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lunedì 13 marzo 2017

La luce sugli oceani | Film 2016 | Fassbender, Vikander e una bambina contesa

Recensione: La luce sugli oceani

Dal romanzo di M.L. Stedman un guardiano del faro e una donna trovano una bambina sulla spiaggia


Tom (Michael Fassbender) è un uomo reduce dagli orrori della prima guerra mondiale, cerca la solitudine come guardiano del faro in un isola al largo delle coste australiane. Si innamorerà e sposerà una donna Isabel (Alicia Vikander) che però non riesce a dare alla luce un figlio vivo. Un giorno una barca si incaglia fra le coste dell'isola, dentro vi sono un uomo morto e una neonata ancora viva, per la coppia sarà l'inizio di una nuova vita. Ma se ce una figlia, da qualche parte una madre disperata non riesce a darsi pace in cerca della bambina.

luce-oceani-film


Il film drammatico La luce sugli oceani è diretto da Derek Cianfrance (Blue Valentine 2010) adattato per lo schermo dall'omonimo romanzo di M. L. Stedman. Senza dubbio un melodramma molto fedele al libro con la splendida fotografia dei tramonti e le distese azzurre dell'oceano, insieme alla buona alchimia dei due attori Fassbender e Vikander che si sono innamorati realmente sul set in Tasmania. La location del faro invece è in Nuova Zelanda a Cape Campbell.


Diversamente dalla maggior parte dei guardiani del faro che si succedono nelle coste incredibilmente remote dell’isola di Janus Rock, Tom Sherbourne si presenta solo. Di regola dovrebbero avere una compagna, ma Tom è un veterano della prima guerra mondiale appena tornato dall'Europa e non bada alla solitudine sul lavoro offerto.  Alcuni mesi dopo, invitato in città per un pranzo, vede una giovane donna Isabel e sarà subito amore fra uno scambio di sguardi significativo e prolungati.

«Portami con te a Janus» (Isabel)

«L'unica donna ammessa a Janus è la moglie del guardiano» (Tom)

«Allora sposami ! » (Isabel)

Si sposeranno e andranno a vivere nell'isola. La solitudine idilliaca che condividono potrebbe durare per sempre, ma un paio di aborti devastanti metteranno in crisi la loro felicità. Il mare è pieno di speranza per coloro che tengono un occhio disperato sulla riva, in attesa di un miracolo, e la disperazione si trasformerà in gioia quando verrà avvistata una barca solitaria alla deriva. Il grido di un neonato squarcerà il rumore delle onde sulla riva e dentro vi troveranno il cadavere di un uomo, oltre che una bambina avvolta in un fagotto. 

La bambina verrà chiamata Lucy. Ma c'è un problema: di regola il guardiano del faro dovrebbe annotare e segnalare ogni avvenimento, questa volta Tom vedendo la felicità negli occhi di sua moglie cercherà di soprassedere. Seppellirà il cadavere dell'uomo, si presume il padre, in un angolo dell'isola e faranno credere che la bimba sia nata da Isabel. 

Se la donna non bada molto al fatto che da qualche parte ci sia una madre in cerca della bambina,  Tom invece dentro di sé appare tormentato. Egli è un uomo onesto e per questo commetterà l'errore involontario di tenere un oggetto, un sonaglio d'argento, che apparteneva alla piccola trovato sulla barca.

Gli anni passano, la bambina cresce, insieme al senso di colpa che rode il cuore di Tom. Come il dio romano Giano dal nome dell'isola, Tom si ritrova a guardare in due direzioni distinte (anche se sempre con la stessa faccia serrata), un occhio sui peccati del suo passato e un altro sulla speranza di un suo futuro.  

Il suo compito è quello di aiutare le navi di passaggio da un oceano all'altro, ma quest' uomo lo vediamo profondamente tormentato, bloccato in una infelicità che non riesce ad avere una via, sarà  questione di tempo prima che una malsana idea provochi un disastro. 

Un Fassbender legnoso non riesce a dare l'intensità necessaria finché non si misura con se stesso nella seconda parte, ma Tom affonda solo mentre la storia intorno a lui si avvia frenetica, spostandosi in una lotta fra due madri dove Isabel è l’eroina che tiene saldamente alla figlia allevata. Con i suoi profondi occhi marroni la Vikander rende rilevante la sua disperazione e i suoi principi, sottolineando anche un possibile atto di egoismo.
L'antagonista Hannah (Rachel Weisz) che entra in scena a metà come madre naturale di Lucy, continua la sua serie di ruoli di supporto, fra la disperazione e la speranza di riavere la figlia  perduta, con i ricordi del defunto Frank, il marito tedesco, che la convince a perdonare.


«Ne hai passate davvero tante nella tua vita eppure sei sempre felice. Come fai ?» (Hannah)

«Basta perdonare una volta sola. Per provare rancore, invece, serve tutto il giorno, tutti i giorni. Devi sempre ricordare tutte le cose cattive. Troppo faticoso. » (Frank)

Scene culminanti del film arrivano subito dopo a raffica cambiando le loro vite con dichiarazioni all'ultimo minuto, spostando la tensione del film verso un polpettone melenso, quasi alla Nicholas Sparks, dove non c'è molto da raccontare, almeno per chi ha già letto il romanzo, a parte gli spettacolari sfondi naturali e la ricostruzione storica nelle terre australiane; si aggiungono le lettere scritte con intenso amore, i desideri, le passioni dolorose e il destino implacabile dietro l'angolo, insieme a qualche tempesta che condiscono il tutto, in un melodramma contorto dentro un oceano di emozioni e commozione con la musica suadente di Alexandre Desplat.




Gli altri film interpretati da Alicia Vikander citati nel blog:


Quelli di Michael Fassbender: 










La luce sugli oceani
The Light Between Oceans
prod. USA - 2016
Regia: Derek Cianfrance
Attori: Michael Fassbender - Tom Sherbourne, Alicia Vikander - Isabel Sherbourne, Rachel Weisz - Hannah Roennfeldt, Jack Thompson - Ralph Addicott, Bryan Brown - Septimus Potts, Jane Menelaus - Violet Graysmark, Garry McDonald (III) - Bill Graysmark.
Soggetto: M.L. Stedman - (romanzo)
Sceneggiatura: Derek Cianfrance
Fotografia: Adam Arkapaw
Musiche: Alexandre Desplat
Distribuzione
Eagle Pictures
Data uscita:  8 marzo 2017










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