelle sue idee politiche, viste come estremiste. Costretto a vendere la casa, allontanato da amici, colleghi e vicini, egli faticherà a mantenere la sua famiglia ma nonostante i problemi non smetterà mai di combattere per quello in cui crede.


Helen Mirren- Bryan Cranston- Dalton Trumbo 2015

La perfida Hedda Hopper (Helen Mirren) attrice e giornalista di gossip, iscritta alla Commissione causerà la maggior parte delle spaccature nella vita dell'autore, assumendo il ruolo di nemesi del personaggio per tutto il film. La Mirren fra cappellini e abiti sgargianti si comporta come una sorta di regina cattiva disneyana ricattando produttori per far licenziare gli agitatori comunisti, attori e scrittori, dagli studios "contro questa nuova terribile minaccia".

Momenti ironici si vedono quando lo sceneggiatore arruolerà la famiglia nel gestire le telefonate e spedire i manoscritti con pseudonimi diversi, lavorando insieme ai suoi colleghi per un produttore di film a basso costo dove non conta la qualità ma la quantità. 

Altri attori interpretano personaggi reali. Michael Stuhlbarg ha un ruolo convincente nella parte di Edward G. Robinson che finanzierà parte della difesa ma poi sarà costretto ad accusarlo e David James Elliott in John Wayne un compito non da poco, contrario alle idee di Trumbo con il quale arriveranno quasi a uno scontro: il finto eroe e il piccolo scribacchino che la guerra l'aveva combattuta realmente. Così come Dean O'Gorman in un giovane Kirk Douglas che chiederà a Trumbo di riscrivere la sceneggiatura di Spartacus, e poi l'incontro con il regista Otto Preminger (Christian Berkel) sullo script di Exodus  riabilitando il suo nome e il suo lavoro e concludendo nel 1960 le tribolazioni politiche.

Il film ritrae un particolare momento storico in cui negli USA - come spiega l'introduzione - a causa della Grande Depressione migliaia di americani si unirono al partito comunista americano, poi in seguito la Guerra Fredda getterà una luce di sospetto su questi comunisti americani. In questo caso ne fecero le spese gli addetti dell'industria del cinema e il film abilmente ci mostra il dietro le quinte di un mondo che appariva luminoso per lo spettatore sullo schermo ma che dietro copriva molti malesseri e paure. Nella raffigurazione vediamo attori noti amici e nemici (anche in veri spezzoni dell'inchiesta) i quali per paura di non trovare lavoro preferivano confessare i propri timori davanti ai loro giudici.

Fra le sceneggiature più note di Trumbo si ricordano oltre a Vacanze romane, Exodus, Spartacus anche E Johnny prese il fucile (1971) dal suo omonimo romanzo antimilitarista, poi Papillon con Dustin Hoffman (1973) e Always (1989).

Figure come J. Edgar Hoover, Joseph McCarthy vengono raffigurati nel film come i prepotenti che erano in realtà, evidenziando poi dalle parole dello stesso scrittore, in un intervista alla tv, che una tale caccia alle streghe era sbagliata e inconcludente. Non perdetevi l'intervista al vero Trumbo nei titoli di coda finali.


La sceneggiatura del film è stata scritta da John McNamara (Aquarius), tratta dal libro di Bruce Cook. Come regia, Jay Roach (Ti presento i miei) fa un ottimo lavoro, permettendo ai suoi interpreti nella loro coralità di alto livello un certo spessore. Bryan Cranston per la sua interpretazione è stato nominato come miglior attore per gli Oscar 2016.

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L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo
(Trumbo)
USA - 2015

Regia: Jay Roach
Attori: Bryan Cranston - Dalton Trumbo, Diane Lane - Cleo Trumbo, Helen Mirren - Hedda Hopper, John Goodman - Frank King, Elle Fanning - Niki Trumbo, Michael Stuhlbarg - Edward G. Robinson, Louis C.K. - Arlen Hird, Adewale Akinnuoye-Agbaje - Virgil Brooks, David James Elliott - John Wayne, Alan Tudyk - Ian Mclellan Hunter, Dan Bakkedahl - Roy Brewer, Roger Bart - Buddy Ross, Christian Berkel - Otto Preminger, Peter Mackenzie - Robert Kenny, Dean O'Gorman - Kirk Douglas, Richard Portnow - Louis B. Mayer, Stephen Root - Herman King, Garrett Hines - Andrew Hird, Rick Kelly - John F. Kennedy, Kate Kuen - Ethel, John Mark Skinner - Chris Trumbo, Carlye McIntosh - Gladys Robinson, Becca Nicole Preston - Mitzi Trumbo.
Soggetto: Bruce Cook -  dal libro omonimo
Sceneggiatura: John McNamara
Fotografia: Jim Denault
Musiche: Theodore Shapiro
Distribuzione
Eagle Pictures (2016)
Data uscita al cinema 11 febbraio 2016






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