-->

cerca

martedì 28 luglio 2015

Nuova vita al film Amarcord di Federico Fellini

In anteprima alla 72a Mostra del Cinema di Venezia verrà presentato il film restaurato - a 40 anni dall’Oscar come migliore film straniero - con la collaborazione di yoox.com, la Cineteca di Bologna, il Comune di Rimini, Warner Bros e Cristaldi film. Amarcord è forse il film  più autobiografico di Federico Fellini, il titolo deriva dalla fusione del romagnolo a m'arcord (mi ricordo). E sono proprio i ricordi dell'infanzia riminese che egli ha precedentemente inserito a piccole dosi in quasi tutte le sue opere come I vitelloni, La dolce vita, Otto e mezzo e altri, che qui trovano maggiore espressione. Questo bagaglio di ricordi adolescenziali in Amarcord non è più seminato come nei precedenti, qui si trova condensato e fine a se stesso come struttura di tutto il film. 


Amarcord_Manifesto_Giuliano_Geleng





Ricordi appunto come si diceva, di avvenimenti familiari e cittadini durante l'arco degli anni '30 in pieno fascismo, in una Rimini metafisica ricostruita a Cinecittà, dove l'io felliniano è riconoscibile nel personaggio di Titta Biondi (Bruno Zanin) e in un intellettuale del posto in cui le sue divagazioni vengono accolte da pernacchie. Il film è un gradevole affresco di situazioni più o meno fantasiose e amabili che suscitarono - e lo fanno ancora oggi - simpatia e divertimento in un periodo cinematografico - gli anni ‘70 - in cui si esaltava la violenza con pellicole poliziottesche. Tratteggiando un epoca e un paese come una sorta di caricatura incline all’antifascismo, un Italia legata ancora ad una forma patriarcale, dove gli scherzi e gli aforismi sono quotidiani e gli alterchi in famiglia hanno una vivacità melodrammatica congeniale. 


Magali Noël_Amarcord
Magali Noël la Gradisca

Questa Italia dialettale è popolata da figure e figurine o semplici macchiette non insolite per la filmografia felliniana come la Volpina una prostituta, figura simile alla Saraghina di Otto e mezzo, il cieco di Cantarel e la sua fisarmonica, il folle motociclista che vaga per le strade del paese. Sogni e ricordi poi si fondono dentro una realtà poetica con pagine beffarde come quelle scolastiche, tipiche adolescenziali durante una visita di un federale, o erotiche come quelle abbondanti della titanica Tabaccaia o della bella Gradisca, fra giri di natiche termine fisso di tanti desideri. E altri singolari personaggi e situazioni si muovono nelle scene come il barbiere, il gagà o la figura del nonno rumoroso di intestini, lo stesso che malinconicamente nella nebbia non trova la via di casa, l’insolita apparizione di un pavone durante una nevicata. Lo zio folle (Ingrassia) condotto fuori in una scarrozzata campagnola diventa un caso umano di pietà e desiderio. E mentre le stagioni trascorrono, il sogno della Gradisca che pensava di rimanere zitella si concluderà nell’ incontro di un ufficiale che assomiglia per lei a Gary Cooper.

Amarcord_la_famiglia
Amarcord, la famiglia

La sceneggiatura di Tonino Guerra dà quel tocco poetico che aleggia per tutto il film, fra le vivide immagini della fotografia di Rotunno, e la celebre colonna sonora di Nino Rota, e per tutto il film si sente una nota nostalgica di un passato colmo di ricordi amari e sbiaditi, un "film di cui ci illudevamo d'essere solo spettatori, è la storia della nostra vita". (Italo Calvino)



Amarcord - Nuova Versione Restaurata + Fellini: Sono un Gran Bugiardo 
(2 DVD + 1 Blu-Ray) (Con 3 Card ed Esclusiva Amazon)




Amarcord
Produzione: Francia,Italia 1973
Regia di Federico Fellini
Soggetto e sceneggiatura di Federico Fellini, Tonino Guerra
Fotografia di Giuseppe Rotunno, Giuseppe Maccari
Musiche di Nino Rota
Attori principali : Bruno Zanin, Pupella Maggio, Nando Orfei, Magali Noël, Ciccio Ingrassia.
Produzione: Franco Cristaldi
Distribuzione : Warner Bros






Amazon channel


Film consigliati e altro


Dolce veleno

 

DOLCE VELENO (1968)

Uno psico thriller sconosciuto

con Anthony Perkins

 

Vedi di più