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sabato 12 giugno 2021

Run (2020). Spiegazione e finale del film con Sarah Paulson madre iperprotettiva

Una ragazza bloccata a casa su una sedia a rotelle inizia a sospettare che la madre le stia nascondendo un oscuro segreto. Il film esplora il rapporto di fiducia tra una madre e la figlia. Ovviamente, come nella natura dei thriller psicologici, il finale non è semplice.

run film 2020



Già dal titolo stesso Run fornisce una indicazione abbastanza chiara di cosa aspettarsi dal film: "non puoi sfuggire all'amore di una madre". 

Sarah Paulson potrebbe essere la migliore madre del mondo o la peggiore nel thriller psicologico Run. L'attrice è diventata un icona del genere horror/thriller grazie alla serie tv American Horror Story, e l'altra serie Ratched dove interpretava una perfida infermiera di un manicomio. 

In Run all'inizio vediamo la futura mamma Diane Sherman, che partorisce l'unica figlia prematuramente, poi le viene tolta e collegata alle macchine nella speranza che possa sopravvivere.

17 anni dopo, la vediamo con Chloe (Kiera Allen), una ragazza che ha una serie di malattie tra cui diabete, asma e paralisi della parte inferiore del corpo, iniziando a chiedersi se la sua vita potrebbe essere andata in un modo molto diverso. 

Chloe, è molto intelligente, esperta in tecnologia e ingegneria, e attende una lettera di accettazione dall'Università di Washington. Diane è apparentemente ansiosa di vedere Chloe uscire di casa per iniziare il college, ma stranamente intercetta sempre la posta della ragazza prima di lei. Fino ad ora aveva studiato a casa con buoni risultati. 

Vediamo l'adolescente disabile nel quotidiano a casa, usa una sedia a rotelle per muoversi, un ascensore, esegue un tipico regime di farmaci, unguenti, la misurazione della glicemia e altre cose varie. Gli viene proibita la navigazione su Internet, e la nostra gentile eroina conduce una vita intellettuale dedicata alla lettura di libri e all'ideazione di progetti di ingegneria su piccola scala nella sua stanza. 

Le caramelle al cioccolato la fanno felice, anche se non le è permesso dalla madre di eccedere. Mentre si mette di nascosto una manciata di queste prelibatezze in tasca, nota qualcosa di strano nella borsa della spesa: sono alcuni farmaci con il nome di Diane sull'etichetta, delle pillole verdi all'interno che gli sembrano terribilmente familiari.

A questo punto il regista Aneesh Chaganty aumenta la tensione. Con ogni ostacolo che sembra bloccare il suo cammino verso la verità, Chloe diventa sempre più sospettosa e spaventata da sua madre, che sembra aver diligentemente impedito il suo ficcanasare per la casa, anche rinchiudendola nella sua stanza. 

Diane in seguito darà queste pillole a Chloe come medicina quotidiana, affermando che è Trigoxin (nome immaginario) prescritta per la sua salute. Ma la ragazza, anche se la spiegazione data dalla madre non la convince, non si dà per vinta e mentre cerca il farmaco su internet la connessione viene bloccata. 

In una delle scene più tese del film esce di nascosto dal cinema con cui era andata con la madre, e va in farmacia a chiedere a cosa servono queste pillole verdi. Con una certa ritrosia gli viene detto che la pillola verde è un farmaco usato come rilassante muscolare per i cani e che potrebbe causare la paralisi delle gambe se ingerito dagli umani. Ma loro non hanno cani in casa. 

Nervosa ma molto determinata, Chloe tenta di sfuggire alle costrizioni della madre in modi insoliti considerando il suo handicap, mentre Diane minaccia sempre di apparire da un momento all'altro con la sua siringa sedativa. Colpi di scena e fughe a ritmo serrato mantengono alta la tensione, come la fuga dal tetto, anche quando i ritmi sembrano eccessivamente familiari. 

La ragazza troverà le lettere di ammissione al college, le foto di se stessa che cammina da bambina e i file dell'ospedale che indicano che la vera figlia di Diane è morta dopo la sua nascita. 

Chloe è in realtà una bambina che Diane ha rubato a un'altra coppia, tenuta isolata per tutti questi anni e che ha fatto ammalare di proposito per tenerla con lei.

Il mondo di Chloe crolla troppo bruscamente come risultato diretto di una scoperta casuale. 

È difficile credere che una ragazza così intelligente, passi così tanti anni senza scoprire il gioco sporco della madre. Piuttosto che tirare fuori l'abuso e l'orrore della vita sotto l'egemonia di una guardiana folle, gli scrittori rendono all'inizio la madre e la figlia migliori amiche il cui rapporto si frantuma al primo accenno di inganno. 

Le due protagoniste vivono in una piccola città dove tutti pensano che Diane sia una mamma speciale e ben voluta, quindi Chloe non si può fidare di nessuno per chiedere aiuto, e il pubblico non immagina fino a che punto Diane si spingerà per mantenere il controllo sulla figlia.

Ovviamente, l'ostacolo più grande è l'handicap di Chloe, che limita la sua mobilità e porta a una serie di sequenze uniche in cui il personaggio – e l'attrice che la interpreta – si muove con tenacia seppure con un uso limitato delle sue gambe.

"Chloe è la persona più capace che conosca", dice la madre Diane a un gruppo di compagni di scuola venuti a trovarla e l'attrice Kiera Allen - che è realmente disabile nella vita reale - lo conferma nel suo ruolo: Chloe vive un'esistenza isolata, tagliata fuori praticamente da tutti i social, ma è brillante e piena di risorse, come dimostra il progetto di robotica quasi operativo che sta realizzando nella sua cameretta al piano di sopra.

Per scendere usa un ascensore automatizzato, ma per molto altro Chloe potrebbe cavarsela da sola. È quasi indipendente, ed è qualcosa che a Diane non piace. Lo stesso vale per la speranza di entrare al college. 

Primo indizio dove il pubblico attento capisce che qualcosa non va è quando Diane intercetta periodicamente la posta che gli viene consegnata dal corriere. 


Run spiegazione e finale

Alla fine Chloe si rende conto che sua madre è completamente fuori di testa, (nella scena della doccia ci sono cenni di un precedente abuso sulla madre da parte, forse, dei genitori di lei che non vengono approfonditi), e teme che possa ucciderla, ma non sopporta nemmeno di vivere senza di lei. 

Tenta di avvelenarsi, costringendo Diane a portarla in ospedale. Dopo una rocambolesca resa dei conti in ospedale con il personale medico e la polizia, Diane cade da una rampa di scale.

Sette anni dopo vediamo Chloe entrare in una struttura correttiva, riprendendo molto lentamente l'uso delle gambe. Dice alla madre che ha una vita felice, un marito, dei figli e un lavoro. Ora però è Diane quella costretta a letto, immobile.

La svolta finale in Run arriva quando Chloe apre la bocca per rivelare le stesse pillole verdi destinate ai cani con cui sua madre la drogava. "Ti amo mamma, ora apri bene la bocca"  dice a Diane, rivelando che ora è Chloe a infliggere il trattamento che ha ricevuto per tanti anni. 


Che cosa è Trigoxin il farmaco citato nel film ?

Quando Chloe chiede a sua madre quale sia la pillola, Diane le dice che è Trigoxin un medicinale per il cuore che scopre poi essere una pillola rossa, non le pillole verdi che sua madre le ha dato. 

Il nome è immaginario ma potrebbe essere affine alla Digossina un vero principio attivo che ha un effetto simile al Trigoxin, in quanto è usato per migliorare la forza e l'efficienza del cuore e controllare la frequenza e il ritmo del battito cardiaco, il che porterebbe a una migliore circolazione sanguigna. Nel film, Trigoxin è anche un farmaco per il cuore, quindi i farmaci sono simili.



“Run” in pratica tratta della sindrome di Münchhausen, una condizione per cui un genitore o il tutore arrecano un danno al proprio figlio, attirando l'attenzione in modo che possano svolgere appagandosi psicologicamente il ruolo di badante. Nel caso di Diane, quello che lei vede come amore materno si basa su un elaborato inganno che dura da tempo. 

L'interpretazione della Paulson è notevole. Quello che sta facendo è malvagio, nonostante questo riesce a giustificarlo a se stessa, che è forse l'aspetto più inquietante.

Come "Misery" di Stephen King, (la farmacista a cui Chloe si rivolge si chiama Kathy Bates come omaggio all'attrice del film Misery non deve morire) il film trasforma la troppa attenzione verso qualcuno, in questo caso una figlia, in una cosa molto scomoda, suggerendo che essere iperprotettivi può essere sinonimo di abuso. 

Sul rapporto madre e figlio vedi anche il film   HOLE - L'abisso



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run locandina film



RUN trailer ufficiale


Run

USA 2020

regia: Aneesh Chaganty

Cast: Sarah Paulson, Kiera Allen, Pat Healy, Sara Sohn, Bradley Sawatzky, Erik Athavale, Sharon Bajer, Onalee Ames, David Swim, BJ Harrison, Joanne Rodriguez. 

durata 89 min

distribuzione Lucky Red

uscita al cinema 10 giugno 2021


GENERE: THRILLER



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